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Attualità | 10 marzo 2024, 09:00

Morire per difendere il bene comune: in teatro la storia di Rocco Chinnici, magistrato eroe

Giovedì alle 20,30, all’Auditorium Montale del Carlo Felice, a ingresso libero, va in scena “Mio padre, un magistrato”: la figura del giudice fondatore del Pool Antimafia raccontata, sul lavoro e in privato, dall’autrice, attrice e regista Clara Costanzo, attraverso gli occhi di Caterina, sua figlia

Morire per difendere il bene comune: in teatro la storia di Rocco Chinnici, magistrato eroe

Uno spettacolo nato ‘per amore’, un colpo di fulmine scattato durante la lettura di poche pagine qualche minuto prima di andare in scena.

Clara Costanzo così riassume la genesi del suo spettacolo ‘Mio padre, un magistrato’, la storia di Rocco Chinnici tratta dal libro ‘È così lieve il tuo bacio sulla fronte’ scritto dalla figlia Caterina.

“Nel 2015 - racconta l’attrice e autrice del testo - nel corso di una presentazione in pubblico, sono stata invitata a leggere alcune pagine del libro di Caterina Chinnici dedicato al padre. Ho letto queste pagine poco prima dell’evento e mi sono innamorata immediatamente”. 

Dal primo incontro è scaturito in Clara Costanzo il desiderio di conoscere meglio la figura di Chinnici, anche grazie alla figlia, a sua volta magistrato.

L’attrice e regista prosegue: “È una storia che viaggia sull’emozione, che racconta la parte pubblica ma anche molto quella privata di Rocco Chinnici. È un racconto di pancia, di emozione, della figlia, anche lei magistrato, che attualmente è parlamentare europea. È nato per amore e questo amore viene trasmesso al pubblico che riempie i teatri quando porto in scena lo spettacolo”.

Una storia che si sviluppa tra le emozioni raccontando il lato pubblico del magistrato, assassinato da Cosa Nostra il 29 luglio 1983 con una Fiat 126 imbottita di tritolo, senza mai trascurare la sfera privata, che emerge attraverso le parole di Caterina.

Lo spettacolo, come sottolinea Clara Costanzo, “è un momento di grande riflessione su quante persone sono state ‘fatte fuori’ da Cosa Nostra in quel periodo. Chinnici inizia a lavorare alla lotta alla mafia nel ’69. Sono proprio gli anni in cui i morti ammazzati di mafia, purtroppo, erano frequenti ma noi, vivendo in un periodo lontano, confondiamo le date. Invece, lo spettacolo raccoglie tutte le date, i nomi e mette insieme una serie di informazioni. È un riepilogo di quello che è successo in quegli anni. Così si ricorda, perché raccontato attraverso l’emozione e la musica”.

Roberto Izzo, violino degli GnuQuartet, è autore delle musiche di questo spettacolo di teatro civile dove Clara Costanzo, assunti i panni di Caterina, racconta la storia di suo papà Rocco, uomo, marito e padre; e del magistrato Chinnici, un eroe e martire della lotta alla malavita organizzata: ecco allora il Chinnici che insiste nel colpire gli affari economici per combattere la mafia; il magistrato che sottolinea come le famiglie mafiose siano tra loro dipendenti le une dalle altre, intuendo le connessioni delle stesse nei grandi delitti di mafia e che mette a punto un metodo di lavoro che, dopo la sua morte, prenderà il nome di Pool Antimafia.

La musica, in un duetto con la voce, arriva in supporto quando non è possibile esprimersi a parole, evocando così le emozioni e i sentimenti.

“È una storia umana, una storia di un grandissimo eroe - conclude l’autrice - Chinnici, Falcone e Borsellino, chiamati proprio da Rocco a far parte di quello che sarà il Pool Antimafia, sapevano di avere i giorni contati e, nonostante questo, hanno continuato a lavorare con dedizione fino all’ultimo istante. Questo è il messaggio forte, soprattutto per i giovani: tener fede a un impegno, arrivare fino alla fine, fino a dare la vita per dei valori e per una condizione di bene comune”.

Giovedì 14 marzo lo spettacolo andrà in scena all’Auditorium Montale del Teatro Carlo Felice di Genova, alle 20,30, nell’ambito delle iniziative collegate al Forum Scuola. Per l’occasione, l’ingresso sarà libero. Ad accompagnare in scena Clara Costanzo sarà la violinista Alice Nappi.

Isabella Rizzitano

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