Attualità - 14 maggio 2024, 17:21

Depositi Chimici, il Comune si impegna a ricercare un’area alternativa

Votato in consiglio comunale, con trentacinque voti favorevoli e uno contrario, l’ordine del giorno presentati dai consiglieri Fabio Ceraudo (M5s) e Cristina Lodi (Azione)

Le opposizioni a Genova continuano a sollevare dubbi e critiche riguardo alla vicenda dei depositi chimici. 

Recentemente il Ministero ha espresso parere negativo sull'autorizzazione paesaggistica per tale trasferimento, evidenziando un significativo impatto monumentale e paesaggistico incompatibile con il Parco della Lanterna e la riqualificazione di Sampierdarena.

In seguito a ciò il consiglio comunale oggi ha votato e approvato un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta a cercare un'area alternativa per il dislocamento dei depositi chimici, al fine di ridurre l'impatto ambientale e sanitario e salvaguardare il territorio e la salute dei cittadini.

Le opposizioni hanno voluto portare avanti questa richiesta anche in consiglio comunale, al fine di ottenere chiarimenti e un "cambio di rotta" rispetto alla decisione attuale, evidenziando la necessità di considerare attentamente le implicazioni paesaggistiche e ambientali di tale trasferimento.

“Considerato che l'autorizzazione paesaggistica in merito al trasferimento dei depositi chimici da Multedo a Sampierdarena è ancora lontana in quanto recentemente il Ministero della Cultura ha dato parere negativo circa il suddetto trasferimento - si legge nel documento approvato da trentacinque consiglieri comunali su trentasei - Considerato che gli interventi riportati nell’attuale progetto rappresenterebbero un significativo impatto dal punto di vista monumentale e paesaggistico incompatibili con il Parco della Lanterna e la riqualificazione di Sampierdarena;

Si impegna il sindaco e la giunta a ricercare, per il dislocamento dei succitati depositi chimici, un’area alternativa per ridurre l'impatto ambientale e sanitario per salvaguardare il territorio e la salute dei cittadini”.

“Sono stati giorni di avvenimenti sconvolgenti per la città e per la Regione – dichiara Cristina Lodi (Azione) – al di là del percorso e dell’attività che svolgerà la magistratura per riconoscere eventuali colpevolezze, vengono posti al centro dell’attenzione questioni di cui mi sono sempre occupata grazie anche all’attività incessante del territorio, dei comitati e delle associazioni, e che hanno richiamato la politica ad attenzionare percorsi che dalla Regione al Comune dimostravano debolezze e alcuni passaggi incomprensibili”.

“La mancata autorizzazione paesaggistica delle settimane scorse fa il paio con la sentenza del Tar, che ha accolto il ricorso contro lo spostamento dei depositi chimici da Multedo a Ponte Somalia - dichiara il capogruppo comunale del M5S Fabio Ceraudo - Una vittoria per tutti coloro che pretendono il rispetto delle normative vigenti e dei passaggi previsti dall’iter burocratico al fine di tutelare i genovesi. Una vittoria contro chi voleva a tutti i costi il dislocamento in porto a Sampierdarena e non si è mai degnato di valutare valide alternative. E che, per Ponte Somalia, non si è fermato nemmeno di fronte al parere negativo del Comitato tecnico regionale, addirittura pressato da un dirigente regionale vicino a Toti affinché cambiasse l’esito del voto”.

Redazione


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