Genova, città d'origine di Goffredo Mameli, potrebbe presto fregiarsi del titolo di "Città dell'Inno Nazionale" in virtù del ruolo cruciale che ha svolto nel Risorgimento italiano. Il presidente del Consiglio comunale, Carmelo Cassibba, ha proposto una delibera per sottolineare il legame profondo di Genova con l'unità nazionale e la scelta del "Canto degli Italiani" come inno nazionale.
“Diventare città dell’inno sarebbe un grande riconoscimento per Genova e per far conoscere a tutti la storia del Canto degli Italiani – ha commentato il sindaco Marco Bucci - Un testo che rappresenta uno dei simboli del nostro Paese, scritto dal genovese Goffredo Mameli e musicato da un altro nostro illustre concittadino: Michele Novaro. "Fratelli d'Italia" venne suonato per la prima davanti al santuario di Nostra Signora di Loreto, a Oregina. Una paternità che rende orgoglioso ogni cittadino genovese e che oggi merita di essere riconosciuta. Un contributo prezioso che la nostra città ha condiviso con tutto il Paese, un legame indissolubile tradotto in musica che attraversa l’Italia intera senza alcuna distinzione. Genova è onorata della possibilità di poter diventare ufficialmente città dell’inno”.
Se la delibera verrà approvata dalla commissione Affari istituzionali e promozione della città, che si svolgerà mercoledì alle 14.30, passerà poi in votazione nella prossima seduta di Consiglio comunale.
“E un atto di grande rispetto proclamare Genova città dell’Inno – ha dichiarato il presidente Cassibba - Goffredo Mameli e Michele Novaro erano entrambi genovesi, Genova è stata culla del Risorgimento Italiano e teatro di quelle parole cariche di significato e valore che oggi sono simbolo dell’unità nazionale. Qui il 10 dicembre 1847 veniva eseguito per la prima volta in pubblico il “Canto degli Italiani” ed è la nostra città a conservarne, presso il Museo del Risorgimento, la prima stesura firmata da Mameli stesso”.