Esplorare la città e i suoi dintorni con una serie di percorsi ciclabili.
Questa l’iniziativa di Fiab Genova, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, che ha annunciato il lancio di dieci percorsi ciclabili per di esplorare luoghi di interesse storico, culturale e naturalistico. Questi percorsi, alcuni inediti ed altri rielaborati, sono ora disponibili sul nuovo sito web dell’associazione Genova all’indirizzo https://bit.ly/percorsi_sostenibili_genova.
Ogni percorso è corredato da mappa interattiva che permette agli utenti di consultare gli itinerari sia da computer che da smartphone. Cliccando sui vari punti di interesse, è possibile accedere a informazioni utili sui luoghi attraversati.
“Questa iniziativa mira a promuovere la mobilità sostenibile e a valorizzare le bellezze del territorio genovese”. Ha dichiarato Romolo Solari, Presidente di FIAB Genova “Il nostro territorio è ricco di storia, cultura e natura. Le strade strette e la difficoltà di parcheggio spesso rendono difficile godere di queste bellezze utilizzando l’auto. Muoversi con i mezzi pubblici, a piedi ed in bicicletta consente un approccio alla città responsabile e di estrema soddisfazione.”
La descrizione dei percorsi ciclabili è stata realizzata nell’ambito del progetto SHOCK – Azioni in circolo, finanziato dalla Fondazione Sanpaolo con capofila la Cooperativa Sociale il Laboratorio che ha riguardato numerose azioni volte alla promozione della mobilità sostenibile.
“Con questo contributo Fiab Genova intende festeggiare la Giornata Mondiale della Bicicletta, istituita dalle Nazioni Unite nel 2018 per diffondere la consapevolezza dei benefici sociali derivanti dall’uso della bici come mezzo di trasporto e per il tempo libero” precisa Solari.
Quest’anno la Giornata Mondiale della Bicicletta arriva poco dopo la Dichiarazione Europea sulla ciclabilità, che definisce le linee guida sulla mobilità attiva a livello europeo sancendo l’impegno delle istituzioni europee a favore della mobilità ciclistica individuata come una priorità strategica per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità di vita della popolazione.
“Tuttavia” sottolinea Solari “esiste una discrepanza tra la visione contenuta nella Dichiarazione Europea e la politica nazionale italiana. La riforma del Codice della Strada, nota come ‘Codice della Strage’ dai familiari delle vittime, è considerata retriva e pericolosa. La velocità rimane una delle prime cause di morte sulle nostre strade, e la recente riforma del Codice della Strada nonché il recente decreto autovelox non affrontano adeguatamente questo problema, anzi lo aggravano. Recentemente, in occasione del Giro d’Italia a Genova abbiamo dedicato la ciclabile di Corso Italia a due ciclisti vittime della strada. C’è stata una toccante cerimonia alla presenza delle autorità cittadine e sportive. E’ però una di quelle commemorazioni che non vorremmo più dover fare. Ci aspettiamo maggiore impegno da parte della politica nazionale e cittadina per ridurre le vittime della strada”