Una notizia improvvisa ha scosso la mattinata della Sampdoria: Marco Lanna si è dimesso dal ruolo di presidente blucerchiato. La conferma è arrivata direttamente dalla società blucerchiata con una nota ufficiale:
"L’U.C. Sampdoria comunica di aver appreso l’intenzione del presidente Marco Lanna di dimettersi dal suo incarico e contestualmente dal suo ruolo di consigliere di amministrazione - si legge nel comunicato diffuso dalla Sampdoria - Lanna, persona dai grandi valori e portatore primo del nostro senso di appartenenza, ha assunto la presidenza della Sampdoria in una della fasi più difficili della storia blucerchiata, riuscendo a garantire serietà ed equilibrio nonché preservando con rispetto il blasone e la tradizione di questo club".
"La sua decisione era già da tempo al vaglio e nella programmazione della ristrutturazione aziendale non mancheranno certamente le opportunità per riavvicinarsi e costruire un nuovo percorso comune nel contesto di un rapporto che non si esaurisce certo oggi - si legge ancora nella nota - A Marco va il più sentito dei ringraziamenti da parte della società e di tutti i tifosi sampdoriani".
Le voci di una freddezza sempre più crescente nei rapporti con Matteo Manfredi si susseguono da tempo e in molti avevano visto nella camminata solitaria di Lanna di sabato scorso sotto la gradinata sud, prima di Samp-Modena, una sorta di commiato. Proprio l'azionista di maggioranza però, nel post gara, aveva spiegato pubblicamente come l'ex giocatore fosse tenuto in grande considerazione: "Stiamo definendo un percorso per aggiungere valore al brand Sampdoria - aveva sottolineato Manfredi - lui è un punto di riferimento per la storia e i tifosi".
Parole che erano giunte dopo il mancato invito a Lanna alla serata all'Acquario di Genova con la squadra di Pirlo e la rosa della Samp Women per la proiezione de "La Bella Stagione", un gesto che il presidente sembrerebbe abbia faticato a mandar giù come del resto altri avvenuti nei mesi scorsi.
Tra le ipotesi per il futuro di Lanna si era ipotizzato il ruolo di guida societaria delle Women ma anche un importante incarico all'interno della Fondazione, un progetto molto caro all'attuale massimo dirigente blucerchiato.