Gen Z - il mondo dei giovani - 21 aprile 2024, 09:30

Gen Z - Il mondo dei giovani - Come il JOMO permette di riscoprire la semplicità

Come il “Joy of Missing Out”, cioè la disconnessione dai social, aiuta il benessere mentale dei ragazzi

Il concetto di ”JOMO”, acronimo di “Joy of Missing Out”, è la controparte positiva del “FOMO”, ovvero “Fear of Missing Out”. Mentre il secondo si riferisce all’ansia e alla preoccupazione di perdere qualcosa o di non essere al passo con gli altri, il JOMO indica il piacere e la gioia di fare una pausa, di disconnettersi e di vivere a pieno il presente in un mondo sempre più frenetico e stressante.

Per la Gen Z, il JOMO rappresenta una riscoperta del valore del tempo offline e del proprio benessere mentale. Questa generazione, cresciuta nell’era digitale e costantemente connessa ad Internet, sta finalmente riconoscendo l’importanza di bilanciare il tempo passato online con quello di pausa e riflessione offline.

Ci sono veri e propri trend su TikTok in cui gli utenti mostrano la loro vita seguendo la filosofia del JOMO: molti di loro prediligono serate tranquille con un bel film e una copertina, piuttosto che uscire e andare in discoteca.

Il JOMO può entrare in gioco in molti momenti della nostra quotidianità: immaginiamo per esempio di lasciare il telefono da parte per un pomeriggio e dedicare un po’ di tempo ad attività che possono far bene alla nostra salute mentale, come leggere un libro, passeggiare all’aria aperta, praticare sport oppure passare del tempo con i propri amici. Questi sono solamente alcuni esempi, ma può essere applicato nelle situazioni più svariate.

I motivi per abbracciare il JOMO sono molteplici: eccone alcuni tra i più importanti. Innanzitutto, dedicare del tempo a noi stessi e rallentare un po’ la routine può rivelarsi un vero toccasana per la mente e per il corpo: a volte passare una serata a casa con un bel libro e una maschera per il viso potrebbe risultare molto più terapeutico di qualsiasi altra attività.
Un altro vantaggio è la disintossicazione da social che può portare questa pratica: passare del tempo lontano da Internet può aiutarci a riconnetterci con noi stessi e con il mondo reale, riducendo la pressione di confrontarci con la vita apparentemente perfetta degli altri utenti che vediamo online.
Inoltre, scegliendo di disconnetterci consapevolmente dai social media, avremmo la possibilità di concentrarci maggiormente sulle relazioni della nostra vita reale, migliorando la qualità dei rapporti interpersonali e diminuendo la sensazione di isolamento che i social ci provocano.

È possibile integrare il JOMO nella nostra vita tramite alcune semplici e pratiche abitudini quotidiane. Per prima cosa, sarebbe utile staccarsi per un po’ dal mondo digitale e scoprire quanto potrebbe essere liberatorio: un metodo efficace è quello di ridurre il proprio tempo di utilizzo dei dispositivi, ponendosi dei limiti che non superino un paio d’ore al giorno.

Per rendere la pratica ancora più efficace si potrebbe provare ad intraprendere un percorso di mindfulness o di meditazione, che aiuterebbe a concentrarsi sul presente e vivere più serenamente le sfide che la vita ci pone davanti quotidianamente.

In conclusione, il JOMO ci invita a riscoprire l’importanza delle semplici gioie quotidiane e del tempo trascorso con noi stessi e con gli altri. Questa pratica ci spinge a disconnetterci dal mondo digitale e ad abbracciare momenti di pausa e riflessione che arricchiscono il nostro benessere mentale e spirituale. Significa fare piccole e semplici scelte che ci permettano di vivere meglio con noi stessi, godendo pienamente dei momenti in famiglia, con gli amici o dedicandoci ad attività che amiamo, lontani dalle distrazioni incessanti dei dispositivi digitali.