Politica - 07 maggio 2024, 20:11

Il giro di corruzione tra Toti e Spinelli a bordo di uno yacht. Il governatore intercettato: "Ora che ci sono le elezioni, abbiamo bisogno di una mano”

Nelle 650 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare l gip genovese ha messo nero su bianco tutti gli elementi che oggi hanno visto finire il governatore ai domiciliari: "In alcuni casi era Toti esplicitamente a chiedere il finanziamento"

Iniziano al capo Q dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari firmata dal gip di Genova, Paola Faggiani, i guai giudiziari per il governatore Giovanni Toti. Guai che stando alle 650 pagine del provvedimento ottenuto dalla Procura del capoluogo ligure abbraccerebbero un arco temporale ben specifico ossia quello pre elettorale, e non solo, volto alla riconferma della carica di governatore. 

Le accuse sono lapidari Toti infatti, “in qualità di Presidente di Regione Liguria e quindi di pubblico ufficiale, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, è riportato nelle accuse, per l'esercizio delle sue funzioni e dei suoi poteri e per compiere e per aver compiuto atti amministrativi anche illegittimi accettava da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e, poi, indebitamente riceveva complessivamente 74.100 euro (40.000 euro erogati ii data 8.12.21 e 9.12.21 al comitato Giovanni Toti ulteriori 15.000 euro erogati in data 25.5.22 sempre al comitato Giovanni Toti; ulteriori 15.000 euro erogati in data 9 settembre 2022 sempre al comitato Giovanni Toti; e 4.100 euro erogati in data 10.3.23 quale partecipazione alla cena elettorale del 10.3.23 per Giovanni Toti". 

Per inquadrare al meglio i presunti corruttivi gli investigatori delle Finanza hanno analizzato per mesi il triangolo che si sarebbe venuto a creare tra - Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova, oggi finito in carcere e gli imprenditori Spinelli, con il patron Aldo finito ai domiciliari, le cui mire espansionistiche era tutte concentrate sul porto di Genova, ma non solo.

A Spinelli interessava infatti, per il figlio Roberto,indagato anche lui e destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale in quanto accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria, "trovare una soluzione" per la trasformazione della spiaggia libera di Punta Dell'Olmo da ‘libera’ a ‘privata’”.

L’intercettazione a carico del governatore Toti non lascia spazio ad equivoci. Toti: “sto pranzando con l'intera famiglia Spinelli, è riportato nell’ordinanza di custodia,  Bisogna trovare una soluzione per la spiaggia li del..di Punta dell'Olmo... eh bè ci mettiamo li, ma razionalizziamo le libere che ci sono attrezzate, accorpiamo, spostiamo..sì ma in realtà li diventerà una concessione ma tanto mettiamoci un piede dentro e poi vediamo.....però vedetevi un secondo con il mio amico Roberto, se ne occupa Roberto Spinelli... si te lo organizzo io con la mia segreteria così ci vediamo...ci vediamo li anche con sto minchione del Demanio nostro”.

Per investigatori, inquirenti e il gip non si tratterebbe di ‘libere donazioni’ ma di mazzette che da Spinelli sarebbero finite nelle mani del governatore ligure. “Nel caso dei finanziamenti promessi ed erogati da Spinelli - su richiesta di Toti- descritti nel capo Q e in precedenza evidenziati, chiosa il giudice per le indagini preliminari,  si tratta di erogazioni tutte esplicitamente e chiaramente collegate a specifici provvedimenti amministrativi di competenza regionale (o alla cui formazione contribuisce la Regione) e, in generale, alla funzione ricoperta dal suo Presidente. Al riguardo, si osserva che il rapporto di corrispettività tra finanziamento e provvedimento o funzione emerge, in primo luogo, dalla costante e ripetuta contestualità tra la richiesta di denaro, da una parte, e la richiesta di specifici provvedimenti o comportamenti dall'altra, secondo uno schema che si ripete in modo pressochè identico i n quattro circostanze diverse: in concomitanza con competizioni elettorali, Spinelli e Toti si incontrano sullo yacht dell'imprenditore, o nella sua abitazione e si scambiano i rispettivi desiderata”.

Tra le intercettazioni spicca quella del 15 febbraio 2023 in cui Giovanni Toti chiederebbe ‘esplicitamente’ denaro in vista delle elezioni ad Aldo Spinelli in cambio della risoluzione di una pratica per il figlio: “Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio sul piano casa a Celle... ora facciamo la pratica, si può costruire... l'abbiamo risolto stamattina. Quando mi inviti in barca? Che... così parliamo un po', ora che ci sono le elezioni... abbiam bisogno di una mano”.

C’è di più. Per il gip “in alcuni casi – è scritto nell’ordinanza- era lo stesso Toti esplicitamente a chiedere il finanziamento, promettendo al privato comportamenti o provvedimenti a lui favorevoli o addirittura ricordandogli 'di aver fatto la sua parte' e quindi aspettarsi conseguentemente ‘una mano’ in vista delle elezioni”.

