Si arricchisce di ospiti la quarta edizione del “Premio e Festival Letterario Umberto Fracchia” in agenda da martedì 28 maggio a sabato 1° giugno 2024 promossa dal Comune di Casarza Ligure. All’auditorium di Villa Sottanis arrivano Micole Sarfatti, giornalista del Corriere della Sera, fa parte della redazione del magazine 7, per cui si occupa di attualità e cultura, e parlerà al pubblico della sua “Margherita Sarfatti. La signora del futuro” (Giulio Perrone); Gian Andrea Cerone, una lunga esperienza nell’ambito della comunicazione, dell’editoria tradizionale, televisiva e digitale. Tra i numerosi incarichi svolti, è stato responsabile delle relazioni istituzionali per il ministero dello Sviluppo Economico ed Expo 2015. Al Festival Fracchia presenta il suo libro “Le conseguenze del Male”. Tornano le indagini del commissario Mandelli, dell’ispettore Casalegno e degli uomini della UACV, l’Unità di Analisi del Crimine Violento, che hanno conquistato lettori e critica con i due precedenti romanzi “Le notti senza sonno” e Il trattamento del silenzio; Alice Mangione, attrice e comica, a Casarza porta il suo primo spettacolo solista “Cosa Volete Da Me”: a bordo di un vagone della metro che attraversa il subconscio per un’ora e mezza ricordandoci «che la vita è un viaggio straordinario, ma non rilassatevi troppo perché prima o poi un controllore sale». E protagoniste saranno anche le scuole che porteranno in scena la storia d’amore più famosa di tutti i tempi, quella di Romeo e Giulietta, con la regia di Paolo Gaio.
Martedì 28 maggio alle ore 19 è previsto l’appuntamento, in anteprima nazionale, con Micole Sarfatti, moderato da Marta Perego, curatrice degli incontri letterari. Con i suoi reportage e servizi dall’Italia e dal mondo, ha lavorato anche a Rai 3, Mediaset, Huffington Post, GQ. Insegna Giornalismo e Social Media all’Università degli Studi di Milano. Parlerà al pubblico del suo libro, “Margherita Sarfatti. La signora del futuro”.
Sinossi Margherita Sarfatti: giornalista, prima donna in Europa a scegliere la carriera della critica d’arte e fondatrice del movimento artistico Novecento. La sua carriera non si esaurisce qui, se consideriamo che il suo salotto fu uno dei più esclusivi della città e fucina decisiva del socialismo di quegli anni. Ma anche, Sarfatti amante ebrea di Mussolini. Questa considerazione non può che nascere da un’avversativa, perché di lei è stata condanna: all’oblio, prima di tutto. Si può parlare con onestà di chi ha accarezzato la nostra esistenza? Chissà poi se le vite, per essere narrate, è di onestà che hanno bisogno. “Scrivere è anche benedire una vita che non è stata benedetta”, ci illumina Clarice Lispector. E sembra saperlo Micol Sarfatti, mentre interroga e racconta questa prozia condannata dalla Storia. Mentre tenta di restituirle grazia. Margherita Sarfatti nacque nel 1880 ma si divertì a giocare con l’anagrafe. Cambiava spesso lo zero in tre per ringiovanirsi un po’, ma soprattutto perché fu una donna del futuro. Per una vita, il futuro l’ha sedotta, ispirata e consolata. Quale nemesi le è toccata, a lei tanto futurista nella mente e nell’impegno, di rimanere intrappolata così a lungo nel passato.
Mercoledì 29 alle 18.30 incontro letterario con Gian Andrea Cerone. Modera Marta Perego Savonese, classe 1964, milanese d’adozione, nel 2018 ha fondato la piattaforma editoriale di podcast Storielibere. Nel 2022 ha pubblicato con Guanda il suo libro d’esordio, “Le notti senza sonno”, primo romanzo della serie che vede in azione la squadra investigativa dell’Unità di Analisi del Crimine Violento di Milano, finalista al Premio Scerbanenco, vincitore del Premio Franco Fedeli dedicato alla narrativa poliziesca, a cui è seguito “Il trattamento del silenzio” nel 2023, anch’esso finalista al Premio Scerbanenco e vincitore del Premio Franco Fedeli.
“Le conseguenze del male”: in una Milano torrida e semideserta di agosto, vengono alla luce crimini efferati e tornano a galla vecchi fantasmi. Cosa si nasconde dietro gli apparenti suicidi di donne dall’identità ignota? Quale mistero le lega? E dove sono finiti i loro figli? Mentre il commissario Mandelli interrompe le vacanze per seguire la pista di un rapimento che lo tocca da vicino, due poliziotte della squadra sollevano il velo su un baratro di orrore e prigionia. Tra colpi di scena, sparatorie e piani di vendetta, le indagini si intrecciano e si alimentano a vicenda. Il Male presenta il conto a tutti, nessuno escluso, trascinando la squadra e il lettore nei meandri della criminalità milanese fin nel cuore della Brianza alla ricerca di verità e giustizia.
