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Attualità | 20 febbraio 2024, 14:04

A piedi o in bici da piazza Manin al Forte Diamante: al via la riqualificazione della cinta muraria più lunga d’Europa

Interventi per settanta milioni di euro finanziati con risorse del Pnrr. Già partiti i lavori per il recupero dei forti. Bucci: “Saranno spazi per tutti. Nessun ingresso a pagamento”

A piedi o in bici da piazza Manin al Forte Diamante: al via la riqualificazione della cinta muraria più lunga d’Europa

Restaurare la strada dei Forti e lavorare per la riqualificazione delle improntati strutture che dominano le alture genovesi riportando cittadini e turisti a vivere le fortificazioni e la sentieristica.

Il progetto del Comune di Genova entra nel vivo con interventi  già partiti a Santa Tecla, Puin e Belvedere e con una cantierizzazione del Tenaglia e di Begato; parallelamente, entro la fine dell’anno, sarà inaugurata la Strada dei Forti che da piazza Manin arriverà al Diamante, un percorso ciclopedonale di tredici chilometri attrezzato e fruibile da tutti, capace di collegare la città con le sue vallate.

Diverse le realtà coinvolte per realizzare una rete di interventi capaci di valorizzare il patrimonio storico, architettonico e turistico con benefici anche dal punto di vista sociale, culturale ed economico per la città tutta.

Il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi spiega: “È un progetto molto atteso di cui siamo orgogliosi e su cui abbiamo molto lavorato. Non è un progetto ‘spot’ ma organico, molto articolato, che prende in considerazione tutta l’intera catena e sistema dei forti e che ha un approccio molto pragmatico. Penso per esempio al tema della viabilità, dell’accessibilità, quindi è un progetto che si coniuga molto bene con il lavoro che stiamo facendo proprio per le connessioni: la funivia, le strade che stiamo realizzando, l’accessibilità ciclopedonale proprio nella logica di restituire alla città un grande polmone verde, trasformandolo in un parco urbano a tutto campo che diventerà uno spazio meraviglioso per il tempo libero, per gli sport outdoor e attrazione turistica. Sappiamo che è uno spazio poco conosciuto ma con potenzialità strepitose”.

Il progetto cuba quasi ventotto milioni di euro, di cui poco più di diciannove milioni andranno nel restauro dei forti e otto milioni e seicentomila euro saranno per la strada dei Forti.

A questi, bisogna aggiungere quaranta milioni e mezzo per la Funivia di Beato e due milioni per l’Acquedotto storico per un importo complessivo di circa settanta milioni di euro, finanziati con risorse del Pnrr e inserito tra i quattordici interventi strategici nazionali per il recupero di complessi di elevato valore storico e architettonico, di grande significato culturale, in stato di abbandono o bisognosi di radicali azioni di restauro.

Un lavoro ambizioso che, attraverso un elaborato piano di riqualificazione, andrà a valorizzare la cinta che con i suoi diciannove chilometri è la più lunga cinta muraria d’Europa, seconda a livello mondiale solo alla Grande Muraglia cinese.

Tutti i cantieri - prosegue Piciocchi - sono già iniziati, a eccezione di due che inizieranno velocemente: forte Tenaglie e forte Begato. Stiamo rispettando le scadenze del finanziamento, questo è un fondo complementare Pnrr, chiuderemo tutto entro il 31 dicembre 2025”.

I progetti hanno visto il coinvolgimento delle associazioni di volontariato che già si occupano dei forti e proprio da quelli presidiati è partito il lavoro di riqualificazione: “Abbiamo lavorato con loro perché questo ci garantisce che il lavoro che facciamo non andrà sprecato, ma sarà valorizzato da chi già oggi vive i forti. Noi oggi iniziamo con settanta milioni che in parte interessa la connessione, la viabilità e parte il restauro dei forti ma è l’inizio di un percorso che se funziona non avrà difficoltà a trovare ulteriori finanziamenti”.

Cosa ci sarà nei forti, però, ancora non è definito: “Certamente ci sarà sicuramente uno spazio per attività ricettive, questo già nei forti, penso al Puin, al Fegato, ci potranno essere delle attività legate alla ristorazione, sicuramente, Diventerà anche un ambito interessante di potenziare sviluppo economico della città ma in un’ottica non esclusiva, di chiusura ma sempre di apertura al pubblico. Ci potranno essere spazi, ci stiamo lavorando, a forte Begato per mostre e musei certamente una parte sportava con gli hub delle biciclette visto il percorso ciclopedonale importante che dovrà essere attrezzato, e spazi legate all’intrattenimento”.

