Un giro di consultazioni, una raccolta di opinioni, punti di vista e preferenze. Il tutto, a stretto giro perché non si può perdere tempo in un momento delicato come quello che sta vivendo la giunta regionale dopo l’arresto, avvenuto ieri, del presidente Giovanni Toti, al momento ai domiciliari.
A guidare la Regione in queste ore concitate è il vicepresidente Alessandro Piana che ha assunto le funzioni di Toti.
Il presidente della regione ad interim ha fatto sapere di aver iniziato a sentire i segretari politici mettendosi a disposizione delle segreterie di tutti i gruppi mentre si lavora a una riorganizzazione.
Piana, ribadendo il dispiacere per l’arresto del governatore, ribadisce la necessità di far andare avanti le cose vista l’importanza dell’ente Regione. Con gli assessori, dunque, saranno predisposti i prossimi impegni istituzionali che saranno portati avanti mentre pranzi, cene e appuntamenti ‘mondani’ saranno rinviati anche per rispetto al momento.
Nell’attesa che le posizioni vengano chiarite nelle sedi opportune, da più parti ci si interroga sulle deleghe in capo a Toti che, nelle prossime ore, potrebbero essere assunte proprio da Piana.
“Non mi appassiona il tema tecnico - ha fatto sapere Piana - è probabile che ci sia una sorta di commissariato sulle deleghe. È chiaro ed evidente che poi anche le componenti politiche dovranno dare delle indicazioni in merito a eventuali ripartizioni”.
Certo, l’augurio di Piana è che tutto possa essere chiarito il prima possibile ma fare previsioni sull’andamento futuro e, in sostanza, scongiurare elezioni anticipate è impossibile anche se le consultazioni con i capigruppo della maggioranza e i consiglieri sembrano andare in direzione opposta.
“Non mi esprimo sull’inchiesta - ha concluso Piana - così come non ho voluto commentare le vicissitudini surreali che riguardavano il sottoscritto, quando sarebbe stato facile e opportuno farlo, non l’ho fatto per rispetto degli organi inquirenti e non lo farò oggi”.