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Attualità | 24 maggio 2024, 18:43

Esselunga a Sestri Ponente, la regione blocca a sorpresa la conferenza dei servizi

Uno stop tecnico causato anche, con ogni probabilità, dall’inchiesta sui finanziamenti occulti alla campagna elettorale di Toti da parte dell’ex manager del colosso della grande distribuzione

Esselunga a Sestri Ponente, la regione blocca a sorpresa la conferenza dei servizi

È arrivata a sorpresa la sospensione della Conferenza dei Servizi per Esselunga a Sestri Ponente convocata per lunedì 27 maggio.

Uno stop tecnico che potrebbe dipendere anche dalla vicenda giudiziaria in corso che ha visto coinvolti il presidente della Regione Giovanni Toti e l’ex manager del colosso della Grande Distribuzione Francesco Moncada.

La sospensione della seduta dello scorso 9 maggio era stata invocata più volte da Confesercenti, Confcommercio e altre associazioni e sindacati ma, in quell’occasione, la conferenza era stata confermata nonostante il recente arresto di Toti e la sospensione di Moncada, promotore delle aperture liguri.

Alessandro Cavo, presente di Ascom Confcommercio, dichiara: “Come Ascom Confcommercio, anche questa volta avremmo nuovamente richiesto il rinvio della seduta anche per le citate ragioni di opportunità e di verifica di quanto ultimamente emerso, ribadendo inoltre la nostra posizione assolutamente negativa a tale insediamento. Infatti stiamo portando avanti in merito azioni legali”. 

 

“Negli ultimi decenni - prosegue Cavo - la città di Genova ha sperimentato una significativa diminuzione della popolazione. Una delle conseguenze più evidenti è la diminuzione del numero di acquirenti locali. Con meno residenti, la domanda di beni e servizi è calata, influenzando negativamente le vendite dei negozi del territorio. Questo trend è particolarmente preoccupante per i piccoli esercizi commerciali, che fanno affidamento principalmente sulla clientela locale per la loro sopravvivenza. Stiamo assistendo alla chiusura di numerosi negozi  e la saracinesche abbassate  non solo impoveriscono  il tessuto commerciale cittadino, ma creano situazioni di degrado urbano, rendendo sempre più concreto il fenomeno della desertificazione  dei centri storici della nostra policentrica Genova”.

Per il presidente di Ascom Confcommercio, inoltre, è necessario tenere in considerazione la minore capacità di spesa dei cittadini soprattutto alla lice dell’aumento delle spese fisse a carico di ognuno, elemento che pesa ulteriormente nella contrazione dei consumi: "Riteniamo pertanto che una grande struttura di vendita come quella che si vuole insediare a Sestri Ponente di 3370 mq di cui 2259 di alimentare e 1011 di non alimentare, dotata di ampi parcheggi, ristorazione, zone ludiche , ecc. non possa sicuramente essere considerata come un intervento di rigenerazione urbana  ma  che  inevitabilmente modificherà i flussi dei clienti, causando un danno irreversibile alle imprese  del centro storico di Sestri Ponente e della città”.

 

Come Confesercenti prendiamo atto del rinvio seppur per motivi tecnici - dice il Presidente Provinciale Massimiliano Spigno - peraltro non possiamo che confermare quanto già sostenuto: sarebbe stato opportuno non svolgere nemmeno la seduta di 15 giorni fa, non perché ovviamente questo equivalga ad una sentenza, ma perché non è possibile esaminare una pratica del genere con questa situazione a livello mediatico e istituzionale”.

 

Spigno conclude: “Già dal primo esame sono peraltro emersi alcuni elementi che meritano sicuramente un approfondimento e per i quali sarà indispenabile richiedere un accesso agli atti: il verde pubblico sul tetto è effettivamente accessibile ai cittadini a prescindere dagli acquisti in struttura? E' rispettata la normativa prevista dalla programmazione commerciale regionale (centri storici commerciali, ecc...)? ecc...Ma prima ancora della contrarietà al progetto di per sé, rispetto alla situazione economico-sociale e alla stato della rete distributiva, nonché ai rilievi puntuali al progetto, c'è un tema di chiarezza imprescindibile”.

 

Redazione

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