Attualità - 02 aprile 2024, 10:27

Cinque Terre, la stangata sui treni per turisti non risparmia i cani: pagano dieci volte in più rispetto a prima

Nel ponte pasquale operazioni di volantinaggio e un flash mob del Comitato Cinque Terre Unite. Il presidente Toti: “Grazie a questa iniziativa gli studenti della Liguria non pagano l'abbonamento per andare a scuola”

Volantinaggio, e non solo: il ponte di Pasqua ha visto impegnati gli attivisti del Comitato Cinque Terre Unite in diverse azioni di protesta e informazione contro il nuovo sistema di tariffazione pensato per il trasporto dei turisti, la ‘Cinque Terre Card’. Gli splendidi borghi della costa ligure sono un richiamo potentissimo per i visitatori di tutto il mondo, e proprio per questo sono stati oggetto di una rivoluzione da parte della Regione, che ha deciso di aumentare il prezzo dei biglietti per chi si accinge a visitarli in maniera, secondo il comitato, eccessiva: nel fine settimana appena trascorso, per spostarsi in treno da un paese all’altro delle Cinque Terre, gli avventori hanno dovuto acquistare un ‘super ticket’ da 10 euro. L’iniziativa, voluta da Regione e Trenitalia, prevede infatti diverse fasce di prezzo in base ai flussi turistici, che variano dai 5 ai 10 euro in base alla data. 

 

La stangata sui treni per turisti non ha risparmiato nemmeno gli amici a quattro zampe: i cani pagano dieci volte in più rispetto al passato. Se un biglietto, fino al 31 marzo, dalla Spezia a Manarola costava 2,40 euro, nei giorni del ponte pasquale sono stati emessi ticket a tariffa “ragazzi”, dal costo di 21 euro.

Grazie per aver scelto come meta per le tue vacanze le Cinque Terre, ci auguriamo che il panorama, la storia, le tradizioni, i prodotti tipici, il mare e la rete sentieristica siano all'altezza delle tue aspettative - scrivono i promotori del Comitato su un volantino distribuito ai turisti che affollano le stazioni -. Da generazioni ci impegniamo a custodire e preservare al meglio questa meraviglia e per rendere indimenticabile l'esperienza dei nostri visitatori. Abbiamo lavorato tenacemente, purtroppo senza successo, per evitare gli ulteriori rincari delle tariffe ferroviarie sul tratto delle Cinque Terre, che sono stati introdotti da Regione Liguria dal 16 marzo 2024. I biglietti e le Card del Parco Nazionale delle Cinque Terre hanno subito aumenti fino al 100% a fronte dello stesso servizio erogato, non fosse per l'aggiunta di un paio di treni notturni nel fine settimana”.

Insieme al testo, viene fornito una tabella riassuntiva delle tariffe stagionali, divise per affluenza: nelle date di maggior presenza turistica, ovvero nei mesi estivi, nel fine settimana o durante i ponti di primavera, il bollino rosso indica costi molto più elevati rispetto agli altri periodi. E proprio dal Comitato arriva il suggerimento: “L'onestà ci impedisce di nasconderti che nelle "date rosse" l'abbonamento ferroviario mensile Monterosso-Riomaggiore risulta più economico della Cinque Terre Card da due o tre giorni, tuttavia acquistandola una parte del ricavato sarà reinvestito in: servizi, manutenzione del territorio, pulizia, informazione, sostegno all'agricoltura e nella mobilità su gomma nel nostro territorio”. L’invito è quindi quello di “rivolgersi agli sportelli informativi del Parco Nazionale delle Cinque Terre ed agli operatori turistici per capire quale sia la combinazione più adatta alle tue esigenze”.  

I rincari riguardano anche i biglietti di accesso ai sentieri: le tariffe per il ticket per un adulto sono passate da 19,40 a 32,50 euro per la card di un giorno.

Le nuove politiche commerciali sono state accolte dai visitatori con scarso entusiasmo: oggi spostarsi da Vernazza a Riomaggiore, per una famiglia di tre persone, equivale a un biglietto del costo di 30 euro; la Cinque Terre card, la carta valida per un intero giorno per accedere a treni e sentieri, costa 32,50 euro a testa, 59 per quella valida 48 ore.  

Diverse le testimonianze di disappunto raccolte dai membri del comitato, che hanno approfittato dell'occasione per ascoltare suggerimenti, lamentele degli avventori e sottoposto questionari.   

La nuova tariffazione è stata sostenuta sui social dal presidente della Regione Giovanni Toti, che proprio in queste ore ha commentato: “Grazie al biglietto del treno pagato da questi turisti, un biglietto che costa meno di una corsa in funivia o un vaporetto di Venezia, gli studenti della Liguria non pagano l'abbonamento per andare a scuola, i pendolari non hanno avuto aumenti e i cittadini delle Cinque Terre hanno l'80% di sconto sui treni”. Dello stesso avviso anche l’assessore al Turismo e ai Trasporti, Augusto Sartori: “La differenziazione delle tariffe in scaglioni verdi, gialli e rossi è motivata dal previsto afflusso di turisti alle Cinque Terre: non è dunque fatta a casaccio, come il Comitato dei residenti e operatori vorrebbe fare intendere, ma è frutto di uno studio approfondito realizzato con Trenitalia e di mesi di incontri con sindaci, categorie e associazioni. Siamo comunque in una fase sperimentale e siamo disponibili in corso d'opera, ad apportare eventuali modifiche qualora il tavolo di monitoraggio ne evidenzi la necessità". La scelta è stata effettuata, come spiegato dagli amministratori locali, anche per tenere sotto controllo il fenomeno dell’overtourism, come accaduto recentemente anche a Venezia con l'introduzione del pass di ingresso per i visitatori.