Il dibattito sull'elevato numero di bocciati al test pre-esame di microbiologia presso l'Università San Raffaele di Milano continua a tenere banco, e il direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, offre il suo punto di vista sulla questione.
"Mi sento di dire che non credo si possa pensare di passare microbiologia senza sapere l'agente eziologico della scarlattina e la diagnostica dell'influenza. Temi talmente attuali che vanno conosciuti. Da parte degli studenti però oggi c'è una minore capacità di soffrire e un'esagerata sindacalizzazione, non ponendosi mai la domanda se la colpa sia effettivamente la propria.
Il mondo va veloce. Da giovane, se non mi veniva subito in mente un'informazione, la trovavo nell'enciclopedia di famiglia. Oggi la trovano velocemente su Google o Wikipedia. Forse per i giovani non è accettabile il modus operandi delle lezioni frontali - come faccio io e come sono certo che Burioni faccia benissimo - poi l'esame scritto e orale. Probabilmente i giovani vivono questa modalità con un po' di insofferenza, perché sono abituati a tutto e subito. Non mi è mai capitata una cosa del genere (parlo del caso San Raffaele), dei miei studenti posso dire ogni bene. In alcuni casi forse - chiosa Bassetti - bisogna umanizzarsi un po' di più: non promuovere o bocciare, ma far innamorare della materia gli studenti".