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Attualità | 09 maggio 2024, 15:25

Liguria, non c'è più voglia di festa: toni dimessi e tante assenze al Salone del Libro di Torino

Primo evento di rappresentanza dopo il terremoto giudiziario culminato con l'arresto del governatore Toti. La Regione è ospite della kermesse internazionale, c'è stato un lavoro lungo mesi, ma sembrano già lontani i tempi dell'autocelebrazione. Jessica Nicolini: "Penso sia doveroso essere qui"

Liguria, non c'è più voglia di festa: toni dimessi e tante assenze al Salone del Libro di Torino

Il Salone del Libro di Torino ha aperto le sue porte oggi accogliendo appassionati di letteratura e cultura da tutto il mondo. Quest'anno una presenza nuova e significativa è quella della Regione Liguria, che partecipa per la prima volta come ospite in un momento quantomeno particolare, all’indomani di un vero e proprio terremoto che ha visto l’arresto del presidente Giovanni Toti, di Paolo Emilio Signorini e di altri imprenditori e personalità del panorama genovese e ligure.

All’evento inaugurale, dopo mesi di lavoro e preparazione, doveva esserci anche il presidente Toti, accompagnato da alcuni membri della sua giunta, ma non è andata così. Stamattina l’imbarazzo era palpabile, con il Alessandro Piana, che ha assunto l’incarico da presidente, assente per motivi istituzionali e nessun altro membro della giunta o della maggioranza presente all’apertura del Salone.

L’unica presenza registrata è stata quella della coordinatrice delle politiche culturali di Regione Liguria e nello staff del presidente Toti, Jessica Nicolini e del dirigente settore cultura e spettacolo Regione Liguria Luca Parodi.

Nicolini non ha detto nulla sulle vicende giudiziarie e si è limitata a elencare la proposta elaborata da Regione Liguria all’interno del Salone: 

“Penso sia doveroso essere qui. Un anno fa tutto ha avuto inizio con la presentazione della mostra dedicata a Italo Calvino, un evento che ha segnato l'inizio di un percorso straordinario. È la prima volta che la regione Liguria viene omaggiata in questo modo e lo fa da ospite d’onore.

Ci troviamo immersi in uno scenario che ricorda i suggestivi borghi liguri, un'ambientazione che racchiude il meglio e il più bello della nostra terra. 

Ma oggi non parliamo solo di libri e editoria, parliamo di cultura in senso più ampio. Vogliamo far rivivere le tradizioni, le storie e le peculiarità che rendono la Liguria unica nel suo genere. Questa sera avremo l'onore di ospitare Gino Paoli, che presenterà il suo ultimo libro, un evento atteso e ricco di significato. Domani ci attende un altro momento di straordinaria bellezza, con poeti che, oltre ai nostri, hanno trovato ispirazione in questa terra incantevole.

C’è poi il terzo evento dedicato alla comicità. Un omaggio speciale a Paolo Villaggio, un'icona del nostro cinema e della nostra cultura popolare. Sarà Enzo Paci a rivestire il ruolo di protagonista in questa serata che si preannuncia ricca di risate e allegria.

Qualche mese fa questo era un foglio bianco, lo abbiamo riempito di linee e colori della nostra Liguria. Ed è incredibile, ora che il lavoro è quasi finito, rendersi conto di quanta bellezza, di quanta ricchezza e di quanto genio stiano chiusi nella nostra striscia di terra, stretta tra Monti e mare”.

I NUMERI

- 500 i titoli che verranno presentati, 37 gli editori liguri presenti, 36 i panel, 19 i premi letterari.

- Uno stand che ricorderà un borgo Ligure, i cui muri saranno i libri e le illustrazioni di Jean Blanchaert che racconteranno tutte le nostre eccellenze, chi ha fatto la storia della regione e chi la fa tutt'ora: 100 volti di Liguria. 

- 3 grandi eventi. Il primo, già sold out, è quello dedicato a Gino Paoli e i cantautori liguri, il secondo dedicato ai poeti liguri che verranno recitati da Elisabetta Pozzi e Federico Sanguineti e il terzo che racconterà la comicità ligure celebrando Paolo Villaggio con la figlia Elisabetta e l'attore Enzo Paci.

  • una grande serata alla Reggia di Venaria per far scoprire i sapori della Liguria.

Un’inaugurazione lontana dai grandi eventi mediatici, spesso lanciati in pompa magna dalla macchina di comunicazione che seguiva sempre Toti. Questo, del resto, è il primo grande evento dopo il terremoto che ha scosso Regione Liguria e le ferite e l’imbarazzo sono evidenti e difficili da nascondere.

Marco Garibaldi


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