“Abbiamo audito in Commissione tre ingegneri del Comune, i quali ci hanno annunciato che lo stadio Carlini è pronto per una profonda riqualificazione - commenta Luca Anastasio, consigliere del Municipio Medio Levante - Ci tengo a precisare che il progetto è ancora in fase di definizione e che alcune informazioni potrebbero subire variazioni”.
Secondo gli ultimi aggiornamenti i fondi messi a disposizione sono pari a 14 milioni di euro e i lavori dovrebbero avere inizio tra il 2025 e il 2026.
Tra le principali critiche emerse durante la discussione spicca la necessità di un progetto definitivo, ma, nonostante questo, l'approvazione è stata accolta con entusiasmo da parte dei membri del Consiglio. Si prevede che il processo di rinnovamento avverrà in due fasi, con un investimento complessivo di 14 milioni di euro provenienti dallo Stato.
“Una delle principali critiche che abbiamo mosso è proprio la mancanza di un progetto definitivo - aggiunge Anastasio - Da tanti anni si parla di riqualificazione dello stadio e in passato si era parlato di trasformarlo in rimessa degli autobus, ipotesi che fortunatamente sono state escluse. Ci è stato confermato che non si stravolgerà la viabilità del quartiere, su questo risultato siamo molto contenti. Abbiamo portato avanti una grande battaglia affinché l’uso dell’area rimanesse solo sportiva e non arrivassero negozi o altre cose impattanti”.
La prima fase, che partirà a breve, si concentrerà su interventi preliminari come il miglioramento delle strutture e dei servizi poi la riqualificazione vera e propria, che includerà anche l'efficientamento energetico. Durante i lavori, le attività sportive saranno ricollocate in altri impianti.
“Sono in corso opere di manutenzione: ad esempio un potenziamento dei servizi igienici per la tifoseria. Dopodiché si riqualificheranno gli spogliatoi e tutte le parti interne”, afferma Anastasio.
Il gestore dello stadio è il Cus Genova, che si occupa anche dei rapporti con i sub-concessionari. Tuttavia, uno degli elementi che non potrà essere oggetto di rinnovamento è il velodromo, che purtroppo non rispetta i requisiti necessari per essere utilizzato come pista da competizione ufficiale.
“La destinazione d'uso dello stadio rimarrà totalmente sportiva, con la possibilità di aggiungere nuove discipline a quelle già presenti - dice il consigliere municipale - Possiamo dunque dirci contenti per quanto riguarda il progetto e che la destinazione d’uso rimanga solo sportiva ma la mancanza di un progetto definitivo solleva alcuni dubbi. Abbiamo richiesto che all’interno dello stadio siano presenti spazi aggregativi. Crediamo in una nuova idea di stadio che possa essere vissuto anche oltre il giorno della partita e gli allenamenti, uno stadio che possa essere luogo nevralgico di aggregazione del quartiere. San Martino ha meno spazi verdi e spazi aperti rispetto al resto del territorio municipale, di conseguenza riteniamo fondamentale che il Carlini sia anche un spazio per associazioni e per l’inclusione”.
UN IMPIANTO STORICO
Lo Stadio Carlini, noto anche come Stadio Nafta per la sua originaria affiliazione alla società petrolifera Shell, è da decenni un punto di riferimento per lo sport a Genova. Costruito nel 1927, è stato sede di una vasta gamma di discipline sportive, tra cui calcio, atletica, baseball, rugby e ciclismo, vantando anche l'unico velodromo della regione.
Nel corso degli anni, l'impianto ha subito diverse trasformazioni e nel 2021 è stato ufficialmente intitolato a Giacomo Carlini, celebre atleta genovese, affiancandogli il nome del rugbista Marco Bollesan.
L'auspicio è che il nuovo impianto possa continuare a svolgere un ruolo significativo nella promozione dell'attività fisica e nell'organizzazione di eventi sportivi nella regione.