La notizia è più che uno scenario, ma è anzi un’ipotesi concreta, reale e soprattutto confermata: la storica sede di Banca Carige, in via Cassa di Risparmio, proprio dietro a piazza De Ferrari, è prossima a essere lasciata dall’istituto bancario (confluito pienamente nel Gruppo Bper nel novembre del 2022) e, nelle intenzioni della proprietà, dovrebbe diventare una struttura di tipo ricettivo, nel settore alberghiero.
È una possibilità che ha preso sempre più corpo, prima nelle stanze della banca, e poi anche nei principali ambienti cittadini: i dipendenti si aspettano che il trasloco possa avvenire già in estate, con probabile destinazione quella degli attuali uffici della banca in via D’Annunzio. Un altro dei simboli della Genova che fu è quindi prossimo ad ammainare bandiera: non esiste più la banca genovese come un tempo, il management è localizzato a Modena e a Milano e le insegne di Carige stanno a poco a poco scomparendo, insieme a tutto il glorioso passato della “banca dei genovesi”.
Ci sarebbero da riempire paginate su quanto la città stia perdendo in questi ultimi anni dal punto di vista del posizionamento. E ora in questo novero entra anche la storica sede della banca, per la quale si pensa a un albergo di grosse dimensioni anche per soddisfare la crescente domanda da parte dei turisti (proprio nelle scorse settimane, la ministra Santanché, al riguardo, aveva sottolineato la carenza di strutture alberghiere nel capoluogo ligure).
I dieci piani del palazzo, iconico anche per tutto quello che ha rappresentato per l’economia genovese e della Liguria, sono molto meno utilizzati di un tempo, tra dipendenti che hanno raggiunto la pensione, altri che sono andati via in anticipo, altri che sono stati trasferiti: il passaggio del quartier generale da Genova a Modena ha comportato una riduzione di organico, ed ecco perché l’ipotesi di spostamento in altri uffici della città, con cambio di destinazione per la sede centrale, ha preso sempre più campo.
Il palazzo sede dell’allora Cassa di Risparmio, poi divenuta Banca Carige, prima di essere assorbita da Bper, fu inaugurato il 23 marzo del 1966, nel centoventesimo anniversario dell’istituto di credito, alla presenza del cardinale Giuseppe Siri, del ministro del Tesoro Emilio Colombo e del governatore della Banca d’Italia Guido Carli.
Di lì a poco il grande edificio, insieme alla più generale ricostruzione del vicino quartiere di Piccapietra, come ricordano gli studiosi, verrà al contempo celebrato e condannato quasi esattamente per gli stessi motivi. Fu criticato per essere fuori scala rispetto al contesto urbano storico, e allo stesso tempo celebrato quale simbolo di una Genova che risorgeva grandiosamente dalle macerie della guerra.
Anche gli appellativi con i quali i commentatori fecero riferimento all’edificio furono diversi, passando da caseggiato a palazzo, per arrivare persino all’ambizioso titolo di grattacielo. Interamente costruita in calcestruzzo armato, alla metà degli anni Sessanta è stata sicuramente la costruzione più evoluta della città dal punto di vista tecnologico.
Ai piani alti si trova anche la prestigiosa quadreria della banca, che si tanto in tanto viene aperta al pubblico attraverso eventi speciali: Bernardo Strozzi, Gioacchino Assereto, Domenico Piola, Valerio Castello, Gregorio De Ferrari, Giovanni Benedetto Castiglione, Bartolomeo Guidobono sono solo alcuni degli antichi maestri che si possono ammirare, insieme alle opere di artisti di oggi come Kehinde Wiley, Alessandro Roma, Ali Banisadr, Katy Moran e molti altri. Nel caso di trasloco, pure per questo importante e prezioso patrimonio andrà ricercata una collocazione.