Genova è una città in fermento, anche per quanto riguarda la mobilità. Il convegno di questa mattina a Palazzo Tursi, intitolato ‘Muovere le cose, muovere le persone’, che ha visto protagonisti numerosi relatori e addetti ai lavori, ha cercato di fare chiarezza su quello che è lo stato attuale e sulle prospettive future per il settore.
A fare gli onori di casa è Davide Falteri, consigliere comunale delegato ai Nuovi insediamenti aziendali sul territorio: “Ci sono tante novità in tema di mobilità, sia per i trasporti passeggeri sia per le merci. È necessaria una visione strategica da parte di tutti con il coinvolgimento concreto della rappresentanza delle imprese: la digitalizzazione è una rivoluzione che deve essere portata avanti secondo standard internazionali, in grado di comunicare con il resto del mondo, altrimenti si rischia di portare avanti progetti fini a se stessi”. Un esempio dei progetti più attesi dalle imprese genovesi? “Quello logistico che riguarda la programmazione dell’arrivo delle merci al porto e alla città. A Genova si transita anche per raggiungere altri porti, non è solo un punto di arrivo per la logistica distributiva urbana. Ci saranno ingenti finanziamenti dal PNRR per le imprese private di logistica per rendere interoperabili i sistemi informativi e dematerializzare i documenti del trasporto, anche con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. C’è poi la parte legata alla mobilità urbana, fatta da semafori intelligenti, da telecamere, utilizzate per impedire interferenze tra flussi di merci e passeggeri, anche riducendo gli impatti sull’ambiente seguendo le linee guida dettate dall’Europa”.
A tirare le somme di quel che è la situazione attuale dei trasporti è l’assessore Matteo Campora: “La mobilità delle cose e delle persone deve procedere di pari passo: pertanto oggi andremo a relazionare le persone presenti sullo stato dell’arte dei progetti, sapendo le attività importanti per la nostra città che riguardano il porto e la logistica devono comunque convivere con la città e fare in modo che il loro peso si senta il meno possibile”. Si torna inevitabilmente a parlare della possibilità per le aziende di prevedere lo smart working per i dipendenti per limitare il numero di auto in città in vista dell’aumento dei cantieri legati ai progetti in corso: “Ci sono aziende che hanno aderito, e invitiamo tutte a farlo visto che i primi cantieri sono già aperti e presto sarà un numero importante nella zona centro, in Val Bisagno e nella zona di ponente e si tratta di uno strumento in più che può aiutare a gestire la mobilità in città. Attuandolo ci sarebbero tra le duemila e le tremila persone che potrebbero lavorare da casa: poi di queste non tutte magari vanno in auto in azienda, però è anche vero che i dati che abbiamo ci dicono che ancora oggi il numero di abbonamenti all’interno delle aziende è troppo basso, e per questo abbiamo chiesto di spingere l’abbonamento al TPL. Nel contempo dobbiamo fare lo sforzo di seguire anche le aziende che si trovano in luoghi meno abitati, dove il servizio è meno frequente, creando un servizio ad hoc”.
A parlare di abbonamenti è anche Ilaria Gavuglio, presidente di AMT Genova: “Dal 15 gennaio (data in cui sono state messe in campo le nuove politiche commerciali) al 31 marzo abbiamo venduto quarantunomila e trecento abbonamenti annuali, contro i tredicimila e novecento del 2023. Per quanto riguarda i CityPass gratuiti, ne sono stati erogati cinquatottomila e cinquecento: questi numeri sono incoraggianti e fanno intendere che le persone stanno scegliendo il trasporto pubblico consapevolmente”. Per quanto riguarda la transizione elettrica, Gavuglio spiega che oggi “i mezzi elettrici sono centoquarantaquattro, dato che ci fa salire sul podio delle aziende italiane”.
Al convegno sono intervenuti anche Riccardo Genova presidente dell’Istituto Internazionale delle Comunicazioni, Enrico Musso direttore CIELI (Centro italiano di eccellenza sulla logistica, i trasporti e le infrastrutture), Cesare Rossini presidente Fondazione SLALA, Matteo Marvogli direttore Primo Tronco Autostrade per l’Italia, Furio Truzzi presidente Istituto Ligure del Consumo, Giorgio Cavo AD di Hub Telematica, Livio Ravera AD Mercitalia Shunting & Terminal e Giampiero Biamino direttore Smart City Comune di Genova.