Attualità - 08 febbraio 2024, 14:43

Qualità dell’aria, secondo il report di Legambiente Genova è maglia nera per i valori di biossido

In Italia 18 delle 98 città monitorate hanno superato i limiti normativi per gli sforamenti di PM10

Il recente report di Legambiente, intitolato "Mal'Aria di città 2024," offre uno sguardo preoccupante sulla qualità dell'aria nelle città italiane. 

Nonostante una lieve riduzione nei livelli di inquinanti atmosferici nel 2023, le città del paese stentano a compiere progressi significativi nella lotta contro lo smog.

I dati del report evidenziano che 18 delle 98 città monitorate hanno superato i limiti normativi per gli sforamenti di PM10, con Frosinone in testa con ben 70 giorni di superamento. Genova e La Spezia sono particolarmente preoccupanti per i valori del biossido di azoto (NO2).

Sulla qualità dell’aria delle tre città liguri monitorate dal Dossier commenta Stefano Sarti, vice presidente Legambiente Liguria: 

Nessuna delle città liguri monitorate supera “l’esame” degli standard di qualità dell’aria dettate sia dalla direttiva dell’Unione Europea (Genova e La Spezia) sia dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Savona): quindi sia Genova, che La Spezia che Savona dovranno operare delle riduzioni, ad esempio per il biossido di azoto del 29% Genova, del 19% La Spezia per rientrare nei valori previsti dalla direttiva europea e Savona del 26% per rientrare nei valori guida OMS”.

Come risposta a questa sfida, Legambiente ha lanciato la campagna itinerante "Città2030: le città e la sfida del cambiamento," che si svolgerà in 18 città italiane fino al 6 marzo. La campagna mira a promuovere la mobilità sostenibile e zero emissioni, chiedendo città più vivibili e sicure. Inoltre, Legambiente ha avviato la petizione online "Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!" per sollecitare risposte immediate dal governo nella lotta contro lo smog, concentrando gli interventi sulla mobilità e sull'uso dello spazio pubblico e delle strade. La situazione richiede un impegno urgente per garantire un futuro più pulito e salubre per le città italiane.

“Se possiamo parlare di un leggero miglioramento rispetto all’anno precedente - dichiara Stefano Bigliazzi presidente Legambiente Liguria - questo è attribuibile principalmente alle condizioni meteorologiche “favorevoli” che hanno caratterizzato il 2023, anziché a un effettivo successo delle azioni politiche intraprese per affrontare l’emergenza smog. In queste ultime settimane si è riaperto il dibattito sulle città a 30 km/h - con l’esempio coraggioso di Bologna - e vorrei che la discussione venisse affrontata anche a Genova. Ridurre la velocità nelle nostre città vuol dire renderle più sicure, con meno incidenti e morti sulla strada, con un’aria più pulita, con meno inquinamento acustico ed ambientale. Questa è la direzione che deve prendere a Genova come tante altre città europee”.

Redazione