Il Commissario straordinario alla Ricostruzione e il sindaco di Genova Marco Bucci respinge le voci di ritardi nei lavori della nuova Diga del porto di Genova, definendole fuorvianti.
“Le lettere che Autorità portuale ha indirizzato al consorzio “PerGenova- Breakwater” rientrano nella consueta dinamica di discussione tra stazione appaltante e impresa esecutrice e non inficiano sull’andamento presente e futuro del cantiere - dichiara Bucci - Le soluzioni operative elaborate ci rendono ad oggi confidenti che si possa recuperare il tempo perso”.
Si prevede un aumento della produzione delle colonne di consolidamento e l'introduzione di nuovi mezzi per accelerare i lavori. Tuttavia, per completare i lavori, è necessario completare il finanziamento, con una parte ancora mancante a carico della Regione Liguria. Marco Bucci spera che il Consiglio regionale deliberi questo finanziamento per evitare di fermare lo sviluppo del territorio e la competitività dell’Italia.
“Ci sono delle operazioni che hanno mostrato criticità di avanzamento dovute a fattori esterni, primo tra tutti le condizioni meteomarine, o per difficoltà operative legate alla complessità esecutiva di quanto programmato per garantire massime condizioni di sicurezza per i lavoratori e i beni coinvolti, che comunque sono già state risolte o saranno risolte in breve termine - continua Bucci - Questo vale soprattutto per l’esecuzione delle colonne di consolidamento propedeutiche alla posa dei cassoni: è ormai in procinto di entrare in operatività un secondo mezzo in grado di garantire, condizioni meteo permettendo, una produzione di colonne di consolidamento doppia rispetto a quello attualmente in esercizio. A questo, grazie anche alle sollecitazioni di Autorità Portuale e Struttura commissariale, il Consorzio ha definitivamente deciso di affiancare un terzo mezzo, operativo dall’autunno, che avrà una capacità operativa superiore a quello attualmente in operazione.
A fronte quindi di una posa della ghiaia di fondo che procede regolarmente ed ha superato il 50 per cento, e ad una vigorosa accelerazione attesa delle operazioni di consolidamento tramite le colonne, anche la posa del tout-venant (sul quale appoggiano direttamente i cassoni) potrà procedere speditamente.
Nel frattempo il primo cassone, ormai varato a Vado, attende la giusta finestra meteo per essere trasportato verso la sua destinazione finale lungo l’impronta diga (cassone 28). Nel cantiere sono continuate regolarmente le attività per la predisposizione del secondo cassone, garantendo la continuità costruttiva prevista dal programma dei lavori.
Tutto ciò premesso, al fine di concludere i lavori della parte B con un anticipo di quattro anni rispetto al progetto originario, è assolutamente necessario che venga completato il finanziamento di 350 milioni al cui ammontare manca ancora l’ultima parte - pari a 57 milioni (4% del costo totale della Diga) - a carico di Regione Liguria, a garanzia della realizzazione e del completamento del secondo lotto.
Confidiamo, dunque, che domani il Consiglio regionale della Liguria deliberi questo finanziamento nell’interesse della città di Genova, dei liguri e dell’intero sistema Paese. Fermare i lavori della Diga significa fermare lo sviluppo del nostro territorio e la competitività dell’Italia”.