La piccola Lina ha perso il suo papà il giorno prima della sua festa di compleanno. Sabato 23 marzo avrebbe dovuto portare una torta a scuola, ordinata da mamma Fadoua, e trascorrere una mattinata insieme ai compagni spensierata e divertente. Ma non è stato possibile. Un tragico incidente è avvenuto il giorno precedente, quando Chokri Bouhali, il padre quarantacinquenne della bambina, è caduto da un tetto su cui stava lavorando in val Varenna, ed è morto sul colpo.
Di origine tunisina, ma in Italia ormai da anni, l’uomo viveva a Pegli insieme alla famiglia, e il suo lavoro da operaio era per loro la sola fonte di sostentamento. Dopo aver appreso la notizia, la comunità pegliese si è stretta immediatamente attorno a Fadoua e a Lina, subito offrendo loro sostegno e supporto morale, e poi lanciando una raccolta fondi in loro favore, per riuscire a dar loro un futuro nonostante la tragedia.
“Venerdì è stato un momento drammatico - spiega don Stefano Cicciotti della Parrocchia Immacolata di Pegli, che ha voluto far partire la corsa di solidarietà - Quando ho appreso la notizia da una collega della scuola dell’Istituto Comprensivo Pegli dove insegno, ci siamo subito fiondati insieme ad altre maestre sul luogo dell’incidente. Sappiamo che Fadoua e Chokri vengono dal Marocco e dalla Tunisia e qui a Genova non hanno parenti stretti, e non potevamo lasciarle sole ad affrontare questa tragedia”.
Ancora una volta, la comunità della delegazione del ponente è riuscita a farsi promotrice di un’iniziativa fondamentale: “Come è stato per la piccola Nora, la bimba che è mancata a luglio per una terribile malattia, quella di Pegli si sta dimostrando una popolazione affiatata, coesa, che sta facendo corona a queste famiglie mostrando grande solidarietà, e siamo onorati di essere espressione di questo sentire comune - prosegue a spiegare Cicciotti -. Prima di tutto ci siamo fatti vicini con la presenza, perché la famiglia aveva bisogno di sostegno e incoraggiamento; e poi abbiamo lanciato questa raccolta fondi per dare un futuro a Lina, visto che proprio per questa ragione i suoi genitori avevano deciso di trasferirsi in Italia. La loro situazione economica ora è di emergenza: come parrocchia ci siamo sentiti in dovere di dar voce a questa esigenza, e abbiamo deciso di utilizzare una piattaforma online per dare maggior affidabilità e chiarezza all’intenzione. Molte persone anziane della comunità però non sono molto abili con la tecnologia, quindi ci sarà anche una parte di raccolta fondi in contanti che andrà a integrare quella online”.
“Ci stringiamo a Fadou mentre i compagni abbracciano Lina - si legge nel testo che accompagna la petizione -. E così ora noi siamo qua a chiedervi un aiuto per tutto ciò che possa servire ora e domani. Noi non vogliamo perderle, vogliamo poter dare un futuro alle nostre amiche, vogliamo continuare a rendere possibile la speranza che li ha portati ad allontanarsi da casa per trovarne una nuova qui a Pegli, qui tra noi”.