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Attualità | 15 marzo 2024, 20:01

Strade buie e microreati, sempre più critica la situazione a Ponente

Serve più controllo del territorio. Allo studio un aumento dell'illuminazione per la sicurezza

Strade buie e microreati, sempre più critica la situazione a Ponente

Una decina di casi segnalati nelle ultime settimane tra furti, rapine e aggressioni e si alza l'attenzione sul ponente città a Genova. Dagli episodi di microcriminalità a quelli legati a reati compiuti da minori, tra Pra' e Voltri, allungando fino a Vesima verso ponente e a Pegli lato levante, cresce la domanda di sicurezza sul territorio.

Negli ultimi giorni due le segnalazioni che hanno riguardato altrettante aggressioni a scopo di furto, uno ai danni di uno studente che ha rimediato nella rapina anche ferite ad una mano, l'altro riguardante una coppia di 15enni derubata degli zainetti da un gruppo di coetanei a Voltri. Ma non sono gli unici. E nel mirino finiscono il presidio del quartiere e la scarsa illuminazione stradale che non partecipa a rendere almeno nella percezione dei residenti sicura la delegazione.

Il polso della situazione vede al centro dell'attenzione le zone della stazione, la vicina piazza Lerda, il posteggio dietro alla Pam lato mare, ma anche bancomat e distrubutori di benzina, diventati teatro di episodi violenti negli ultimi mesi.

Basta poco a cambiare l'abitudine degli abitanti e, se ad esempio il posteggio sul retro della stazione ferroviaria fino a qualche tempo fa era tra i più gettonati dai pendolari che fanno scalo e usano il mezzo pubblico, il corridoio buio che corre lungo il binario tronco in uscita dalla stazione ha già da tempo cominciato a funzionare da disincentivo, in particolare dopo le 20,30 di sera. Si svuotano gli stalli auto e gli automobilisti si riversano sulle vie limitrofe e  meglio illuminate.

I casi di microcrimine, borseggi e furti in strada, non incentivano la passeggiata serale per le vie della delegazione dove, solo nel dicembre scorso una 20enne è stata presa a pugni in faccia di sera nella centrale via Don Giovanni Verità, nei pressi di un supermercato, a scopo di rapina per pochi spiccioli nel portafoglio.  Non distante altro episodio, quello avvenuto in un'area di servizio con una rapina intorno alla  mezzanotte ai danni di un 47enne accerchiato e minacciato, picchiato e poi rapinato mentre faceva rifornimento in un self service di via Voltri. 

Anche i bancomat, non diversamente da quanto accade in altre zone della città, risultano obiettivo sensibile: diverse le rapine messe a segno ai danni di utenti allo sportello derubati dopo il prelievo di contanti, tra questi almeno un paio in via Camozzini. 

Reati che, nonostante i dati della questura sul 2023 riportassero di episodi di microcrimine in calo in tutta la città, si ripetono anche con l'aumento della presenza di forze dell'ordine a presidio del territorio.  "Non un fenomeno diffuso" secondo il  comune.

"Ci sono stati episodi estemporanei, slegati - commenta l'assessore alla sicurezza Sergio Gambino -  sugli ultimi ci sono indagini in corso e c'è anzi un'importante capacità delle forze dell'ordine di arrivare a scoprire chi mette in atto questi reati".

Da accertamenti di carabinieri e polizia si tratterebbe di episodi non collegati tra loro e non riconducibili ad uno stesso gruppo in azione nel ponente genovese ma a fenomeni diversi, tra cui piccole bande e singoli casi di microreati.

"Ci sono aree - racconta dal municipio l'ex presidente e oggi consigliere d'opposizione Claudio Chiarotti - rimaste un po' terra di nessuno, la zona sul retro della stazione tra la ferrovia e le aree portuali è un po' una 'zona franca'. Poi c'è l'Aurelia, parti di quartiere non bene illuminate. E' un problema che avevo posto già nel periodo pre-covid e certamente incide sulla percezione della sicurezza in strada".

Il tema dell'illuminazione è all'attenzione del comune stesso, non solo per il ponente genovese, e va ricondotto quando avvenne il passaggio tra illuminazione stradale a incandescenza a illuminazione a led, in un'ottica di risparmio energetico.

"Montando luci  a led su pali nati per l'incandescenza - aggiunge Chiarotti - si ottiene un cono di luce più puntuale con meno dispersione luminosa. Purtroppo i pali sono pochi perché sono nati per l'ampio raggio e l'illuminazione a basso consumo ha un cono di luce stretto e meno dispersivo. Andrebbe fatto uno studio apposito, perché le strade risultano più buie ed insicure. Come ad esempio nel tratto tra il casello autostradale e Voltri, dove l'illuminazione è solo lato mare mentre l'altro marciapiede accanto alle ville storiche è completamente al buio".

"Ci stiamo lavorando - conclude Gambino - a parità di fascio luminoso la luce risulta un cono più concentrato e non diffuso, con un effetto che comporta una percezione di minore sicurezza. Quello che si sta facendo è aumentare i punti luce, nonostante il passaggio sia stato fatto in ottica green e di risparmio in termini consumo".

Valentina Carosini

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