Che la tensione in consiglio regionale stia costantemente salendo non è un segreto. La terza seduta in assenza del presidente Giovanni Toti, agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione e falso, si è aperta tra le proteste delle associazioni e con il vibrante botta e risposta tra maggioranza e opposizione, fatto sì di dialettica ma anche di provocazioni e colpi bassi.
Un ping-pong costante che a volte è trasceso anche in attacchi personali, come conferma il faccia a faccia tra Ferruccio Sansa (Lista Sansa) e Brunello Brunetto (Lega). Prima, durante la discussione, Sansa ha esteso a tutta la maggioranza le accuse mosse dalla Procura a Toti nominando più volte il nome di Aldo Spinelli (“Il centrodestra è stato pagato da Spinelli, voi avete governato per fare gli interessi di Spinelli”) e leggendo alcuni passaggi delle intercettazioni; per contro Brunetto ha respinto gli attacchi puntando il dito contro il collega e chiamandone in causa anche la moglie: “Era sui giornali”.
Terminato il confronto a microfoni accesi, i due hanno dato vita al ‘secondo round’ dietro le quinte, ma tra gli addetti ai lavori. Volti a pochi centimetri uno dall’altro, Sansa che sembra volersi allontanare, Brunetto che lo trattiene per un braccio e, infine, un dito puntato al grido di “Occhio!”.
Clima da stadio in consiglio per una seduta che ha visto le opposizioni presentare una mozione di sfiducia al presidente Giovanni Toti per poi abbandonare l’aula in attesa dell’Ufficio di Presidenza che determinerà la data della discussione e della votazione in consiglio.