Dopo l’episodio che ha visto un cinghiale trafitto da una freccia aggirarsi, ferito e sanguinante, nei boschi nei pressi di Bavari, le associazioni animaliste si sono spese per trovare giustizia per l’animale. Dopo aver richiesto l’avvio delle indagini ai carabinieri forestali, l’associazione animalista ‘Gaia Animali e Ambiente’ ha diffuso un appello sui social, a cui ha fatto seguito un boom nella raccolta firme su una petizione lanciata sul portale Change.org il 30 luglio scorso. Sono ben centocinque mila le persone che hanno sposato la causa nelle ultime quarantotto ore: l’obiettivo è ottenere il divieto di caccia con arco e frecce agli animali selvatici nella Regione.
Nel testo dell’appello si legge che “tale petizione dovrebbe interessare tutte le Persone di buon senso, perché è aberrante sottoporre la Fauna selvatica a delle atroci sofferenze perduranti giorni e giorni - l' Animale non muore subito, purtroppo vaga per diversi dì, con orrendo dolore, in attesa di spirare - e mettere in pericolo anche Persone che passeggiano nei boschi.” L’appello era stato lanciato a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio Regionale della proposta che autorizza tale modalità di caccia in Liguria, votata in data 27 luglio 2023.
Il link alla petizione: www.change.org/p/vietare-la-caccia-con-arco-e-frecce-agli-animali-selvatici-in-liguria