Innovazione - 13 maggio 2024, 08:30

La scienza? Si ‘impara’ al pub. Da stasera torna l’appuntamento con Pint of Science

Psicologia, tecnologia, neuroscienze diventano ‘chiacchiere da bar’: il format vede giovani divulgatori raccontare davanti a una birra i più svariati argomenti. L’iniziativa ha preso il via nel 2015 a Genova e oggi tocca ventiquattro città in Italia

Rendere la scienza accessibile, e quindi democratica, è ormai una missione per tanti divulgatori che nel corso degli anni hanno cominciato a diffondere sempre più le proprie conoscenze utilizzando canali accattivanti, utilizzando un linguaggio intuitivo e rompendo un po’ gli schemi a cui sui banchi di scuola siamo stati abituati. Ascoltare una vera e propria lezione al pub, bevendo una birra, è l’idea dei creatori di Pint Of Science, uno degli appuntamenti imperdibili dell’anno per i tantissimi appassionati. Il format è semplice: si va al pub, si ordina un boccale e si sta ad ascoltare lo speaker della serata, con la possibilità di rivolgergli delle domande. Il tutto in un ambiente rilassato, amichevole, e lontano dal timore di un convegno o di una lezione universitaria. 

 

Pint of Science è nato a Genova nel 2015 ed è giunto alla sua nona edizione, arrivando quest’anno a toccare ben ventiquattro città in Italia e sei Paesi in ogni angolo del mondo (dal Kenya al Messico, dalla Thailandia al Canada) A raccontare la storia del progetto è Andrea Bersani, fisico nucleare e uno degli ideatori e organizzatori dell’evento genovese: “Un’amica è stata in Inghilterra per il dottorato di ricerca e lì ha scoperto questo format. Ci siamo subito attivati per portarlo anche in Italia, fondando l’associazione qui a Genova. Abbiamo cominciato in sordina, al pub DallOrso di via San Bernardo che ci ha subito accolto con grande amicizia fin dai nostri primi passi. Piano piano il progetto ha iniziato a espandersi anche in altre città”.  

Per questa edizione, che si svolgerà da lunedì 13 a mercoledì 15 maggio, i ricercatori si ritroveranno alla Piccola Birreria Kowalski di salita Pollaiuoli, alla Birreria HB di via Gerolamo Boccardo e  DallOrso nel Paradiso della Pinsa di via San Bernardo, a partire dalle 20,30. “L’orario di fine dipende molto dal pubblico: alcune serate sono terminate alle 22,30, altre all’una di notte. Ricordo che una volta il locale era talmente pieno che le persone sono rimaste fuori: il professore, una volta terminata la lezione, è uscito e ha ricominciato da capo per loro”. 

Nei tre pub ogni sera ci saranno ricercatori e ricercatrici che introdurranno l’argomento delle loro ricerche con una chiacchierata di una quarantina di minuti, per poi lasciare tempo e spazio alla curiosità di tutti i convenuti che potranno sbizzarrirsi nelle domande. I temi che saranno approfonditi nei tre pub, rispettivamente, saranno Beautiful Mind (neuroscienze, psicologia), Planet Earth (scienze della terra, evoluzione e zoologia) e Tech Me Out (tecnologia). 

“Cerchiamo di coinvolgere speaker sempre giovani, la maggior parte di loro ha una trentina d’anni: sono una risorsa, hanno spesso la stessa età del pubblico e riescono a creare una bella atmosfera. Di frequente chi viene ad assistere ai talk sono studenti, ma ci sono anche tante persone sulla sessantina che magari non hanno neanche mai messo piede in un pub. La sala idonea è composta da una trentina di persone, quaranta al massimo, in modo tale che chi parla si muove tra i tavoli: se c’è troppa gente diventa più complicato… Una sera ricordo che eravamo centodieci, letteralmente eravamo uno sopra l’altro”. 

 

L’evento è gratuito, consumazioni a parte ovviamente: “I locali che ci conoscono ormai cambiano il loro giorno di chiusura settimanale per ospitarci; all’inizio non era così, ci chiedevano quante persone sarebbero state presenti, e non è facile quantificarlo. Noi cerchiamo sempre di fare del nostro meglio, e siamo fieri dell’’iniziativa: oggi a livello nazionale coinvolge circa diecimila persone, è diventata una cosa molto figa”.  

Per maggiori informazioni: www.pintofscience.it/events/genova.