Le dimissioni di Giovanni Toti? “Un nodo su cui presto o tardi Toti dovrà assumere decisioni per il bene dei cittadini liguri”. Lo ha affermato il senatore del Partito Democratico Antonio Misiani durante il dibattito in onda su SkyTg24 Economia trovando il favore del viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi. “Su questo posso essere d’accordo - ha affermato l’esponente leghista - Non possiamo che dare un giudizio positivo: una regione che per tanto tempo non è cresciuta, negli ultimi anni è cresciuta da un punto di vista economico anche per l’azione propulsiva di Regione Liguria, che era guidata dal governatore Toti, con cui più volte abbiamo litigato, non era una persona facilissima da gestire. Detto questo, è evidente che in un momento in cui una persona si trova ai domiciliari, deve fare delle valutazioni anche da un punto di vista di salvaguardia della sua posizione processuale rispetto a decisione altre”.
Edoardo Rixi ha poi proseguito: “non possiamo essere noi a dare un consiglio su quello che deve fare l’attuale governatore” ma “è evidente che questa situazione non potrà andare all’infinito. Ma è altrettanto evidente che l’evento è stato esterno rispetto alle decisioni di ciascuno di noi”.
Il viceministro ha sollevato dubbi sulle tempistiche con cui l’inchiesta si è evoluta: “Siamo nel 2024, erano tutti intercettati da cinque anni. Non si capisce perché si è arrivati fino al 2024, lo sapremo probabilmente in futuro. Però nel momento attuale ovviamente questo crea una situazione in cui tutti si stanno chiedendo come mai proprio durante una campagna elettorale, con provvedimenti presi a dicembre e poi attuali quattro mesi dopo; questo è uno dei temi che lascia abbastanza sbalorditi”.
Antonio Misiani si era già espresso sul tema legato alle dimissioni del governatore ligure durante un incontro a Genova con sindacati e associazioni di categoria per una discussione aperta sul mondo del lavoro. “La Liguria non può rimanere bloccata e ostaggio della vicenda personale del suo governatore” aveva affermato in tale occasione, ricordando che il paese non può “permettersi una regione a mezzo servizio, non possono permetterselo i cittadini e le cittadine liguri e nemmeno l’Italia, che in questa regione e dai progetti in via di realizzazione vedono dipendere un pezzo importante del proprio futuro”.