Siamo già a buon punto - prosegue il sindaco di Genova Marco Bucci - ci sono due componenti fondamentali, la prima data dalle vie di comunicazione, l’altra è la ristrutturazione dei forti.

La strada è quasi terminata e la funivia in lavorazione con i cantieri sono aperti. Queste saranno le due vie principali di comunicazione oltre a quelle già attive come la funicolare del Righi, e gli ascensori. 

Il progetto dei forti prevede l’utilizzo dei forti in maniera tale che siano di attrazione per residenti e turisti per il tempo libero. Si potranno fare tantissimi sport, oltre ovviamente alla parte enogastronomici che stiamo preparando e alle attività culturali a Begato”. 

Per il primo cittadino una giornata tipo sui forti è un percorso che li abbraccia secondo le diverse proposte di ciascuno: “L’idea è arrivare su con i mezzi di risalita già citati. Io consiglierei di fare una gita a piedi fino al Diamante, al mattino presto si cammina meglio. Da li, scendendo si possono fare le tappe nei forti, anche quelle enogastronomiche e nel pomeriggio un evento culturale a Forte Begato. Questo è un bel modo di trascorrere una giornata sui nostri forti. Senza contare il panorama che si vede sulle valli e sul porto. Si vede tutta Genova, da entrambe le parti”.

Ci saranno ristoranti, trattorie, punti ristoro - prosegue Bucci - Si pensa anche alla possibilità di passare la notte in ostelli e glamping nel colle del Diamante, il colle ancora nel comune di Genova. I famosi tredici tornanti del Diamante son nel comune di Sant’Olcese ma abbiamo chiesto al comune l’autorizzazione a poter fare i lavori. Anche a Forte Sperone, tra la seconda e la terza cinta sul ripiano erboso potranno essere sistemate le casette per il campeggio. Vedremo se sarà fattibile o meno”.

A chi dice che lo spirito delle passeggiate dei forti verrà snaturato con spazi privatizzati, il sindaco risponde: “Mi sembra una cosa totalmente ridicola. Gli spazi sono già aperti a tutti. Anche se abbiamo parchi come villa Pallavicini a Pegli e Villa Serra di Comago, che sono a pagamento. La cosa potrebbe essere benissimo accettata ma non sarà così. Non ci sarà nessun ingresso a pagamento”.

Chi vive a terra ammira il mare di Genova e chi va per mare ammira anche i suoi monti: la ricetta di Genova mare e monti, grazie a questa massiccia opera di recupero e di valorizzazione del sistema dei Forti, prende forma e diventa centrale anche nella pianificazione e nello sviluppo economico del territorio – commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Lavoro e Urbanistica Mario MasciaNell'urban planning stiamo mappando tutti i punti di raccordo cittadini al sistema dei Forti, anche quelli meno noti ma proprio per questo più sorprendenti ed attrattivi per imprenditori e associazioni. I Forti che fanno da corona al conglomerato urbano diventano così occasione di riscoperta, valorizzazione e presidio sociale anche delle zone periferiche che fungono da connettivo urbano ed extraurbano. L'obiettivo è incentivare genovesi, e non, a fruire del verde dei Forti non solo per sport e per svago ma anche per studio e per lavoro: in questo senso, la sentieristica dei Forti viene presidiata anche da una rete di fibra ottica che consente a chi va per monti di rimanere connesso e continuare ad usufruire di tutto quanto orbita intorno al suo smartphone”.

L’architetto Giuseppe Cardona, della Direzione progettazione del Comune di Genova e Responsabile Unico di procedimento per l’attuazione degli interventi spiega: “I lavori sono in corso, si stanno riqualificando i forti. Su Begato e Tenaglia inizieranno tra qualche mese e si stanno facendo interventi di restauro nelle parti degradate. Si sta anche puntando sulla riqualificazione impiantistica, sui servizi igienici, sulle barriere architettoniche e sull’illuminazione pubblica all’interno e all’esterno dei forti. Abbiamo incontrato problematiche logistiche. In particolare sul forte Puin abbiamo voluto aspettare i lavori sulle strade per accedere al forte. Analoghe difficoltà le abbiamo avute sul Tenaglie che cercheremo di risolvere entro questo mese. Dal punto di vista progettuale, una delle principali difficoltà è che si agisce su quelle strutture storiche vincolate dove il restauro è complesso. Le maggiori difficoltà sono sul Tenaglie laddove si è dovuto intervenire sulla parte di un manufatto totalmente demolito dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. In quel caso sono state fatte scelte tra il restauro conservativo con ricostruzione molto simile a quella esistente o fare un intervento con un’immagine o un’architettura moderna per far emergere l’intervento di ricostruzione postumo, questa è stata la strada scelta di concerto con la Sovrintendenza”.

