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Attualità | 20 aprile 2024, 08:00

Non solo la sede di Carige: nuovi alberghi (di lusso) anche al Waterfront e al Palazzo della Borsa

Così Genova si trasforma e attira l'interesse delle grandi catene internazionali: la città è passata sempre più da una vocazione industriale a una turistica

Non solo la sede di Carige: nuovi alberghi (di lusso) anche al Waterfront e al Palazzo della Borsa

"A Genova mancano gli alberghi, se non ci sono diventa un problema". Lo scorso febbraio, in occasione della presentazione a Roma degli eventi di Genova Capitale Europea dello Sport, la ministra del Turismo Daniela Santanchè ebbe modo di dirlo pubblicamente, di fronte al sindaco Marco Bucci e a tante altre istituzioni locali.

Era la constatazione di una carenza effettivamente sentita perché, a fronte del netto incremento del turismo negli ultimi dieci anni nel capoluogo ligure, non corrisponde, a ben vedere, un analogo incremento della recettività alberghiera, specie nella fascia medio alta. La ministra, quindi, s’inseriva in un discorso già avviato da tempo, tant’è vero che sono almeno tre i poli d’interesse a Genova per impiantarvi nuovi hotel.

Il primo, come raccontato la scorsa settimana, è l’attuale sede centrale di Banca Carige: lo storico palazzo di via Cassa di Risparmio (proprio dietro a piazza De Ferrari) è sempre meno utilizzato dal personale della banca, che è sceso di unità negli ultimi anni, ancor di più dopo il passaggio di Carige al Gruppo Bper. Così i dirigenti dell’istituto che ha il suo quartier generale tra Modena e Milano stanno pensando di convertire l’edificio da uffici a stanze d’albergo, dirottando i dipendenti rimasti in altre filiali ex Carige, a cominciare dagli uffici di via D’Annunzio. L’operazione è stata confermata da più parti e, secondo le voci che circolano all’interno della banca, il trasloco dovrebbe già avvenire nei prossimi mesi, in modo da liberare gli spazi. L’intenzione del Gruppo Bper sarebbe quella di non vendere lo stabile, ma certamente di metterlo a rendita, raggiungendo un accordo con una catena alberghiera.

Un gestore di alberghi di livello “primario” si è inoltre affacciato per occuparsi della futura struttura che sorgerà nel quartiere del Waterfront, laddove un tempo si trovava la sede di Ansaldo Nira. Ora quel complesso, come noto, è stato demolito, e nelle intenzioni degli sviluppatori di tutta l’area, il gruppo bresciano Cds, ci sarebbe appunto la realizzazione di una costruzione in tutto e per tutto simile a quelle alla sinistra del Padiglione Jean Nouvel (destinate a residenze private e di imminente consegna ai rispettivi acquirenti) e alla “Fabbrica delle Idee” che andrà invece in mano all’Università di Genova. Il direttore generale di Cds, Massimo Moretti, ha avuto modo di confermare a più riprese l’interesse di una catena alberghiera, ed ecco perché da parte della proprietà c’è tutta l’intenzione di andare avanti su questo punto, una volta completati gli altri lotti, tra cui appunto la “Fabbrica delle Idee” e il nuovo Palasport.

Terzo futuro e possibile albergo nel palazzo della Borsa, che ha ingresso da via Dante ma uno splendido ed esclusivo affaccio su piazza De Ferrari. Lo stabile è di proprietà della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano: nelle scorse settimane l’ente ha preso contatti con i vertici della Civica amministrazione genovese per sondare l’interesse di qualche imprenditore, dopo che è tramontata l’ipotesi di un coinvolgimento degli americani 777 Partners, come risaputo proprietari del Genoa.

Sta di fatto che la città è in rapida evoluzione e sta suscitando sempre più l’interesse da parte di gruppi dediti al real estate. Questo, d’altra parte, era anche l’obiettivo della presenza a Cannes, presso la principale fiera mondiale del mondo immobiliare, del plastico della città di Genova, ora esposto a Palazzo Tursi: sono tutte opportunità che il Comune, a cominciare dal sindaco Marco Bucci, è intenzionato a favorire (naturalmente nel rispetto delle normative), per portare ricchezza, lavoro e indotto nel capoluogo ligure.

Il futuro albergo al palazzo della Borsa potrebbe anche contare per alcune giornate, previo accordo con la Camera di Commercio, degli spazi della Sala delle Grida, per eventi o convegni. Da ultima, una struttura che esiste già, ma ha decisamente bisogno di crescere: il Tower Airport di Genova Aeroporto, considerato strategico nel piano di rilancio dello scalo cittadino, anche una volta che sarà completato il collegamento con la stazione ferroviaria, tramite quel “people mover” di cui proprio il sindaco ha parlato lunedì a Palazzo San Giorgio.

Alberto Bruzzone

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