È in corso la cerimonia per la posa del primo cassone della nuova diga foranea di Genova, iniziata poco prima delle 16. Per l’occasione è arrivato in città ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, accompagnato dal viceministro Edoardo Rixi, dal sindaco di Genova Marco Bucci, dal presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana e da Pietro Salini, amministratore delegato di WeBuild.
Aprendo la cerimonia, il commissario dell'Autorità Portuale Paolo Piacenza ha ricordato l'importanza dell'opera: "A un anno di distanza dalla posa della prima pietra di questa opera, siamo qua a prendere atto dello sviluppo del lavoro di questa grande opera con il raggiungimento di un importante momento rappresentato dal posizionamento del primo cassone.
Questo, per Piacenza, rappresenta un simbolo di quello che sarà il nuovo confine a mare della città di Genova e del suo porto.
“La diga foranea è un’opera fondamentale - ha proseguito - non solo per Genova ma per la nazione e per i traffici europei. Lo stesso Parlamento ha individuato l’opera di cui stiamo parlando tra le dieci opere fondamentali per lo sviluppo e tutti i governi che si sono succeduti l’hanno sostenuta con forza credendo nella sua strategicità".
Il sindaco di Genova Marco Bucci, ringraziando i presenti, ha aggiunto: “Essere presenti qui è un segnale importante che voi tutti mandate alla città, mandate alla Liguria, mandate a tutta l’Italia. Essere qui vuol dire partecipare in maniera costruttiva a quella che è un’opera che di per sé porta Genova ad allargarsi sul mare. Sono tre milioni di metri quadrati che Genova conquista. Un milione sarà tombato per avere ulteriori aree per poter fare attività economiche e occupazionali a beneficio della città e a beneficio delle persone che vivono in questa regione. Questo è un fatto fondamentale. Voglio dire a tutti voi che la diga non serve solo di per sé, la diga è un punto importante della strategia che abbiamo qui a Genova, che abbiamo concordato con il governo e con la regione per costruire una città internazionale con una serie di infrastrutture che ci porteranno a essere la porta sud d’ingresso dell’Europa dal Mediterraneo e questa è una cosa importantissima.
Il nostro obiettivo è costruire un sistema infrastrutturale con il porto e con le altre infrastrutture a terra che ci consentano di essere veramente l’ingresso sud dell’Europa. Quest’opera è un pezzo della nostra strategia. È un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri figli, nei confronti delle future generazioni, non possiamo perdere quest’occasione e lo diciamo con forza, lo diciamo con criterio, lo diciamo con professionalità”.
“Poterlo dire così chiaramente vuol dire che abbiamo tutti il dovere di rimboccarci le maniche, di costruire anziché demolire, di non fare i signori del no ma fare i signori del sì e portare avanti queste opere che sono il futuro della città e dei nostri figli. Questa è la nostra missione, una missione che i genovesi hanno apprezzato, apprezzano e che apprezzeranno ancora di più quando le opere saranno tutte pronte e un giorno, navigando con la nostra barca a vela, con una nave, con un traghetto, con quello che volete, entreremo tutti noi dentro il porto di Genova con la nuova diga e saremo soddisfatti per aver fatto qualcosa di importante per la nostra città e per le future generazioni”.
Alla cerimonia ha preso parte anche il presidente della Regione ad interim Alessandro Piana: "Guardiamo alla cerimonia di oggi insieme al Sindaco di Genova con la consapevolezza di inaugurare un’opera avveniristica, con questo primo gigantesco ‘mattone’ che darà origine alla Nuova Diga Foranea, un’opera unica al mondo per le caratteristiche ingegneristiche, per le sue dimensioni, per la realizzazione 'offshore', cioè totalmente in mare aperto, senza che vengano interrotte le attività portuali. Con la nuova Diga, questa regione realizza il più grande intervento di rinnovamento dell’area portuale ligure degli ultimi 30 anni, con l’ampliamento degli spazi di transito e manovra per le navi all’interno dello scalo marittimo, così da potenziarne la capacità di accoglienza e trasformarlo in una infrastruttura in grado di accrescere la competitività del sistema ligure. Non possiamo permetterci di perdere tempo nei confronti di un’infrastruttura che riveste un ruolo strategico non solo per la Liguria ma anche per tutto il sistema economico del Paese. E la presenza del Governo, nelle persone del ministro e del viceministro alle Infrastrutture e i Trasporti, mi rende particolarmente lieto perché corrobora certamente tutta la determinazione che questa Regione metterà in campo per proseguire l’opera nel rispetto dei cronoprogrammi. Grazie a tutti i presenti e anche a chi non può essere qui ma è altrettanto protagonista".
“Lo sviluppo regionale passa dalla realizzazione di nuove infrastrutture - aggiunge l'assessore regionale allo Sviluppo Economico - che possano intercettare nuovi traffici e rendere la nostra comunità economica competitiva sui palcoscenici internazionali. Con la posa del primo cassone, compiamo un importante passo verso il futuro della nostra Liguria. Una sfida, ad alto livello ingegneristico, che siamo pronti a vincere insieme per la crescita del nostro sistema portuale”.
