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Attualità | 05 marzo 2024, 18:30

8 Marzo, ‘Le Donne della Birra’: “La nostra lotta alla violenza di genere tra luppolo e boccali”

L’Associazione è attiva dal 2015 e da quest’anno ha aperto le porte ai soci di ogni sesso. La presidente Elvira Ackermann: “Non facciamo discriminazioni, siamo aperti a tutti”. Venerdì 8 marzo un appuntamento dedicato al Centro ‘Per non subire Violenza’: ritrovo alle 18,30 al sottopasso De Ferrari

8 Marzo, ‘Le Donne della Birra’: “La nostra lotta alla violenza di genere tra luppolo e boccali”

Era il 2015 quando tre professioniste hanno deciso di unire le forze e di creare un’associazione interamente dedicata alla promozione, alla diffusione e al sostegno della cultura della birra. Da allora ‘Le Donne della Birra’ è diventata una solida realtà, con circa duecento soci in Italia e nel Ticino, tutti accomunati dalla passione per questo mondo.

A presiedere l’associazione, divenuta APS proprio all’inizio dell’anno, è Elvira Ackermann, conosciuta a Genova per essere una delle anime dell’Enoteca Squillari. “Insieme a due amiche abbiamo deciso di costituire l’associazione, sia perché eravamo appassionate di birra sia perché fa parte del nostro lavoro. Abbiamo preso spunto da ‘Le Donne del Vino’ che già esisteva, perché da quando mi sono avvicinata al mondo della birra ho scoperto cose incredibili: sono sempre stata abituata a bere vino, mi piaceva di più da molto giovane, poi mi sono aperta anche a questo nuovo ambiente”. 

L’associazione è aperta a tutti: uomini e donne che lavorano nel settore, appassionati, curiosi. “Per addetti ai lavori non intendiamo solo chi produce birra: parliamo anche di chi lavora nel mondo della comunicazione, della vendita… insomma, a trecentosessanta gradi di tutte le figure che ruotano in questo ambito. Da quest’anno possono entrare a far parte del gruppo anche gli uomini perché abbiamo deciso che, per statuto, non ci debbano essere discriminazioni. Si comincia così, dando il buon esempio, e tanti di loro ci aiutano promuovendo le nostre iniziative e dando il loro contributo”.

Nelle regioni in cui l’associazione è attiva, sono molti gli eventi che vengono organizzati, tra cui molte iniziative riguardano l’8 marzo e la festa della donna. A Genova l’appuntamento è proprio per venerdì all’Hub Culinario Sapida di piazza De Ferrari, dove tre appuntamenti si susseguiranno a partire dalle 18,30. “Si comincerà con una presentazione della nostra associazione, perché vogliamo farci conoscere; si proseguirà poi con la presentazione del Centro ‘Per non subire Violenza’, che si occupa di donne e di bambini vittime di abusi offrendo supporto e alloggi. Spiegheranno il loro lavoro, gli obiettivi e offriranno una panoramica della situazione oggi. Infine, spazio a un momento di condivisione con la degustazione della nuova birra della nostra socia Elisa Lavagnino, birraia della Taverna del Vara. Lei è proprio colei che fa la birra, anche se il termine tecnico è brassare: è il corrispettivo del termine vinificare che si utilizza per il vino. Viene dal francese brassé, perché un tempo si faceva tutto girando con le braccia, utilizzando un bastone grande. Avremo anche il supporto della Cantina Clandestina che si occuperà del cibo, abbiamo avuto ottimi riscontri da tutti”.

In merito all’iniziativa, e in generale alle iniziative dell’associazione, Elvira Ackermann specifica: “Uno dei nostri obiettivi principali è proprio la parità di genere, non perché siamo femministe, non è che gli uomini non ci piacciono o ci sentiamo discriminate, ma ho notato girando per birrifici che le donne sono spesso dietro le quinte, non vengono fuori per vari motivi. Non è un divieto degli uomini, ma spesso loro stesse si sentono insicure in un mondo dove la maggior parte delle persone che lavora e produce è prevalentemente maschile. Noi diamo una mano anche in questo, per far uscire dal guscio le lavoratrici del settore, e devo dire che in questi anni sono anche aumentate di numero. Offriamo visibilità, le aiutiamo a commercializzare le loro birre, facciamo eventi, corsi, degustazioni, cerchiamo di divulgare la cultura birraria in ogni sua forma”. 

Tra i progetti attivi ci sono iniziative che vogliono combinare la cultura e l’arte al mondo della birra: “Uno dei progetti che amo è ‘Sorsi di Versi’, ideato proprio da noi donne: abbiamo creato abbinamenti tra alcune birre di vari stili a estratti di brani scritti rigorosamente da donne, pezzi di libri o di poesie. I testi vengono letti dalle socie o dai soci, e noi ci abbiniamo una birra che deve essere rispettosa dei versi letti, e viceversa. Anche il pubblico esprime le sue emozioni e i suoi pensieri, è una cosa che piace molto perché innovativa e coinvolgente. L’avevamo fatta simile anche utilizzando i tessuti, e mi piacerebbe creare qualcosa di simile anche con le canzoni e i brani musicali”.

Per chi invece desidera destreggiarsi in maniera consapevole nell’universo delle birre, imparare a riconoscerle e a creare giusti abbinamenti con i piatti che si amano di più, è possibile iscriversi ai corsi organizzati dall’associazione: “Spesso organizziamo corsi online, perché la maggior parte delle nostre socie attive è in Lombardia, ma qui a Genova ne abbiamo appena finito uno e ne inizieranno presto altri”.

Chiara Orsetti

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