Sport - 17 febbraio 2024, 17:25

Frendrup illude il Genoa, Ngonge lo riacciuffa e salva il Napoli al 90': al Maradona è 1-1

Il Grifone sale a quota 30 punti e raggiunge (momentaneamente) il Monza. Partita di ordine e compattezza per gli uomini di Gilardino

Morten Frendrup: ha siglato lui l'iniziale vantaggio del Genoa (foto Gabriele Siri)

Cambia in buona parte il copione rispetto alla gara d'andata, ancora una volta però Genoa e Napoli si annullano e portano a casa un pareggio per 1-1 che ai padroni di casa lascia i fischi del suo pubblico mentre per il solito solido Grifone in versione "tuta gold" contro una big significa salire a quota 30 punti raggiungendo momentaneamente il Monza all'undicesimo posto.

La stessa prestazione generosa e attenta che con l'Atalanta aveva portato solamente applausi scroscianti del "Ferraris" ma alcun senza punti, stavolta sorride a una truppa rossoblù davvero al completo e brava a mettere in evidenza le criticità di un Napoli in crisi d'identità, rischiando il giusto e tornando sotto la Lanterna quasi col retrogusto amaro dei due punti persi. 

Da incorniciare per il Grifone un primo tempo che vive quasi di attimi. La squadra di Gilardino è attenta a chiudersi con ordine e ripartire, gli Azzurri faticano a dare ritmo alla loro manovra anche se la squadra di Mazzarri, tornata al 4-3-3 dopo alcune settimane di difesa a 3, quando riesce ad accendere la miccia dei suoi talenti è pericolosa.

Lo è soprattutto sulla corsia di destra coi movimenti di Di Lorenzo e Politano, aiutati all'occorrenza da Traoré: lui rifinisce la prima opportunità che l'ex Simeone manda alta da buona posizione (14') dando vita all'occasione più nitida dei partenopei col sinistro di Anguissa disinnescato da Martinez (15').

Occasione figlia del pressing degli azzurri sulla costruzione dal basso del Genoa che predilige invece la verticalità. Proprio quella che manda i rossoblù in vantaggio a inizio ripresa con Frendrup, preciso e puntuale nel raccogliere al limite dell'area la sponda di Retegui e scagliare la sfera all'incrocio (47').

E se Gudmundsson sembra faticare a incidere (in quanto a marcature) come nella prima parte di stagione, ormai certo è il recupero proprio dell'italo-argentino. Il ct Spalletti due settimane ne aveva decantato lo stato di forma nel ritiro di Coverciano prima di Empoli, e la trasferta del "Maradona" sembra proprio dar ragione all'ex tecnico napoletano: sue sono le conclusioni più pericolse dell'intera prima frazione, entrambe di testa e disinnescate da Meret (7' e 27').

La rete premia la compattezza e il sacrificio dei rossoblù, il cui emblema è Messias schierato mezzala a fare una partita di fulmine di "taglio e cucito" che limita e non poco il raggio d'azione di un Kvaratskhelia che riesce a trovare lo specchio della porta solo verso lo scadere, con un missile mandato in angolo dall'allungo di Martinez (87').

E' il classico topolino partorito dalla montagna del possesso palla e di quella che dà la sensazione di essere una "confusione organizzata" dei ragazzi di Mazzarri che, come all'andata, salgono nel ritmo col passare dei minuti e riescono a trovare la rete del pari con la botta in area di Ngonge solo poco prima della fine (90'). 

IL TABELLINO

NAPOLI-GENOA 1-1
Reti: 47' Frendrup (G), 90' Ngonge (N)

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard (46' Natan), Mazzocchi (65' Olivera); Anguissa, Lobotka, Traoré (59' Ngonge); Politano (59' Lindstrom), Simeone (75' Raspadori), Kvaratskhelia.
A disposizione: Contini, Gollini; Mario Rui, Zielinski, Dendoncker. 
Allenatore: W. Mazzarri

Genoa (3-5-2): Martinez; De Winter, Bani, Vasquez; Sabelli (92' Cittadini), Frendrup, Badelj (91' Strootman), Messias (74' Malinovskyi), Martin; Gudmundsson (83' Vitinha), Retegui (74' Ekuban).
A disposizione: Leali, Sommariva; Thorsby, Bohinen, Vogliacco, Ankeye, Haps, Spence.
Allenatore: A. Gilardino


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