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Attualità | 20 aprile 2024, 13:11

Il cuore di Federico batte ancora, per aiutare donne e bambini in difficoltà

Questo pomeriggio, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, il concerto per raccogliere fondi da devolvere a U.D.I. La mamma: “Grazie all’associazione, mio figlio continua a vivere”

Il cuore di Federico batte ancora, per aiutare donne e bambini in difficoltà

Un concerto di beneficenza nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, per raccogliere fondi a sostegno di associazioni che si occupano di aiutare donne e bambini in difficoltà.

Torna anche quest’anno l’appuntamento con ‘Il cuore di Federico’, l’appuntamento nato dall’associazione omonima fondata per ricordare il giovane centauro morto in un incidente stradale in corso Europa il 19 gennaio del 2019, ad appena trent’anni.

A esibirsi, a partire dalle 15,30 di questo pomeriggio, saranno il Gruppo Spontaneo Trallallero e i Giovani Canterini di Sant’Olcese e tutto il ricavato sarà devoluto all’U.D.I., l’Unione Donne in Italia.

Anna Gremmo, la mamma di Federico, racconta: “Probabilmente tutto questo nasce anche dalla mia non felice esperienza matrimoniale. Un padre e marito violento, non presente, intralciante, soprattutto dal punto di vista morale e verbale. La mia famiglia non è stata come quella che avrei voluto soprattutto per i miei figli Federico e Marco, più grande di lui di sette anni”.

Nonostante questo - continua Gemmo - siamo stati insieme vent’anni e quando ho capito che questa sua malattia, perché poi è stato considerato un individuo psichiatrico, stava portando veramente alla deriva me e soprattutto i miei figli, in un momento delicato della loro vita nell’età della formazione, ci siamo separati”.

Un’esperienza vissuta in prima persona, dunque, che ha sempre portato il pensiero di Anna a tutte quelle donne, madri, che vivono momenti di grande difficoltà e devono fare i conti con le violenze verbali o fisiche di compagni, mariti, genitori e parenti che le subissano non permettendogli di vivere la propria vita e di autodeterminarsi in quanto persone.

In quel periodo ho fatto poco, oserei dire. Mi dovevo tirare un po’ su e avevo due figli a cui pensare. Marco è andato via di casa quando aveva ventiquattro anni. Io sono rimasta con Federico, per quindici anni”.

Quindici anni di un rapporto che Gremmo descrive con una sola parola: congeniale.

Quando Federico è mancato, il 19 gennaio 2019, c’è voluto un po’ di tempo prima di cominciare a elaborare qualsiasi genere di cose. I suoi amici mi sono stati molto d’aiuto perché mi facevano vivere Federico, nei loro racconti riuscivo a rivedere quello che era davvero mentre io lo ammantavo sempre di una pesantezza enorme, del mio dolore. Continuavo a rivivere l’incidente e ancora adesso non posso dire di non piangere, racconterei una bugia”.

Proprio negli amici del giovane, Anna trova la chiave di tutto: “Anche grazie a loro ho pensato a quale potesse essere il modo migliore per continuare a ricordarlo quindi di farlo rivivere. Così è nata l’associazione ‘Il cuore di Federico’ e che crea degli eventi durante l’anno per raccogliere proventi da donare per donne, bambini, madri. Quest’anno ho scelto l’UDI, ho conosciuto l’associazione e ci tengo molto ad avere un rapporto diretto con le persone a cui dono proprio perché mi fa piacere che ci sia una personalizzazione della cosa. Anche io così conosco persone , quasi trasportare in maniera più diretta la presenza di Federico”.

Fondamentale il sostegno dell’amministrazione: “Si è instaurato un rapporto di completa fiducia con l’assessore Bordilli che è una persona molto positiva, e con tutto il suo staff che mi ha aiutata molto e mi ha fatto sentire a casa”.

Proprio Paola Bordilli dichiara: “Abbiamo con piacere concesso il patrocinio comunale e fornito tutto il supporto necessario a questa Associazione che, nel ricordo di Federico, ha creato belle e forti relazioni con altre realtà del territorio.  Ringrazio Anna Gremmo, la mamma di Federico, che ci ha permesso di starle accanto in questo percorso di sostegno e supporto ad altre associazioni come in questo caso l'Unione Donne in Italia”.

Isabella Rizzitano

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