Due giorni all’insegna della musica e delle inimitabili focaccette di Crevari per celebrare il 25 aprile e il Primo Maggio.
Il verde di Camponave, in via Superiore dell’Elba 35A, dalle 12 alle 18 per le due importanti ricorrenze, si prepara a diventare la cornice di un doppio appuntamento con i festeggiamenti per la Liberazione e il Lavoro grazie all’iniziativa dell’Anpi di Crevari.
Non solo focaccette, primo appuntamento della stagione con questa prelibatezza, ma anche le proposte del ristorante dove si potrà scegliere di pranzare (prenotazioni al numero 338 9082 663) con ravioli, pancotti, polenta, lasagne, milanese, salsiccia, braciole e dolce.
LA STORIA DELLE FOCACCETTE
Rita Bruzzone, consigliera comunale, è una delle poche detentrici della ricetta originale di questa specialità gastronomica del ponente genovese.
La storia delle focaccette, come la stessa Rita racconta, è nata per caso: “Sono la figlia di una delle maestre delle focacce di Crevari. È stata mia madre, che di cognome faceva Patrone, che assieme a sua cugina e al partigiano Gemino ha dato il via a questa tradizione.
Loro avevano un bar ed erano preoccupati perché durante la festa, si vendeva poco. Allora mia mamma e sua cugina si son dette ‘ma se facessimo un po’ di focaccette alla nostra maniera?’ Gemino era poco distante, ha sentito e subito ‘Figette, due patate, un po’ di farina, delle pentole e impastiamo’. Così è nata questa tradizione che ci ha travolto”.
Ma le focaccette non si fanno tutto l’anno. Il 25 aprile, per esempio, è la prima festa dell’anno in cui vengono preparate: “È il primo appuntamento della stagione. Poi si fanno il Primo Maggio, per Crevari Invade, ogni tanti ci si trasferisce a Sant’Eugenio, poi si partecipa ad altri eventi come l’Alemante. Certo, abbiamo pochi giovani ma quando prepariamo le focaccette, non facciamo vedere mica a tutti come si fa. Alcuni ingredienti li teniamo per noi, tutti vogliono copiarci, non per niente, vantiamo innumerevoli tentativi di imitazione”.