 

IL RESTAURO DEI FORTI NEL DETTAGLIO

 

Forte Belvedere

Allo stato attuale, le pertinenze storiche e le connessioni pedonali esistenti versano in uno stato di parziale degrado, come pure la strada di accesso al complesso. Inoltre, alcune parti storiche non sono visibili in quanto ricoperte da detriti e folta vegetazione.

Il progetto di restauro del Forte Belvedere ne prevede la trasformazione in parco urbano pedonale con nuove alberature ed essenze vegetali, punti panoramici, attrezzature per l'attività fisica, aree riposo e picnic. Oltre a continuare ad ospitare servizi a carattere sportivo e sociale, diventerà un ecosistema con diverse componenti per diventare una nuova risorsa per il quartiere e per la città.

Nel dettaglio, gli interventi progettuali prevedono: il restauro e la valorizzazione delle parti storiche fortificate, anche con un'illuminazione scenografica dei manufatti monumentali; il recupero a fini culturali degli spazi sotterranei che venivano usati come magazzini, polveriera e luogo dove rifugiarsi; la valorizzazione dei bunker/postazioni anti-aeree della Seconda Guerra Mondiale; la creazione di un parco urbano prevalentemente pedonale con nuove alberature ed essenze vegetali, con la sua messa in sicurezza tramite ringhiere e parapetti; la realizzazione di diversi punti di vista e belvedere a quote diverse per godere dell'ampia vista che inquadra il Golfo Ligure e le colline genovesi; la riconnessione con la città e l'abitato circostante sfruttando la sua collocazione geografica e l'ormai storicizzata presenza del complesso nell'immaginario degli abitanti del quartiere; il recupero dell'ulteriore percorso storico pedonale di Salita Millelire; la realizzazione di attrezzature dedicate all'attività fisica outdoor adatte a tutte le fasce di età; la predisposizione di aree di riposo con panchine e aree picnic.

I lavori, iniziati nel gennaio 2024, si concluderanno entro luglio 2025. Finanziamento complessivo, 5,5 milioni di euro.

Forte Tenaglie

Il progetto di recupero di Forte Tenaglie prevede la sua trasformazione in un centro per attività assistenziali, sociali e solidali, destinato ad attività del terzo settore insieme ad aree didattiche, formative e di accoglienza.

In particolare sono previsti: il restauro conservativo del manufatto fuori terra colpito dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica indipendente al suo interno; il recupero delle aree della caserma ipogea e dei tre

livelli interrati.

L'inizio dei lavori è previsto nel marzo 2024 per concludersi entro luglio 2025. Finanziamento complessivo, 3,4 milioni di euro di fondi PNRR più 340.000 euro di fondi FOl (Fondo Opere

Indifferibili) per un totale di 3,74 milioni.

 

Forte Puin

Il progetto di restauro e valorizzazione di Forte Puin ne prevede la trasformazione in un punto di sosta ed accoglienza lungo i percorsi escursionistici della Strada dei Forti.

L'intervento di restauro conservativo ha l'obiettivo di ripristinarne le condizioni di sicurezza attraverso una serie di consolidamenti

strutturali, il rifacimento della copertura e la

ricostituzione del piccolo corpo di fabbrica retrostante detto "Casamatta". Lo stato di conservazione del corpo di fabbrica appare buono. Per quanto riguarda invece le strutture murarie, all'esterno necessitano di manutenzione programmata senza interventi strutturali e all'interno, a causa del prolungato abbandono, si rendono necessari interventi sulle strutture e sugli impianti, oltre a lavori di risanamento e di restauro.

