Attualità - 01 aprile 2024, 17:00

Tunnel della Fontanabuona, un altro passo in avanti: pubblicato l’elenco degli espropri

La procedura riguarda gli immobili ricompresi tra i 30 e i 60 metri dal nuovo tracciato autostradale. Coinvolte centinaia di persone. I proprietari hanno trenta giorni di tempo per inviare le proprie osservazioni

Nuovo passo in avanti verso la realizzazione del Tunnel della Valfontanabuona. Nei giorni scorsi, infatti, sono state avviate ufficialmente le procedure per gli espropri relativi al progetto: si tratta di diverse centinaia di persone interessate tra i comuni di Cicagna, Moconesi, Tribogna e Rapallo, che nei prossimi mesi vedranno sottrarsi parte dei propri terreni e abitazioni. 

L’elenco completo è stato pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture (si può leggere anche qui). Gli espropri riguarderanno gli immobili ricompresi tra i 30 e i 60 metri dal nuovo tracciato autostradale. I proprietari di questi immobili, e chiunque si ritenga danneggiato dal progetto, hanno trenta giorni di tempo per inviare le proprie osservazioni ad Autostrade. Gli espropri saranno vincolanti solo dopo la Conferenza dei Servizi e l’approvazione del progetto definitivo del tunnel, che a quel punto potrà essere definito “opera di pubblica utilità”.

Al momento il progetto, dopo aver superato la Valutazione d’impatto ambientale regionale, si trova a Roma, per la Valutazione d’impatto ambientale nazionale, mentre Autostrade sta predisponendo il piano esecutivo. 

Nel momento in cui si avrà la Via nazionale, si potrà convocare la Conferenza dei Servizi e partire con l’opera (che verrà realizzata da Autostrade in house e, pertanto, non ci saranno i tempi lunghi di un appalto esterno).

La novità rispetto al passato è rappresentata dal fatto che Autostrade ha inserito due varianti di progetto sul disegno iniziale per mitigare l’impatto visivo dell’infrastruttura, uno dei temi che aveva riscontrato le maggiori perplessità.

Nella documentazione si legge che “nel mese di ottobre 2023, al fine di rispondere alle esigenze di tutela paesaggistica e architettonica espresse dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e La SpeziaAspi ha avviato uno studio mirato a migliorare l’inserimento delle nuove rampe di svincolo lato Rapallo nel sistema paesaggio. La soluzione ottimizzata individuata a valle di tale studio è l’oggetto delle integrazioni volontarie”. 

Nella prima versione, erano previste “quattro rampe di svincolo” di cui una particolarmente ingombrante, composta da un viadotto da sette campate pensato per collegare le vetture in arrivo dalla vallata alla tratta della A12 in direzione di Genova, e che avrebbe dovuto scavalcare il tracciato attuale della autostrada.

Nella versione migliorata, invece, questo viadotto viene praticamente dimezzato e fatto passare sotto il tracciato della A12 e sotto la rampa che collegherà la valle con l’A12 in direzione di Livorno. Poi il tracciato proseguirà in galleria fino ad arrivare a collegarsi alla carreggiata in direzione ponente. Ma non solo: questa modifica, che ha comportato la traslazione del viadotto della rampa di circa 40 metri in direzione ovest, ha permesso di arretrare il limite d’intervento dopo la spalla lato Genova del viadotto Casalino, annullandone l’ampliamento previsto nel progetto originario.

“Tale ottimizzazione ha portato a non dover più intervenire sui due viadotti Casalino esistenti – si legge nelle carte – permettendo di diminuire gli impatti sull’esercizio del traffico autostradale”.

Secondo Aspi, “la soluzione ottimizzata descritta in precedenza è stata sviluppata con l’obiettivo di ridurre l’impatto visivo delle opere sul paesaggio circostante, in particolare dall’abitato di Rapallo situato a valle e in misura minore, per via della vegetazione presente, dai limitrofi percorsi storici presenti (itinerari escursionistici censiti dalla Regione Liguria e dai Comuni).

Dallo studio del bacino di intervisibilità del progetto questi sono risultati, infatti, gli ambiti dai quali sono maggiormente visibili le opere del nuovo svincolo. Con riferimento al centro urbano di Rapallo le rampe sono percepibili soprattutto in asse alla direttrice viaria già ampiamente edificata di via Santa Maria del Campo-via Sant’Anna-via Mameli, pertanto la riduzione di quota della rampa A e il suo parziale interramento consentono di minimizzarne la vista dal paese. In maniera similare l’arretramento e il conseguente abbassamento prospettico della rampa B contribuiscono a ridurne la visibilità dall’abitato di Rapallo. Per quanto riguarda invece i percorsi storici escursionistici che si sviluppano nel contesto del nuovo svincolo, si ritiene che le modifiche abbiano ricadute positive nel mitigarne l’inserimento paesaggistico, anche se di entità minore dato che i punti di vista collinari sono di fruizione poco agevole per la vegetazione presente”.

Quanto al consumo di suolo, in questa versione è previsto l’utilizzo di 3.100 metri quadrati in più di aree interessate dall’intervento, che si aggiungeranno ai 52mila metri quadrati previsti dal piano espropri per il Comune di Rapallo. “L’area interessata dall’intervento rimane la medesima – è scritto nella relazione – pertanto tutte le considerazioni in merito alla conformità rispetto agli strumenti di pianificazione territoriale ed alla presenza di vincoli non subiscono alcuna variazione. Analogamente, anche in termini di impatto ambientale non si rilevano variazioni significative. Considerata la finalità prevalentemente paesaggistica della modifica introdotta, l’unica componente che trarrà beneficio dalla modifica è il paesaggio. Considerata, inoltre, la necessità di accorciare una barriera fonoassorbente per renderla compatibile con la nuova configurazione, si prevedono minime variazioni puntuali, ma il clima acustico rimarrà complessivamente invariato”.

Superata anche questa criticità, il Tunnel della Fontanabuona sembra sempre più prossimo alla partenza vera: non più sulle carte, ma a livello pratico.