"Genova che osa" si prepara a un confronto pubblico con il centrodestra. Domani gli attivisti del movimento saranno di fronte al consiglio regionale per chiedere risposte dirette ad alcune domande cruciali.
“Abbiamo sfidato consigliere e consiglieri del centrodestra a uscire e rispondere in diretta ad alcune domande - spiega Lorenzo Azzolini di Genova che osa - vedremo chi tra loro accetterà il nostro invito.”
Intanto la raccolta firme per le dimissioni di Toti ha raggiunto quasi le 20mila sottoscrizioni, con un rapido aumento di 10mila persone in meno di una settimana. Parallelamente, sono stati inviati oltre 70mila messaggi alle persone elette in Regione.
Il movimento propone un confronto diretto sui social e di fronte al consiglio regionale, ponendo l'attenzione sulle posizioni di Toti e Bucci riguardo alle questioni portuali e sulle richieste di dimissioni del presidente.
“Consigliere e consiglieri di centrodestra stanno provando a fingere che nulla sia successo ma il presidente Toti è ancora ai domiciliari: è surreale. - attacca Azzolini - Basti pensare al dibattito di domani in consiglio, come possono discutere della diga ignorando le accuse di corruzione?”.