Gli interventi insisteranno principalmente sul torrione e sulla "Casamatta". Per il torrione sono previsti all'esterno il ripristino della pavimentazione e della scala della copertura, attualmente in pessimo stato, la sistemazione dei parapetti in mattoni lesionati e Padeguamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche. All'interno si ripristineranno gli intonaci degradati e la volta al piano terra.

Il cantiere è iniziato nel novembre 2023 e terminerà entro l'ottobre 2024: il finanziamento complessivo ammonta a 720.000 euro.

 

Forte Begato

Il Polo di Forte Begato diventerà l'hub di accoglienza di tutto il Sistema dei Forti: la Funivia connetterà la città, i Forti e il Parco delle Mura, e l'edificio della caserma diventerà un polo ricettivo, culturale e museale, con aree dedicate a servizio dell'arena esterna, aree didattiche, aree destinate all'accoglienza, sala convegni, sala ristorante e una foresteria per accogliere circa 20 posti letto.

I lavori prevedono una manutenzione straordinaria focalizzata a due obiettivi principali: ripristino del Forte e interventi di restauro atti a riportare gli ambienti interni all'assetto originario. Forte Begato sarà completamente accessibile alle persone con disabilità e a capacità motoria ridotta, grazie anche alla realizzazione di un ascensore.

I lavori inizieranno nel marzo 2024 per concludersi nell'ottobre 2025. Il finanziamento complessivo ammonta a 7,5 milioni di euro.

 

Forte Santa Tecla

L'obiettivo del progetto è di trasformare Forte Santa Tecla in un presidio per la valorizzazione e promozione del territorio e di attività culturali, educative e ricreative.

I lavori consistono in: messa in sicurezza dei percorsi pedonali esterni di accesso mediante la realizzazione di parapetti a difesa dalle cadute accidentali; nuove pavimentazioni; nuova illuminazione a norma; la sistemazione dei camminamenti interni; ristrutturazione dell'attuale percorso carrabile; risanamento delle murature storiche ammalorate atte a garantire l'inviolabilità del percorso all'interno del fossato del Forte; abbattimento o eliminazione delle barriere architettoniche; restauro dei manufatti originali; collocazione di inferriate e/o nuove cancellate per garantire l'interdizione delle aree in cui l'accesso è precluso; rimozione delle macerie in corrispondenza del ponte attualmente invisibile presso i pilastri di accesso carrabile.

Nuova realizzazione di Servizi igienici (in sostituzione al quelli esistenti al piano terra) e di una nuova condotta fognaria a gravità e il relativo allaccio alla rete comunale. Le lampade a led sostituiranno quelle obsolete, inoltre saranno collocati dei punti luce su palo per illuminare i percorsi carrabili dotati di doppio diffusore per garantire anche l'illuminazione pedonale: infine, sarà installato un nuovo impianto di illuminazione scenografica della cortina muraria esterna.

I lavori sono partiti nel dicembre 2023 e termineranno nell'ottobre 2024, con un finanziamento complessivo di 1,75 milioni di euro.

 

LA STRADA DEI FORTI

Un percorso turistico attrezzato, lungo 13 km, per collegare la città ai cinque Forti (Begato, Sperone, Puin, Diamante, Fratello Minore) collocati lungo lo spartiacque tra Val Bisagno e Val Polcevera. E la Strada dei Forti, che attraversando tre contesti paesaggistici diversi tra loro - urbano, periurbano, montano - li mette in connessione per migliorare l'accessibilità ad una porzione di rilievo del sistema dei Forti genovesi, consentendo a residenti e turisti di raggiungerli, frequentarli e viverli in sicurezza, libertà e autonomia.

Partendo da piazza Manin, il percorso della Strada dei Forti si snoda lungo viali alberati seguendo le mura di San Bartolomeo e arrivando al Righi, salendo sempre in parallelo alle mura e costeggiando i Forti Castellaccio e Sperone a quota 512 metri. Quindi, proseguendo attraverso strade bianche e sentieri, il percorso raggiunge il crinale tra la Val Polcevera e la Val Bisagno, dove il Forte Diamante svetta in posizione dominante a 667 metri sul livello del mare.

Non solo un collegamento tra Genova e Forte Diamante: la Strada dei Forti rappresenta una porta d'ingresso alla zona collinare genovese, collegando la città all'entroterra attraverso l'Alta Via dei Monti Liguri fino al Parco regionale naturale dell'Antola.

