Non sembra esserci pace attorno al Ponte Obliquo di Sestri Ponente.
A un anno dalla riapertura, arrivata dopo un lungo periodo di lavori durato oltre quattro anni, i disagi per i cittadini e i residenti della zona non conoscono fine.
Ultima in ordine di tempo è la chiusura della scaletta che collega il Ponte con piazza Aprosio, un passaggio pedonale fondamentale, dove si trovano anche diversi esercizi commerciali.
Le transenne chiudono il passaggio mentre, proprio accanto, si trova un cantiere semi abbandonato più volte denunciato dai cittadini per sporcizia, scarsa manutenzione e pericolosità.
“I lavori sono iniziati nel fattivamente nel 2020, senza contare i pregressi lavori di IREN in zona cominciati nel 2018 e negli anni si sono accumulati ritardi che hanno creato enormi disagi a cittadini e commercianti che avevano presentato più di un esposto per segnalare l’assenza di marciapiedi e la pericolosità del cantiere – dichiara Sara Tassara, consigliera municipale per la lista rossoverde-Linea Condivisa. Oggi, ad un anno dalla riapertura – avvenuta peraltro in sordina, ad insaputa del Municipio che si è trovato a dover presidiare in fretta e furia le strade che avevano cambiato il senso di marcia nella notte senza nessun preavviso ai cittadini – la scaletta in oggetto appare transennata e, per un non ben chiaro errore di progettazione, dovrà essere demolita e ricostruita con ulteriori ritardi, disagi e costi per la collettività.”
“Ho chiesto lumi all’Assessorato ai lavori pubblici, incalza Filippo Bruzzone, consigliere comunale per la lista rossoverde-Lina Condivisa, ma la risposta che ci è stata data è frammentaria e del tutto insoddisfacente.
Si parla di ‘scala non definitiva’ dove, evidentemente, gli scalini e la pendenza troppo ripida rendono il manufatto inagibile. Il difetto pare essere dovuto ad un errore di ed è stato contestato all’impresa esecutrice che non ha potuto che accettare i rilievi. La struttura definitiva sarà costruita in acciaio e sarà installata entro circa due mesi. Terremo monitorata la situazione, sperando non ci siano ulteriori ritardi.”
“Riteniamo quello del Ponte Obliquo l’emblema dell’amministrazione Bucci. L’uomo del Ponte San Giorgio che, però senza aiuti statali e fondi e poteri straordinari, non è in grado di concludere in maniera rapida ed efficiente un ponte di 40 metri. Forse perché, come sempre, il Ponente viene dimenticato dal Sindaco Bucci, che preferisce le passerelle ad un banale ponte.” Concludono Bruzzone e Tassara.