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Attualità | 22 marzo 2024, 08:30

Ca' Nuova: dopo sei anni nel quartiere ritorna il medico di base, in nuovi ambulatori

Regione Liguria conferma: sono iniziati i lavori nei locali di proprietà di Arte in via 2 Dicembre. Il presidio sanitario sarà assicurato dai dottori di Asl 3

Ca' Nuova: dopo sei anni nel quartiere ritorna il medico di base, in nuovi ambulatori

Il quartiere di Ca’ Nuova, quasi ottomila anime sulle colline tra Pra’, Palmaro e Voltri (più comunemente conosciuto come Cep), tornerà finalmente ad avere un presidio sanitario fisso.

È ufficiale, dopo anni di attesa, l’apertura di un ambulatorio medico nella zona di via 2 Dicembre (ovvero nella parte alta del centro abitato), con la presenza tutti i giorni della settimana di un medico della mutua e di un pediatra. Un servizio importantissimo, che ritorna per una comunità assai numerosa e laddove, negli ultimi tempi, si è andati più per sottrazione che per addizione: chiusura di quasi tutti i negozi, chiusura del supermercato, continue rotture dell’impianto di risalita che conduce alle zone più basse, dove invece qualcosa di aperto ancora resiste.

Era il 2018 quando si aprì questo problema: nessun medico al Cep, nessuna possibilità di ricevere una cura, una prescrizione, un consulto per migliaia di persone, dal momento che l’unico professionista presente era andato in pensione e non c’era stato ricambio.

Della questione si sono interessati, negli anni, il Municipio VII Ponente, il Comune di Genova, la Regione Liguria. Adesso, proprio la Regione Liguria conferma che i lavori sono in corso e che l’apertura dell’ambulatorio sarà nei prossimi mesi.

La vicenda è seguita dall’assessorato alla Sanità, guidato da Angelo Gratarola, che sta lavorando insieme al Distretto 8 della Asl 3 e insieme ad Arte, che è la proprietaria degli spazi di via 2 Dicembre dove gli studi medici saranno creati, proprio nelle adiacenze di quei locali che un tempo ospitavano l’unico supermercato del quartiere, anch’esso chiuso da anni e anch’esso tanto prezioso quanto mancante per la cittadinanza (diversi gruppi commerciali si sono affacciati, ma nessuna prospettiva si è mai concretizzata).

Lunedì prossimo Regione, Asl 3, Arte e il Municipio VII Ponente (la vicepresidente Lorella Fontana si è impegnata in prima persona per riportare questo servizio al Cep) hanno fissato un sopralluogo e in quella data la Regione Liguria dovrebbe dare comunicazioni ufficiali rispetto al cronoprogramma e a come effettivamente sarà allestito questo ambulatorio.

Ci saranno un medico di base, un pediatra e due infermieri di comunità. Il medico di base e il pediatra hanno già dato la loro disponibilità per venire a lavorare nel quartiere. Per adeguare i locali è stato speso circa mezzo milione di euro, c’è stato qualche ritardo rispetto ai tempi preannunciati, ma ormai siamo in dirittura d’arrivo. Non potrà che far piacere a chi vive su queste colline, specialmente le persone anziane per le quali, nei mesi scorsi e in via sperimentale, era stato attivato anche un servizio di taxi al fine di condurre i pazienti presso gli studi medici situati sulla fascia costiera, nel centro delle delegazioni di Voltri e di Pra’.

La lezione del Covid, invece, ricorda che quanto più un servizio è di prossimità, tanto più è prezioso e da proteggere. O, in questo caso, da riproporre.

"Siamo molto orgogliosi di aver stimolato la Asl a coprire con un presidio medico un territorio così importante che serve un bacino di quasi 10 mila cittadini – dichiarano Ivano Bosco (Spi Cgil), Ettore Torzetti (Fnp Cisl) e Alba Lizzambri (Uil Pernsionati) – Asl 3 e Distretto 8 hanno convenuto con noi sulla necessità di dotare il quartiere di un presidio socio sanitario in un quartiere che presenta importanti problematiche rispetto alla salute dei cittadini e che è totalmente carente di servizi".

Alberto Bruzzone

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