Politica - 08 aprile 2024, 17:41

Periferie, la commissione parlamentare a Genova promuove il modello Begato: "Una buona pratica da replicare altrove"

Oggi e domani deputati e senatori valuteranno le condizioni di sicurezza dei quartieri periferici genovesi: tappa al Diamante, alle Lavatrici, al Cep e a Voltri 2

La Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle periferie italiane ha fatto tappa oggi a Genova.

L’obiettivo è valutare la situazione e, successivamente, proporre soluzioni concrete e leggi a livello parlamentare.

“Ci hanno illustrato una città in grande movimento - commenta il parlamentare e presidente della Commissione in visita a Genova Alessandro Battilocchio - Ci siamo confrontati con gli amministratori locali, il sindaco, il prefetto e questore. Ci hanno spiegato come alcune azioni vadano estese e rafforzate su tutta la città: pensiamo all’eccellenza della videosorveglianza su Genova con 1250 punti attivi che saranno ulteriormente estesi. Abbiamo visto un grande impegno e una grande azione che vogliamo verificare sul campo. Quello che è successo a Begato, il trasferimento di nuclei abitativi in altre realtà della città rappresenta qualcosa di molto complesso che in questa città si è realizzato. Questo rappresenta un elemento di buona pratica da replicare altrove”. 

Durante la missione a Genova, la Commissione si è concentrata su diverse aree, tra cui Begato, Diamante, San Pietro, Sampierdarena e Voltri 2. Sono stati programmati incontri con diverse figure istituzionali e sociali, come il sindaco Bucci e rappresentanti della comunità di Sant’Egidio. La Commissione, composta da una ventina di parlamentari, è stata rappresentata da una delegazione di sei o sette membri a Genova, tra cui il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Matteo Rosso.

Il nostro compito è di presentare lo stato delle periferie e di abbinare una serie di proposte generali, non legate alle singole realtà”, aggiunge Battilocchio. 

La visita della Commissione a Genova si inserisce in un più ampio programma di valutazione delle condizioni urbane italiane, con l'obiettivo di individuare e affrontare le criticità e promuovere il miglioramento delle condizioni di vita nelle città e nelle periferie.

Si punta a un modello Caivano per contrastare il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile dopo alcuni episodi gravi di stupro di gruppo da parte di minori. Nei mesi scorsi il governo Meloni ha approvato un decreto ad hoc che prevede l'inasprimento delle sanzioni per spaccio e l'introduzione del cosiddetto "daspo urbano", che vieta l'accesso dei minori a certe aree della città. Inoltre è stato destinato un finanziamento di 30 milioni di euro per la riqualificazione urbana e sociale del Comune di Caivano, gestito dal Commissario straordinario Fabio Ciciliano.

Le periferie sono poste al centro dell’attenzione - dice Battilocchio - Uno dei compiti che si pone la nostra commissione è di capire la replicabilità del modello Caivano in altre realtà d’italia che preveda risorse e governance ad hoc, supporto centrale alle amministrazioni locali che operano nelle periferie, una stretta sinergia con le forze dell’ordine. Un modello che a Caivano sta dando risultati importanti”.


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