Lo yacht della famiglia Spinelli era la ‘base operativa’ per gli inquirenti dove avvenivano gli incontri con il governatore e dove in alcune occasioni si sarebbero stretti gli accordi corruttivi. Come quello per velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent'anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminale rinfuse GENOVA S.r.l. (controllata al 55% dalla Spinelli S.r.l.) pendente innanzi al comitato di Gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale

Toti in prima persona si spende per concretizzare l’iter burocratico. Toti incettato il 1 settembre: "sono buttato in barca da... da Aldo, quando gliela portiamo sta proroga in Comitato.... dice di stare tranquillo che se...". "Portiamo quella roba in Comitato il prima possibile che è .... inc. ma se riusciamo a farlo entro la metà di settembre mi fa comodo anche a me. quindi". In seguito a ciò avrebbe accettato la promessa di un finanziamento all’omonimo comitato. 

Toti: “Mandi alla segreteria di Spinelli i documenti dove vogliamo che faccia un versamento, che lo fa normale, come tutti gli altri insomma”; e poi, anche a seguito di continue sollecitazione da parte dello stesso Toti: “Il  29 va la tua roba... ricordati che io sto aspettando anche una mano ...eh?”. Per il giudice mano vuol dire tangente. 

Toti sempre intercettato: “Si ci dobbiamo vedere, tanto domani va tutto eh… No va va la proroga pero ti devo venire a trovare che qua se no finiscono le elezioni (…) . Dai ora finiamo sta operazione qua poi ci vediamo per parlare di un po' di robe... Festeggiamo le rinfuse". Spinelli: "quello ufficiale è il due per mille. Tutto il resto...il  resto dopo”.

Una volta deliberato il rinnovo della concessione è arrivato infatti il finanziamento di 40.000 euro. In effetti, nel pomeriggio del 2.12.21 il Comitato di Gestione dell'Autorità Portuale approvava il rinnovo della concessione il sette dicembre del 2021 Aldo Spinelli avrebbe impartito l'ordine al proprio responsabile finanziario di procedere a 5 finanziamenti tramite le società riconducibili al gruppo Spinelli

L’ 8.12.21 e il 9.12.21 venivano erogati i finanziamenti da 10.000 euro da ‘Centro servizi derna srl’, Spinelli SRL; Saimare SPA e Terminale Rinfuse Genova SRL(tutte società riconducibili al gruppo Spinelli) al Comitato Giovanni Toti Liguria per un totale di 40mila euro

Il 9.dicembre il governatore avrebbe personalmente ringraziato Aldo Spinelli e anche questo è cristillizzato in una intercettazione. Toti: “grazie di tutto, eh? Aldino”.

Inoltre, Giovanni Toti, avrebbe agevolato Spinelli in altre pratiche amministrative pendenti innanzi al comitato di gestione dell'Autorità Portuale ed esattamente nella assegnazione dell'area portuale dell'area Enel (ex Carbonile ITAR ed Carbonile Levante) in precedenza occupata da Enel (poi effettivamente assegnate a Spinelli  rispettivamente in data 7.6.22 e in data 19.12.22, nella pratica del tombamento di Calata Concenter (approvata dal Comitato di Gestione in data 29.7.22).

Spinelli A: "ma anche l'Enel.....Si va bene, ma digli che metta anche l'Enel, digli che metta L'Enel, che è tutto apposto pure li”. Queste parole sono state intercettate il  17 settembre mentre Toti si esprimerà il 17 e il 22 dicembre.. Toti: “ho visto Aldo ieri sera, ma non... sempre le stesse cose! Mi sembra... gli dobbiamo dare altri 10.000 metri di Enel che sono pronti, che sta aspettando(..) “ vuole che gli tombiamo quel cazzo di Concenter".

Poi c’è anche l’assegnazione di un'area demaniale attualmente in uso al concessionario Società Autostrade (ASPI). Spinelli: "chiedi a Tomasi, dai Giovanni fai uno sforzo...quell'area, quell'area li delle autostrade che avete messo a posto a fianco a Erzelli, che da..siccome è...è...era per lo smarino della della..gronda"'.si ma non.se...provvisorio...non riesci a farmela dare dalle autostrade?").

Il 17 settembre ad Aldo Spinelli dirà che “il 29 va la tua roba..ricordati che sto aspettando anche un mano”. Spinelli chiederà se ‘anche l’Enel’ e il governatore lo rassicurerà. “Sì ma ci dobbiamo vedere”. Lapidaria poi le intercettazioni dell’otto marzo quanto Toti gli dirà esplicitamente: “A proposito di finanziamenti mo ti devo  venire a trovare” e solleciterà un incontro perché “ti devo chiedere un po’ di robe cole al solito di questi tempi”. Ed ecco che il 25 maggio e proprio l’otto settembre otterrà altri 30 mila euro. 



Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.