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Attualità | 16 aprile 2024, 09:00

Entroterra e sicurezza stradale, controlli e multe a raffica ai motociclisti sul Monte Fasce

Dai comuni del Turchino l’appello alle autorità: “Poco personale per coprire un territorio esteso: da anni chiediamo rinforzi”

Entroterra e sicurezza stradale, controlli e multe a raffica ai motociclisti sul Monte Fasce

Due incidenti in un giorno, che hanno visto coinvolti motociclisti alla guida sulle strade del primo entroterra, e si riaccende il faro sulla sicurezza stradale nelle prime alture del Genovesato. Tre le zone sotto la lente, quella della statale del Turchino nel ponente genovese, percorsa in primavera da decine di motociclisti nel fine settimana, l'area della statale dei Giovi in Valpolcevera, e quella del Monte Fasce, dove solo nella giornata di domenica sono due i centauri - entrambi giovanissimi - rimasti feriti in modo grave dopo aver perso il controllo del mezzo.

Un percorso, quello del Fasce, tra i più gettonati per gli appassionati di due ruote, che collega Apparizione con il Levante. Al contempo uno dei tracciati dove si registra il numero più alto di incidenti stradali tra la primavera e l'estate che coinvolgono motociclisti.

Proprio qui sono già partiti nelle ultime settimane i controlli del territorio affidati alla polizia locale di Genova che hanno elevato sanzioni per guida pericolosa e infrazioni al codice della strada che riguardano sorpassi vietati e superamento del limite di velocità, in un'area tra l'altro priva di barriere a protezione della carreggiata.

"I controlli straordinari sono già partiti - spiega l'assessore alla Sicurezza del comune di Genova, Sergio Gambino - e verranno rifatti dalla polizia locale, ci muoviamo anche a seguito delle segnalazioni per prevenire situazioni di pericolo che mettono a repentaglio la sicurezza di chi guida o chi si trova a transitare nella zona".

Ma il tema non si esaurisce qui e dal monte Fasce il problema passa alla gestione delle strade statali, in particolare quella dei Giovi e anche quella del Turchino, lungo il tragitto che collega parte del primo entroterra del comune con le località oltre Appennino della Valle Stura a salire fino ad Ovada. Una tratta lunga, dove spesso coordinare i controlli non è semplice, a partire dall'incastro di competenze.

"Abbiamo accordi - sottolinea Gambino - con i comuni limitrofi e abbiamo fatto controlli se abbiamo segnlazioni sul territorio, al limitare delle aree di nostra competenza".

E da queste aree, proprio sui territori più distanti da quelli del comune di Genova, arrivano gli appelli alle autorità, per chiedere un sostegno in particolare in questo inizio di stagione in cui le viabilità dell'entroterra ricominciano a popolarsi di mezzi a due ruote.

"Ho assistito a passaggi di moto a velocità incredibili, rischiano loro e rischiano anche gli altri. Sono una minoranza ma il problema c'è", racconta Mirko Ferrando, sindaco di Mele, che però precisa come "il tema vale per tutto l'entroterra, non solo per il Turchino".

Mele nello specifico negli ultimi anni ha visto comparire anche autovelox posizionati nelle aree vicino al centro abitato che funzionano da deterrente. Ma la strada statale 456 del Turchino, lunga e tortuosa, è tutt'altro che semplice da controllare e le forze in campo sono poche. Da qui l'appello da parte dei sindaci della zona.  

"Noi non abbiamo le forze per presidiare le strade statali - sottolinea Ferrando - la nostra polizia locale presidia quello che può, noi a livello di unione di Comuni abbiamo 6 vigili a disposizione e sono pochissimi".

Il territorio dell'unione coinvolge Mele, Rossiglione, Campo Ligure, Tiglieto, tutti punti caldi in questa stagione.

"È un tema che non può essere risolto solo sul Turchino, da anni ci siamo rivolti alle autorità competenti chiedendo un intervento di supporto a carabinieri, polizia, abbiamo interpellato anche la prefettura per far presente anche c'è questo problema di sicurezza. E' un appello ma non è il primo, io stesso ho continue segnalazioni  alle quali non so come rispondere".

"Va messa in campo un'azione tra più livelli di sicurezza e non è semplice - conclude il sindaco - il livello di discussione va alzato e non può essere tutto scaricato sui comuni senza che ci siano forze e risorse per affrontarli. Almeno potessimo fare i concorsi per assumere personale da impiegare nella polizia locale, cosa che chiaramente non succederà".

Valentina Carosini

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