Ad oggi è stato completato circa il 50% dei lavori, avviati nel gennaio 2023 e in via di conclusione entro fine 2024. I cantieri hanno interessato il tratto di crinale tra il Cancello dell'Avvocato e Forte Diamante e il tratto periurbano mentre la zona urbana, risultando più facilmente accessibile, sarà oggetto di interventi più limitati nell'ultima fase di cantiere.

L'investimento complessivo è di 8,6 milioni di euro.

Diverse le tipologie dei lavori effettuati e/o in programma:

Pulizia della vegetazione e lavori sul verde: Decespugliamento infestanti, anche con cippatura del materiale tagliato e spandimento in loco del cippato; potature finalizzate al contenimento delle alberature interferenti con le lavorazioni

Impianti: Realizzazione nell'area di crinale di una rete impiantistica per la fornitura di energia elettrica di media e bassa tensione per tutti i Forti coinvolti nel progetto, unitamente alla rete di fibra ottica e alla rete di approvvigionamento idrico. Ad oggi sono stati installati i coltre della fibra ottica, della media e bassa tensione e della rete di approvvigionamento idrico, oltre alla nuova cabina Enel presso la sella del Diamante.

Interventi di sistemazione del sentiero: Opere legate alla riqualificazione del sedime del percorso mediante interventi di movimentazione del terreno - scavi e riporti - e di realizzazione di nuove pavimentazioni. E stata effettuata una limitata riprofilatura lato monte per ristabilire l'originaria larghezza del sedime a 2,5 metri. Allo scopo di riproporre una tipologia di pavimentazione in linea con gli stessi contenuti paesaggistici dello stato di fatto, lo strato di finitura è stato definito, di concerto con la Soprintendenza, attraverso tre diverse tipologie: terra stabilizzata con leganti naturali; terra stabilizzata senza leganti; pietra e cemento. Un intervento particolare è quello realizzato lungo il sentiero che sale al Forte Diamante, dove sono stati ripristinati alcuni tratti dell'acciottolato che erano andati distrutti nel tempo

Opere di ingegneria naturalistica: Opere realizzate per il contenimento delle attività erosive e per favorire la regimazione delle acque superficiali

Elementi architettonici: Il progetto prevede l'inserimento lungo il tracciato, in area di crinale, di due punti ristoro, localizzati in tratti strategici e destinati alla promozione di prodotti locali dell'entroterra e al presidio del sentiero. Si tratta di strutture in legno di dimensioni ridotte (6,50 x 4,50 m), dotate di pannelli fotovoltaici e punti di ricarica per le bici elettriche.

Lungo il tracciato saranno anche realizzate delle aree picnic con tavoli-panca in legno e delle chaise longue in legno per consentire all'escursionista di rilassarsi ammirando il panorama.

Regimazione delle acque e opere di drenaggio: Per contrastare l'erosione superficiale dovuta alla mancata regimazione delle acque di ruscellamento, soprattutto nelle tratte a maggiore pendenza, nelle aree periurbana e di crinale è stata prevista la regimazione delle acque superficiali attraverso la posa di canalette trasversali e longitudinali al percorso. Le canalette trasversali, posate nello spessore della pavimentazione, scaricheranno direttamente in quelle longitudinali e le acque saranno allontanate tramite sistemi dissipatori costituiti da sistemi drenanti in pietrame e/o legname (palizzate) paesaggisticamente compatibili con il contesto.

Arredi e segnaletica: Oltre ai tavoli-panca e le chaise longue in legno, è prevista l'installazione di altri elementi per accogliere il visitatore e guidarlo alla scoperta della Strada dei Forti e delle sue bellezze quali: bacheche informative sulla storia dei Forti e sugli aspetti ambientali del contesto, in legno, e totem in acciaio corten nella zona più urbana; fontanelle presso le aree picnic in progetto; staccionate in legno nei punti più esposti; staccionate in legno nei punti più esposti. Tra gli allestimenti più significativi, sono da citare una terrazza panoramica che verrà realizzata su un tratto di crinale particolarmente ben esposto per fornire una vista del paesaggio a 360° (zona incrocio Fratello Minore-Forte Diamante) e una segnaletica a completamento di quella esistente con indicazioni più dettagliate sui tempi di percorrenza e sulle destinazioni. Il progetto della segnaletica è frutto della collaborazione attiva con alcune delle associazioni di biker e di escursionisti maggiormente radicate sul territorio genovese.

Isabella Rizzitano

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