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Attualità | 03 aprile 2024, 08:15

Frana di Bargagli, entro sabato riapertura della statale 45 a senso unico alternato

I lavori sono in capo ad Anas e alle ditte da loro incaricate. Nella giornata di ieri è terminata l'opera di disgaggio del materiale rimasto pericolante e che incombeva sulla viabilità, da oggi inizierà invece la fase di stesura delle reti di contenimento

Frana di Bargagli, entro sabato riapertura della statale 45 a senso unico alternato

Verso una riapertura a senso unico alternato entro fine settimana della strada statale 45 dopo la grossa frana provocata dal maltempo che da venerdì scorso tiene sotto scacco in isolamento quattrocento residenti e tre frazioni del Comune di Bargagli, nell'entroterra della Valbisagno sulle alture della provincia di Genova.

È quanto emerge dopo l'incontro di ieri che ha visto riuniti Regione, Anas, Comune di Bargagli, tecnici geologi e rappresentanti delle vallate limitrofe per un sopralluogo sui lavori necessari alla messa in sicurezza del fronte per la riapertura della viabilità.

"Traguardiamo la riapertura entro sabato - spiega l'assessore alla protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone - tra pomeriggio e la prima serata, di un senso unico alternato sulla statale 45 e lungo la strada comunale. Da lì in poi da lì lavoreremo per la messa in sicurezza definitiva; non abbiamo ancora i tempi ma una volta che avremo ridato accesso alla viabilità della zona togliendo dall'isolamento sia quelli che vivono sulla statale sia quelli che sono isolati sulla strada comunale, da lì ragioneremo di tutto il resto. Ora l'obiettivo è riaprire sabato".

Un grosso movimento franoso che ha interessato un intero versante, ceduto sotto il peso del terreno e delle rocce intrise d'acqua dopo le ultime forti piogge e su un territorio già osservato speciale sul fronte del dissesto idrogeologico.

I lavori sono in capo ad Anas e alle ditte da loro incaricate. Nella giornata di ieri è terminata l'opera di disgaggio del materiale rimasto pericolante e che incombeva sulla viabilità, da oggi inizierà invece la fase di stesura delle reti di contenimento, circa mille metri quelle già ordinate, per la protezione del versante. Una volta risolto il tema più urgente, si passerà allo studio della messa in sicurezza definitiva.

Si tratta di un lavoro di grossa entità, "fortunatamente non si è fatto male nessuno - sottolinea Giampedrone -  ma credo che più velocemente di così non si potesse proprio fare per riaprire almeno a senso unico liberando i residenti isolati".

Intanto la protezione civile regionale proseguirà nelle prossime ore con il coordinamento delle operazioni, finché la strada rimarrà chiusa, in modo da garantire la capacità di intervento in caso di emergenza sanitaria. Le scuole comunali inoltre rimarranno chiuse fino a venerdì. 

Gli occhi in vallata dopo questi giorni di corsa e di fatica per tenere sotto controllo il più possibile la situazione restano però puntati al meteo delle prossime ore. "Speriamo che regga il tempo e ci lasci lavorare, il problema è che se dovesse piovere i tempi si allungherebbero. Altrimenti entro sabato si dovrebbero riaprire a senso unico alternato entrambe le strade", racconta il sindaco di Bargagli Sergio Casalini.

"Dovrebbe arrivare anche un elicottero apposta per posare le reti di sicurezza - aggiunge il primo cittadino - abbiamo messo in campo tutte le forze possibili e anche di più, con l'aiuto della protezione civile, dei vigili del fuoco e del 118, siamo riusciti a posizionare un mezzo con defibrillatore, barelle spinali e kit per intervenire in caso di emergenza, rifornimenti idrici in caso di criticità. La zona isolata inoltre è rifornita da un bombolone di gas che potrebbe avere necessità di rifornimento ma il problema è che non si può arrivare con i mezzi".

Dalle stime la frana ha mosso più di mille metri cubi di materiale. "Sono tre giorni che i camion vanno avanti e indietro per togliere pietre e terra - prosegue Casalini - l'area non aveva mai dato segnali di pericolo. La parte più a valle sì ma non questa dove si è verificato lo smottamento. Ora l'importante è che si possa riaprire il più presto possibile, tanti sono bloccati perché hanno il mezzo di trasporto a monte della frana. È un problema per chi lavora, che deve mettere in conto almeno quaranta minuti in più di viaggio per scendere a Genova, ma anche per gli studenti". 

Le scuole comunali vedono esentati dalla presenza i ragazzi delle materne, delle primarie e secondarie. "Con i sindaci della Fontanabuona e della Val Trebbia abbiamo firmato un accordo con il provveditorato - conclude - perché i giovani che dovrebbero utilizzare la statale per raggiungere gli istituti a Genova siano giustificati per assenze o entrate in ritardo".

Valentina Carosini

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