È allarme costo carburanti: Assoutenti e altre associazioni di consumatori hanno segnalato che alcuni distributori hanno impostato a 2,5 euro il costo al litro per la benzina in alcune aree autostradali.
Al momento i prezzi si aggirano intorno ai 2 euro anche nelle cosiddette pompe bianche e al self service, con punte di 2,131 al servito.
L’origine di tali aumenti dipende dall’ondata di aumento dei costi delle materie prime: nelle quotazioni di Londra il greggio ha superato i 90 dollari al barile, con un rincaro del venti per cento rispetto alla fine del 2023. Per questa ragione si presume che i rialzi siano ancora possibili nelle prossime settimane, anche in vista dell’aumento degli spostamenti durante la stagione primaverile ed estiva.
A pesare, inoltre, sul costo totale dei carburanti sono anche le tasse, particolarmente salate nel nostro paese: i dati ufficiali del ministero parlano di un peso di IVA e accise del 57% del prezzo finale della benzina e per il 52% di quello del diesel. L’ultimo picco di questo livello si è registrato nell’ottobre 2023.