Da oltre due secoli ha incantato i palati con frutti caramellati, petit four ghiacciati, cioccolatini e rosoli.
Qui, Giuseppe Verdi era solito fare acquisti di frutta candita da spedire in tutto il mondo, mentre un giovane Albert Einstein era ghiotto di confetti e caramelle varie.
Ora, la storica confetteria Romanengo si prepara a intraprendere una nuova avventura: accanto alla storica bottega fondata nel 1780 in piazza Soziglia, infatti, nei prossimi mesi aprirà una caffetteria.
Il locale su cui è ricaduta la scelta, immediatamente accanto al primo negozio aperto dai Romanengo nel 1814, fino a qualche tempo fa ospitava un bar pasticceria e, ultimati i lavori di ristrutturazione, diventerà la prima caffetteria del marchio.
Un’avventura che arriva sulla traccia di quanto fatto in via Caminadella 23, a Milano, dove Romanengo ha aperto un punto vendita in cui si può visitare la ‘Corte’, una caffetteria vera e propria che, negli spazi, omaggia la storia di Genova e della famiglia, offrendo allo stesso tempo una pausa relax caratterizzata dai toni eleganti, resi ancora più efficaci delle luci soffuse delle stanze.
Per il momento, manca una data sull’apertura della caffetteria Romanengo, l’auspicio è quello che i lavori possano parte il prima possibile e concludersi entro la primavera o all’inizio dell’estate per dare il via alla bella stagione con una importante novità.
Una nuova sfida per il gruppo senza dimenticare l’artigianalità e l’importanza delle materie prime, elemento fondamentale e pilastro della filosofia Romanengo già dal 1780.