Attualità - 01 maggio 2024, 08:00

La parola a Disco Club, le uscite della settimana - Boom St. Vincent

L’artista ritorna con un disco ricco di collaborazioni che si preannuncia bis del precedente lavoro. Ancora, il folk di Iron and Wine, il quarantaseiesimo album in studio dei Melvins e uno storico concerto al Village Vanguard di Sonny Rollins

Prosegue questo mercoledì, e andrà avanti per tutti i mercoledì successivi, il rapporto di collaborazione tra ‘La Voce di Genova’ e Disco Club, il celeberrimo negozio di musica di via San Vincenzo, tra i più antichi in tutta Italia e tra gli ultimi rimasti in attività a livello di impresa indipendente. Ogni settimana, nel ciclo ‘La parola a Disco Club’, Gian, Dario e i numerosi altri esperti di questo impagabile ‘covo’ di appassionati ci accompagneranno tra le ultime uscite, qualche curiosità, le ristampe e le chicche da non perdere. Buona lettura e buon ascolto! 

Torna il consueto appuntamento con le uscite della settimana e non poteva mancare il poker d’artisti, questa volta tra i più variegati che si ricordino nelle puntate precedenti.

Si comincia con Iron and wine, al secolo Sam Beam, un artista folk che dopo sei anni di collaborazioni ma nessun disco, torna con Light Verse. L’introspezione a cui ci ha abituati continua a essere il fil rouge ma questo, per chi lo ha già ascoltato, sembra essere l’album più allegro che abbia mai scritto. Successo annunciato.

Grande ritorno per una delle donne del mondo musicale che maggiormente ha influenzato gli ultimi anni, St. Vincent.

Eclettica, carismatica e affascinante, St. Vincent negli ultimi anni ha infilato una serie di successi di critica e pubblico. Torna con nuova musica nel disco ‘All Born screaming’ che, con un pizzico di perversione che le è propria, si arricchisce di collaborazioni per un sound particolare che non mancherà di essere chiacchierato.

Quarantaseiesimo album per i Melvins, band che vanta quarantuno anni di attività e vera bandiera del stoner metal. King Buzzo e compagni aprono il disco con un brano che dura la bellezza di venti minuti, una dichiarazione d’intenti per la band che in formazione fissa ha due batterie.

Largo al jazz con ‘A night at the village vanguard’ di Sonny Rollins, uno dei nomi storici del genere. Nel celebrassimo locale di New York si sono esibiti in tanti ma questa è la registrazione di due set, uno pomeridiano e uno serale, con due trio diversi, nell’anno, il ’57, in cui Rollins ha iniziato la sua scalata al successo.