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Cultura | 08 febbraio 2024, 16:28

La mostra itinerante "Raccontami com'era il calcio" fa tappa a Genova, esposti i cimeli della Nazionale

L’esposizione al Galata Museo del Mare presenta coppe, palloni, divise, fotografie e altri oggetti iconici che raccontano la vicenda degli Azzurri dal 1890 a oggi

La mostra itinerante "Raccontami com'era il calcio" fa tappa a Genova, esposti i cimeli della Nazionale

Genova Capitale Europea dello Sport ospita da oggi la seconda tappa del progetto culturale itinerante “Raccontami com’era il calcio” dedicato alla valorizzazione della memoria storica calcistica del nostro Paese attraverso i cimeli autentici di “Un Secolo d’Azzurro”, la più grande rassegna di sempre sulla storia della nostra Nazionale di calcio dal 1890 ad oggi.

L’esposizione, ad ingresso gratuito ed allestita al Galata Museo del Mare in calata Ansaldo De Mari, sarà visitabile sino al 28 febbraio dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 18, con ultimo ingresso alle 17; sabato e domenica dalle ore 10 alle 19, con ultimo ingresso alle 18.

"La mostra “Raccontami com’era il calcio” rappresenta un viaggio incredibile lungo le tappe principali della storia della nostra nazionale di calcio ma anche del nostro paese - dichiara Alessandra Bianchi, assessore allo Sport ed al Turismo del Comune di Genova - Un’esposizione ricchissima con coppe, palloni, divise da gioco, fotografie: cimeli unici che hanno segnato un’epoca e che, ancora oggi, fanno emozionare milioni e milioni di persone".

"L’attività di divulgazione storico-culturale legata al gioco del calcio rientra a pieno titolo fra gli aspetti che contribuiscono ad esaltare il valore formativo dello sport ed ai valori universali e intramontabili che rappresenta ed offre - aggiunge Marta Brusoni, assessore alle Politiche dell’Istruzione del Comune di Genova -. Oltre a voler tramandare la memoria storica, l’esposizione “Raccontami com’era il calcio” offre positivi esempi di vita raccontando anche l’evoluzione del nostro Paese. Tra le sue prerogative ribadisce l’essenzialità sociale dello sport il cui ruolo educativo è assimilabile a quelli primari ricoperti dalla famiglia e dalla scuola. Basti considerare come, sin dalla primissima infanzia, le competenze acquisite in ambito sportivo siano efficacemente trasferibili in altri contesti di vita, dal mantenimento di un corretto stile di vita, al rispetto di se stessi e degli altri". 

"Mostre come queste raccontano storie di vittorie, sfide incredibili e sacrifici dei grandi atleti – afferma assessore allo Sport e Politiche Giovanili di Regione LiguriaSimona Ferro -. Gli oggetti in esposizione, invece, rappresentano momenti memorabili. Siamo in presenza di un allestimento che ha anche un grande valore emotivo e che offre un’opportunità unica di immergersi nel passato e rivivere le grandi imprese sportive che hanno segnato la storia. Non vorrei dimenticare, come assessore regionale alle Politiche Giovanili, anche il grande valore educativo di questa mostra soprattutto nei confronti dei ragazzi. Si tratta di un’altra ottima iniziativa di Genova Capitale Europea dello Sport in attesa di vivere nel 2025 anche la Liguria come Regione Europea dello Sport".

Il materiale proposto è vario e ricchissimo: dai manifesti ed articoli ai documenti ufficiali fino alle maglie indossate da campioni del passato e degli anni più recenti:Meazza, Boniperti, Rivera, Paolo Rossi, Totti, Baggio, Maldini, Buffon, De Rossi, Vialli fino ad arrivare a Donnarumma, Verratti e Chiellini. Non mancano palloni, scarponcini, gadget e memorabilia, compresi i giochi per i bambini. Uno spazio speciale è riservato al Mondiale di Messico ’70 e alla “partita del secolo” Italia-Germania 4-3 in omaggio all’indimenticabile Gigi Riva. Per l’allestimento nel capoluogo ligure è stata anche realizzata una speciale sezione in omaggio ai tifosi rossoblucerchiati allestita con le casacche del Genoa grazie alla collaborazione con il museo "Maglie storiche Genoa" di Franco Abrile e della Sampdoria con le magliette del "Museo Samp Doria" che presenterà anche alcuni cimeli della storia blucerchiata.

Solo oggi, giovedì 8 febbraio, in occasione dell’inaugurazione, si potranno ammirare la Coppa Duca degli Abruzzi, vinta dal Genoa nel primo campionato italiano nel 1898 riconosciuto dalla FIF, concessa dal Museo del Genoa e dalla Fondazione Genoa, e il calco originale della Coppa del mondo realizzato dallo scultore Silvio Gazzaniga nel 1973. 

"ADA, l'Associazione per i Diritti degli Anziani, è estremamente orgogliosa che Genova abbia aperto le sue porte a questa mostra che è un tentativo di creare un dialogo intergenerazionale sfruttando un grande veicolo di passione quale è il calcio e la nostra Nazionale", dice Alberto Oranges, presidente ADA. 

"Nella città dove è nato il calcio in Italia, siamo orgogliosi di ripercorrere le gesta dei campioni Azzurri e Rossoblucerchiati in una mostra che è una straordinaria rassegna di momenti scolpiti nella memoria dei più grandi e che anche i giovani potranno oggi riscoprire. Ci auguriamo che genovesi e turisti possano godere fino a fine mese di un grande appuntamento", sottolinea Mauro Grimaldi, amministratore delegato di Federcalcio Servizi. 

“Raccontami com’era il calcio”, iniziativa nell’ambito di Genova Capitale Europea dello Sport 2024, arriva nel capoluogo ligure dopo il grande successo del debutto a Napoli. Oltre che dal Comune di Genova, la mostra è patrocinata da FIGC, ANCI, ANCI Liguria rappresentata da Gianluca Tinfena coordinatore commissione Sport, AIC, AIC e AIAC ed è promossa da "Un Secolo d'Azzurro" in collaborazione con la Federazione ADA-Associazione per i Diritti degli Anziani di Alberto Oranges, l’Associazione S.Anna di Aldo Rossi Merighi, Sabrina Trombetti Rappresentante di Interessi alla Camera dei Deputati per lo sport e dalla GM Sport.

L’iniziativa, realizzata con fondi del 2×1000 a.f. 2021 – Ministero della Cultura, è promossa dalla Federazione Nazionale ADA (Associazione per i Diritti degli Anziani) in collaborazione con ADA Genova e Liguria con GM Sport e l’Associazione Sant’Anna, dedicata alla Nazionale di Calcio.

Redazione

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