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Attualità | 16 maggio 2024, 17:25

Genova non è una città per pescatori: un mare di critiche allo stop di cinque mesi alla pesca nelle spiagge

Lo scorso 28 aprile la protesta a Voltri contro la chiusura della Diga Foranea all’attività sportiva

Genova non è una città per pescatori: un mare di critiche allo stop di cinque mesi alla pesca nelle spiagge

Su 21 chilometri di costa non c'è un angolo dove i pescatori possano praticare la loro attività in tranquillità.

Sì perché dal 1 maggio al 30 settembre, dalle ore 8:00 alle 20:00, le spiagge saranno interdette alla pesca.  Queste sono le critiche che i pescato, in più di un’occasione, hanno sollevato.

“Questo implica uno stop di ben 5 mesi per tanti pescatori, soprattutto anziani e papà con bambini, che in orario notturno non vanno per evitare brutti incontri - commenta in una nota Gianfranco Debilio, titolare del negozio Angolo della Pesca di Sestri Ponente, pescatore e agonista appassionato - Le poche scogliere fruibili sono estremamente accidentate, perciò pericolose per tutti...e la fascia di rispetto di Pra’, con il canottaggio, è impossibile da praticare.

Anche l’indotto, ridotto ormai a pochi negozi, ne subisce pesantemente con la riduzione degli incassi, nel momento di maggiore affluenza degli appassionati”.

LA PROTESTA

Lo scorso 28 aprile i pescatori sportivi hanno occupato l'intero litorale della spiaggia di Voltri per protestare contro la chiusura della Diga Foranea alla pesca sportiva. La manifestazione, organizzata dai pescatori genovesi e non solo, ha visto l'installazione di postazioni di pesca lungo l'accesso al mare, impedendo di fatto il bagno ai bagnanti.

La protesta mirava proprio a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla chiusura della Diga, che ha azzerato l'attività dei pescatori sportivi, impedendo loro di praticare la loro passione durante la bella stagione. 

Nel 2021 i pescatori avevano già manifestato lanciando lenze ed ami nella fontana di piazza De Ferrari, senza ottenere soluzioni. La mancanza di risposte li ha spinti a organizzare una protesta più incisiva, nella speranza di attirare l'attenzione delle autorità competenti.

“Quella del 2021 è stata la prima manifestazione - ci racconta Pietro “Peo” Bressan, pescatore genovese e attivo nel settore da anni -  La regolamentazione nazionale e, di conseguenza, regionale impone che dal 1 maggio al 30 settembre, dalle ore 8:00 alle 20:00, le spiagge siano interdette alla pesca. 

Non si può effettuare attività dilettantistica di pesca - precisa - È consentita dunque la pesca di notte. Ci sono situazioni addirittura è stato interdetto l’uso delle spiagge anche durante la notte per motivi di ‘sicurezza e incolumità’. 

Questa regolamentazione va a influire negativamente su una situazione generale che a Genova è paradossale. Genova è una città che ufficialmente non ha zone adibite all’uso della pesca dilettantistica. Al momento la pesca viene ‘tollerata’ in poche zone”.

DOVE PESCARE A GENOVA

A PONENTE

È tollerata nell’area di “Utri Beach”, nell’area della spiaggia di Voltri fino alla foce del Cerusa, nello “spiaggiane” di Multedo, nella spiaggia di Pegli ( tutte queste aree con divieto estivo dalle 8:00 alle 20:00 come detto sopra).

A LEVANTE

Qui la situazione è più complessa: c’è solo l’area della Foce, nei pressi dei giardini Govi. La zona del porticciolo di Nervi è considerata area portuale e, per normativa nazionale, c’è il divieto di pesca. Sulle scogliere ufficialmente non si può andare per incolumità pubblica.

“Pegli è una sorta di piccola isola felice perché c’è il Molo Archetti, zona comunale e non demaniale marittima, dove la pesca è tollerata ma non ufficialmente concessa - continua Bressan - La protesta nasce perché prima con il cantiere di demolizione della Costa Concordia è stata interdetta la zona della diga foranea di Pra’, successivamente nella diga foranea di Genova hanno inventato il tesserino di accesso per motivi di sicurezza per chi voleva pescare in quell’area. A questo aggiungiamo il cantiere di Calata Bettolo e alcune navi in dismissione. Poi, con il famoso progetto della nuova diga, le dighe sono state dichiarate praticamente tutte off-limits. La diga forane di Genova era addirittura un’area utilizzata per le gare di pesca nazionali, credo fino al 2015. 

La situazione oggi è questa: con il divieto estivo non esiste più un posto per pescare.

Sono state chieste zone dove poter pescare in ambito portuale: Ponte Parodi dove è stato allestito il Luna Park ad esempio, oppure i tratti vicino ai Magazzini del Cotone ma la direttiva nazionale lo impedisce”.

Marco Garibaldi

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