"In merito alle indagini della Procura della Repubblica di Genova Esselunga dichiara che il proprio management ha sempre agito correttamente ed esprime fiducia nell'operato della magistratura auspicando che si faccia tempestivamente chiarezza sui fatti". Lo scrive in una nota il gruppo Esselunga dopo il terremoto che questa mattina ha colpito la Regione Liguria e che ha portato agli arresti domiciliari il presidente Giovanni Toti, l’ex presidente di Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini, che oggi ricopre il ruolo di amministratore delegato e direttore generale di Iren, e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli, ex presidente dei club calcistici Genoa e Livorno.
Indagato anche Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A., sottoposto al divieto temporaneo di esercitare l'attività imprenditoriale e professionale con l'accusa di corruzione.
La vicenda
Sulla nota stampa diffusa dalla Procura della Repubblica di Genova Direzione Distrettuale Antimafia si legge che “Al Presidente della Regione Liguria ed a Matteo Cozzani (capo di gabinetto del Presidente della Regione Liguria) viene contestato di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, (consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A.) di un finanziamento illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunale del 12.6.2022, a fronte dell’impegno di sbloccare due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona”.
Il colosso della grande distribuzione ha infatti in corso i lavori per aprire il terzo punto vendita a Genova Sestri Ponente, dopo via Piave e San Benigno, nell’area ex Cognetex, fra via Hermada e via Albareto. I lavori di demolizione dell’ex fabbrica sono terminati proprio a febbraio di quest’anno. L’apertura del nuovo store dovrebbe avvenire entro il 2025. Le polemiche da parte dei residenti, dei comitati e dei negozianti non sono mancate nel corso dei mesi, fino alla minaccia di ricorso al Tar, per il presunto mancato rispetto delle norme urbanistiche.