L’informazione, nel mondo digitale in cui viviamo oggi, ha subito una trasformazione radicale. Qualche decennio fa erano i giornali e la televisione ad essere le prime fonti di notizie, ma oggi sono stati in gran parte sostituiti dai social media, e i primi ad aver abbracciato questa rivoluzione mediatica sono stati proprio i giovani, nati e cresciuti nel panorama digitale. Il rischio, tuttavia, è quello di imbattersi in post, stories e video che vengono scambiati per notizie ma che in realtà dichiarano il falso o che, semplicemente, non sono attendibili: queste sono le cosiddette fake news.
Instagram, TikTok, Facebook e Twitter hanno trasformato radicalmente il modo in cui leggiamo le notizie: nel 2024 non è più necessario aspettare il giornale del mattino oppure l'edizione del telegiornale, perché con un semplice click sul cellulare abbiamo la possibilità di scoprire tutto ciò che succede nel mondo quando vogliamo. Se, da un lato, questo accesso immediato all’informazione ha sicuramente velocizzato e semplificato l’espansione delle notizie, dall’altro ha aumentato il fenomeno delle fake news.
I giovani della Gen Z sono i primi ad essere vittime di queste notizie false, dato che sono loro gli esperti dei social media e quelli che preferiscono in assoluto informarsi su determinate piattaforme. Infatti, è molto più probabile che un giovane vada a caccia di notizie su TikTok o sulla home di Instagram, piuttosto che su Google o sulle edizioni online dei quotidiani.
Prima di imparare a riconoscere le fake news, scopriamo cosa sono: con questo termine si intendono tutte le false informazioni che vengono create e diffuse con l’obiettivo di ingannare o influenzare l’opinione pubblica, ma che restano 'verosimili' e quindi non immediatamente riconoscibili come non veritiere. Questi contenuti falsi possono essere prodotti da chiunque e molto spesso si servono della manipolazione delle immagini, dei titoli e delle citazioni per renderle credibili. È quindi essenziale per la Gen Z, e più in generale per tutti, saperle identificare per contrastarne la diffusione.
Scopriamo ora alcune semplici strategie che possono essere adottate per evitare di cadere nella disinformazione.
Credere a priori alle notizie che appaiono sulla home di TikTok non è sufficiente. È importante cercare conferme da altre fonti affidabili che raccontino la stessa storia. Se più fonti o siti web riportano la stessa notizia, allora sarà molto più probabile che sia vera. Inoltre, per fugare ogni dubbio, potrebbe essere utile controllare se la notizia è stata riportata anche sui giornali registrati al Tribunale o sulle agenzia di stampa (come per esempio Ansa).
Un altro aspetto fondamentale è l’attenzione ai dettagli. È importante controllare la data di pubblicazione della notizia e da chi è stata scritta. Verificare la data di pubblicazione può aiutare a scoprire l’attualità della notizia, mentre conoscere l’autore può fornire indicazioni sulla sua credibilità.
Le immagini o le citazioni possono essere ottimi strumenti per manipolare la verità. Bisognerebbe quindi verificare la fonte originale di foto e citazioni su Internet per assicurarsi che non siano state modificate. Se non è possibile trovare una fonte affidabile, allora è molto probabile che si tratti di una fake news.
Per concludere, ci si può affidare a strumenti dedicati al fact-checking, ovvero alla verifica della veridicità delle notizie. Si tratta di siti web e applicazioni specializzate che analizzano le notizie e forniscono un resoconto sulla loro attendibilità, così da contrastare la disinformazione.