Venerdì 31 maggio alle ore 19 e alle ore 21, in piazza Unicef, spettacolo teatrale “Romeo e Giulietta” con gli studenti delle classi quinte dell’Istituto Comprensivo Fabrizio da Andre’ che propongono il capolavoro di Shakespeare in una versione ovviamente ridotta, rielaborata dal regista Paolo Gaio. Frasi famose come “Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente” costellano la recitazione. Shakespeare ne ha creato il dramma più struggente e romantico di tutta la letteratura mondiale. Dei due innamorati è Giulietta la vera figura centrale. Nonostante la giovane età, dimostra grande personalità: è lei che permette il primo bacio, lei che propone il matrimonio, lei che perdona Romeo dopo l’assassinio del cugino Teobaldo, ed è lei che beve la pozione che la fa sembrare morta. Giulietta prende il controllo del suo destino e preferisce morire piuttosto che permettere ad altri di decidere la sua vita. Quale migliore simbolo per le donne del nostro tempo anche se il destino della giovane e del suo amato è scritto nelle stelle e la morte sarà inevitabile. Un tale capolavoro messo in scena da ragazzi di una scuola elementari può sembrare una follia. Forse, ma una follia a cui hanno creduto, oltre al regista, la dirigente e le insegnanti. Tre i mesi di preparazione nel Laboratorio Teatrale dove i ragazzi hanno imparato le basi della formazione teatrale, seguiti da quattro mesi di prove. Forse più che una follia, un sogno…
Il regista Paolo Gaio:
È riuscito a far convivere il suo amore per il teatro, coltivato sin da ragazzo, con la professione di ingegnere nucleare praticata negli Stati Uniti prima, e a Bruxelles poi. È nella capitale d’Europa che nel tempo libero si è formato alla scuola della regista teatrale Irene Chalkia, ed ha iniziato a recitare come attore amatoriale sia in lingua italiana sia francese. Nel 2000 ha fondato il gruppo teatrale “Le Testa Matte”, di cui è stato regista e responsabile, con l’obiettivo di proporre commedie in italiano alla larga comunità di italiani residenti a Bruxelles. “Le Teste Matte” sono state per lungo tempo la sola compagnia italiana a Bruxelles, ed ha goduto del supporto degli ambasciatori e dei consoli italiani che hanno spesso presenziato agli spettacoli. Messe in scena una trentina commedie. Nel 2010 ha sviluppato una sezione con ragazzi italiani provenienti specialmente dalle scuole europee, organizzando laboratori teatrali e spettacoli. Ora in pensione, si è trasferito in Italia e risiede a Bargone, dove ha formato un gruppo teatrale di ragazzi che ha già messo in scena due spettacoli. E un altro è in preparazione…
Sabato 1° giugno ore 21 in piazza Unicef gran finale con lo spettacolo di chiusura del Festival di Alice Mangione: classe 1984, debutta giovanissima al fianco di Maccio Capatonda in “Mai dire martedì”. Arriva al cinema con i film “Oggi sposi” e “Un fidanzato per mia moglie”. Nel 2013 con il personaggio di Alyce Make Up partecipa al programma “La prova dell’Otto” di Caterina Guzzanti. Nel 2014 entra a far parte di “Glob – Diversamente Italiani”, programma di Enrico Bertolino, per poi arrivare anche su DeejayTV nei panni di presentatrice di “Quelli degli anni ‘80”. Nel 2016, insieme al marito Gianmarco Pozzoli, dà vita alla “The Pozzolis Family”, ottenendo negli anni un enorme successo nel pubblico. Cominciano dal 2019 una serie di spettacoli nei teatri prima con “A-LIVE! – Perché sopravvivere ai figli è una cosa da ridere!” (2019-2020-2021) per concludere nel 2022 con “La Grande Fuga”. Nello stesso anno partecipano alla seconda stagione del comedy show firmato Prime Video “LOL: Chi Ride è Fuori”. Sempre nel 2022 sono protagonisti di uno speciale di Comedy Central, “Comedy Central Presents: The Pozzolis Family”. A maggio 2023 Alice debutta con la data zero al teatro San Babila di Milano il suo primo spettacolo solista “Cosa Volete Da Me”. Nell’autunno 2023 è tra le protagoniste della nuova serie di Canale 5 “Anima Gemella” con regia di F. Miccichè. A partire da dicembre 2023 Alice e Gianmarco debutteranno al Sistina nel ruolo di “Mr e Ms Wormwood”, i genitori di Matilda in “Matilda: il musical” diretto da Massimo Romeo Piparo e con Luca Ward.
“Cosa volete da me”:Vi siete mai chiesti quale sia il migliore mezzo di trasporto per fare un viaggio dentro se stessi? Alice Mangione, nel suo primo show da solista, sceglie la metropolitana per girare tra aspettative disattese con orgoglio, vecchi traumi, ricordi felicissimi e vasi che assolutamente era meglio non scoperchiare. Lo fa con il suo stile unico, arguto e originale, senza risparmiare nulla a se stessa e agli altri. Il pubblico si trova travolto dal conflitto tra Alice e la sua voce interiore che la avvisa di stare alla larga dai borseggiatori di speranze e le intima di non superare la linea gialla del suo inconscio. La storia di Alice è un viaggio imperdibile, fatto di monologhi in puro stile stand up ma anche musica e dinamismo, introspezione e racconto poetico. Fermata dopo fermata avviene una sorta di catarsi e lo spettatore si ritrova a bordo di questo vagone della metropolitana sui generis a rivivere le prime volte di Alice ma anche le sue, le relazioni, i desideri e altri cimeli emotivi che erano stati sepolti sotto il mantello della decenza. Questo spettacolo è Il racconto di una delle protagoniste più originali della comicità contemporanea, a bordo di un vagone della metro che attraversa il subconscio per un'ora e mezza ricordandoci che la vita è un viaggio straordinario, ma non rilassatevi troppo perché prima o poi un controllore sale.