Il vice ministro delle infrastrutture Edoardo Rixi ha ricordato l’importanza economica e strategica della nuova diga, un progetto ingegneristico “unico nel suo genere” che “rappresenta un passo fondamentale per la crescita del porto e dell’intero paese”.
“Un’opera necessaria per un futuro competitivo. La nuova diga è più di una semplice infrastruttura: un simbolo della nostra volontà come paese di guardare al futuro con fiducia. Il porto di Genova ha bisogno di adeguarsi alle nuove esigenze del mercato globale, investire su questo progetto significa investire sul futuro di Genova e dell’Italia”.
L’infrastruttura servirà, ha ricordato il viceministro, a rimuovere un collo di bottiglia creato dalla diga stessa, costruita nei primi anni del secolo scorso quando le dimensioni delle navi erano meno della metà di quelle attuali: “La nuova diga è fondamentale per costruire le operazioni in sicurezza durante il carico e scarico delle merci. Al contempo garantirà maggior sicurezza durante le operazioni di ormeggio nelle banchine, proteggendo dal moto ondoso. Un volano per l’economia e l’occupazione, un valore complessivo della nuova struttura è di un miliardo e trecento milioni, già finanziati. Si stima che avrà la capacità di generare un aumento del traffico portuale di circa il 40% con la creazione di milgliaia di posti di lavoro. L’opera sarà un catalizzatore per lo sviluppi di nuove attività imprenditoriali e la valorizzazione delle filiere locali. I numeri sui vantaggi sono evidenti”.
Pietro Salini, amministratore delegato di WeBuilt e del consorzio PerGenova Breakwater, nel suo intervento, ha spiegato: “Poco tempo fa eravamo qui per inaugurare il via libera a questo lavoro, un lavoro importante per questa città, per il nostro Paese, un lavoro compiuto da molte amministrazioni di questo paese che si sono susseguite nel volerlo fare. Il primo progetto di questo Paese che ha affrontato il dibattito pubblico ricevendo molte osservazioni, recependole e sviluppando un progetto che oggi è quello che stiamo eseguendo.
Un paese che non ha infrastrutture non è un paese migliore. Il nostro paese, che è un paese che ha dato queste meraviglie che ci vengono dal passato, città come queste che si sono sviluppate e hanno fatto commerci sono leader nel traffico marittimo che crea ricchezza. Il nostro paese negli ultimi venticinque anni non è cresciuto perché non ci abbiamo investito. Gli altri paesi d’Europa, avendo investito in infrastrutture, sono cresciuti molto più di noi”.
“Non fare le infrastrutture - ha continuato - significa essere un paese che probabilmente non è in grado di pagare le pensioni ai nostri anziani, non è in grado di pagare la scuola ai nostri figli, non è in grado di competere con il resto del mondo”.
Salini ha proseguito: “Il porto di Genova non è una cosa per Genova. Grazie al sindaco Marco Bucci sono cittadino onorario di Genova. Voglio ricordare Giovanni Toti come parte del processo di questa rinascita di questa regione. Quando abbiamo combattuto per fare il ponte di Genova e ridare a questa città l’orgoglio che era stato in qualche modo messo in discussione da quel crollo e la voglia di sanare quella ferita, abbiamo combattuto spalla a spalla per questo io oggi mi permetto di dare del tu al sindaco di Genova e riconoscere tutti come amici con cui abbiamo combattuto una vera battaglia. La stessa stiamo facendo oggi, combattendo contro il tempo, contro le forze della natura che certe volte non ci sono particolarmente amiche ma cerchiamo di ridurre gli effetti di quello che è il cattivo tempo per dare al più presto ao questa città e all’Italia un porto migliore che consenta di competere con gli scambi che invece si fanno in altre parti del mondo con porti che sono il numero di contenitori molto più capaci di noi, magari in condizioni diverse, più lontane, che noi potremmo in qualche modo riportare a casa”.
Presenti anche Claudio Gemme, presidente del consorzio PerGenova BreakWater, e Silvio Fascio, consigliere delegato, che ha spiegato come avviene la costruzione dei cassoni e cosa accadrà davanti alle acque di Genova: “Quello che state vedendo è il famoso primo cassone che farà parte di una serie di novantaquattro cassoni che servono per fare tutti i quattro chilometri di diga di fronte a Genova. La costruzione è stata spiegata nel video precedente. Il cassone è stato costruito in una ventina di giorni a Vado Ligure, e poi è stato trainato dal rimorchiatore da ieri sera, ci sono volute circa venti ore di navigazione per arrivare sul posto.
Le operazioni che si susseguono a questo punto sono la messa in posizione e poi inizieranno le operazioni di affondamento. L’affondamento avviene con il riempimento con acqua, il cassone affonda e si va appoggiare su un’opera che abbiamo preparato, che tecnicamente si chiama scanno, rilevato in materiale arido alto in questo caso circa sette metri dal fondo del mare.
