Attualità - 12 febbraio 2024, 19:43

Mostra “Artemisia Gentileschi”, dopo le polemiche Palazzo Ducale chiude la stanza dello stupro

Installata una tenda nera che la separa dal resto della mostra

Si riaccende la polemica sulla controversia legata alla mostra “Artemisia Gentileschi” presente a Palazzo Ducale.

Un percorso in dieci sale, curate dallo storico dell’arte Costantino D’Orazio, che segue le orme di Artemisia, dalla formazione in cui l’impronta caravaggesca emerge via via più forte, alla violenza di Agostino Tassi, amico del padre Orazio, denunciato dalla pittrice per cui lei stessa subisce un vero e proprio processo mediatico, proseguendo negli anni della maturità. 

La sala espositiva dedicata alla “Stanza dello stupro” in cui Artemisia Gentileschi difese sé stessa dall'aggressione di Tassi nel 1612, è stata oggetto di polemiche e accuse di voyeurismo e sessismo da parte dell'associazione “Non una di meno” e delle studentesse del corso in Beni culturali di UniGe.  

In risposta alle critiche Palazzo Ducale ha chiuso temporaneamente la stanza, installando una tenda nera che la separa dal resto della mostra. Una decisione che è stata presa senza il consenso della società di produzione della mostra. 

"Non c'è alcuna spettacolarizzazione dello stupro - fanno sapere da Arthemisia all'ANSA, ribadendo un concetto già espresso sui social - , ma una denuncia intransigente della violenza sulle donne". 

Redazione