Nel corso del consiglio comunale di oggi a Genova si è sollevata l'attenzione riguardo a un possibile aumento delle tariffe Tari, la tassa sui rifiuti, che sta preoccupando numerosi cittadini.
Il consigliere comunale Simone D'Angelo del Partito Democratico ha posto il tema all'attenzione della giunta, sottolineando che molti residenti hanno ricevuto comunicazioni di un incremento della Tari superiore al 7%, senza che il Comune di Genova avesse fornito alcuna informazione in merito.
“I cittadini sono stati abituati ad aumenti importanti della tariffa, nulla si sa da parte del Comune di Genova. Quindi chiedo all’assessore se il Comune di Genova sarà interessato da nuovi aumenti della Tari”.
In risposta alle preoccupazioni espresse, il vicesindaco Pietro Piciocchi ha spiegato che è previsto un possibile aumento dei piani finanziari fino al 9,6%, sebbene soggetto a deroghe e regolamentazioni per mitigare l'impatto sull'inflazione.
“Attraverso vari meccanismi si prevede un incremento dei piani finanziari per un massimo del 9,6%, salvo deroghe - risponde il vicesindaco - Quindi si tratta di incremento legato fondamentalmente all’inflazione, e viene calmierato dall’autorità di regolazione.
Aggiungo che è stata aggiunta sulla Tari una componente perequativa, cioè sulla fiscalità generale da quest’anno si scarica una serie di interventi che attendono, ad esempio tra i più significativi, a operazioni legate al fenomeno del contrasto all’inquinamento marino.
Il nostro obiettivo è quello di lasciare inalterato il costo della Tari, eventualmente prendendo in considerazione l’ipotesi di tirare fuori dalla Tari una serie di componenti di costi.
Bisogna ricordare che la bolletta della Tari di Genova è nella fascia media, chiaramente risente di quella rata annuale legata al piano di rientro per le vicende del 2014 e 2017”.