Questo rilevato ricordiamo che appoggia sul fondo del mare che purtroppo non ha una caratteristiche del terreno ideale perché è fatto in limo argilloso, pertanto è dovuto essere consolidato con delle colonne in ghiaia che abbiamo dovuto creare da maggio dell’anno scorso che permettono un assestamento veloce, in modo tale che il cassone quando si appoggerà non subirà cedimenti. Ce ne sono alcuni ma minimali, cederà solo di qualche decina di centimetri.
Questo è il primo dei cassoni che dobbiamo realizzare, che vengono realizzati con quell’impianto che abbiamo visto prima, da settembre entrerà in funzione un secondo impianto più grande che è già presente qui a Genova che permetterà la costruzione di cassoni ancora più grandi. Mentre questo è di quaranta metri di lunghezza a e alto una ventina di metri, quelli più grandi sono lunghi sessanta metri e saranno alti trentatré metri, perché vanno a posizionarsi laddove il fondale arriva a cinquanta metri di profondità. L’attività di fabbricazione produrrà un cassone ogni quindici giorni e verrà posato, questo per i prossimi due anni e mezzo”.
Predente anche il ministro delle Infrastrutture e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini. Nel suo intervento, Salvini ha ribadito l'intenzione di proseguire con la costruzione dell'infrastruttura seguendo i tempi prestabiliti: "Ci tenevo a esserci, è un dovere e un piacere. Sono settimane complicate, lo devo a Genova e a un milione e mezzo di liguri che hanno dimostrato negli anni passati che questa città non si arrende mai, e anche quando cade si rialza. Ho letto che era più prudente essere altrove ma lascio ad altri questi ragionamenti. Io ringrazio la comunità ligure tutta, che ha creduto in quella che è una delle più grandi opere di ingegneria idraulica al mondo. Grazie a chi l’ha progettata, pensata, approvata nell’arco delle maggioranze diverse, ringrazio il sindaco, l’Autorità Portuale, le imprese, gli operai, le manovalanze, Edoardo (Rixi, ndr) e ringrazio Giovanni Toti che è stato coprotagonista di un rinascimento ligure che negli ultimi anni è stato imponente e maestoso. Con questo non voglio entrare nel merito di sfere che non mi competono, però ricordo la fame di infrastrutture e di sviluppo, di crescita e di modernità, di sicurezza di questa terra, e Genova più di altre realtà ha sofferto e ancora piange perché non si è investito abbastanza in infrastrutture. Quello che abbiamo visto oggi è un progetto ambizioso: non ho assolutamente nessuna intenzione di rallentare, ma anzi dobbiamo accelerare. Fa parte di un progetto, insieme al Waterfront e al Terzo Valico, un tassello straordinario che sicuramente è come tutte le opere pubbliche osteggiato".
"Ricordo un’altra opera, il Mose: ricordiamo le peripezie, ‘non serve, non funzionerà mai, costa troppo’. Ricordo che Venezia è stata salvata venticinque volte dalle barriere mobili del Mose, quanto sarebbe costato in termini economici, culturali, commerciali, ambientali, non avere quell’opera? - ha continuato il ministro - Quindi andiamo avanti. Dico alla comunità genovese e ligure che la Liguria è una delle poche regione che in controtendenza ha aumentato la popolazione: ci sono mille persone in più dopo 10 anni nel 2023 la curva è tornata a crescere. Vuol dire che ci sono istituzione e c’è una squadra nel suo complesso, le imprese, le realtà associative e sindacali, le realtà produttive che ha messo una marcia in più".
Salvini ha proseguito: "La Liguria torna a essere un modello di sviluppo, crescita e attrattività. I numeri che abbiamo sentito sono evidenti, in termini di vantaggi economici, di posti di lavoro creati, vantaggi di competitività per le aziende e ambientali. Con Pietro Salini quando leggiamo la rassegna stampa abbiamo l’imbarazzo della scelta su cosa commentare, ma l’importante è che a Genova qualcuno non cerchi di dividere questa comunità operosa. Il ministro delle Infrastrutture incontra degli imprenditori? Sì, è il mio mestiere, altrimenti farei il dopolavorista. Quindi grazie, la giornata di oggi è un punto di partenza e Genova e la Liguria sanno cosa significa non arrendersi mai. Grazie a tutti coloro che sono qui e che sono coprotagonisti di questo piccolo, grande miracolo, e anche a quelli che forzatamente per il momento non sono qua ma ne sono altrettanto coprotagonisti”.
Poco dopo le 16,30 il primo grande parallelepipedo è stato posizionato davanti alle acque di Sampierdarena ma le operazioni di riempimento e il conseguente affondamento non sono ancora avvenute.
Non è stato chiarito se le operazioni di riempimento che porteranno il cassone arrivato da Vado Ligure nella sua posizione definitiva siano state rimandate a causa delle condizioni del mare o se, invece, non fossero previste per la giornata odierna.
La diga rappresenta l’opera principale finanziata dal Pnrr: ha un valore complessivo di 1,3 miliardi di euro, ed è finanziata per 1,223 miliardi con fondi statali.