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Attualità | 03 febbraio 2024, 16:05

Da Gaza a Genova per essere curate, tre bambine ricoverate al Gaslini

Andrea Moscatelli, direttore della terapia intensiva: “Vediamo ustioni, fratture, lesioni da schegge e pallottole, non potevano rimanere lì”

Da Gaza a Genova per essere curate, tre bambine ricoverate al Gaslini

Le prime tre bambine provenienti dalla Striscia di Gaza che hanno raggiunto l’ospedale Gaslini e sono state visitate da Andrea Moscatelli, responsabile dell'unità operativa di terapia intensiva dell’istituto pediatrico, che guida la missione umanitaria.

“La bambina ha una patologia congenita che non poteva più essere curata a Gaza, mentre le altre due bimbe sono vittime di lesioni correlate alla guerra. Quello che vediamo sono fratture scomposte, pazienti amputati, ustioni, lesioni da schegge e da pallottole” commenta il medico. 

Nella giornata di lunedì arriveranno al porto di La Spezia altre sessanta persone provenienti dalla Striscia di Gaza, che si trovano a bordo della nave 'Vulcano' della Marina Militare.

Oltre al ricovero di alcuni bambini - quattro attesi all'ospedale Gaslini, mentre altri saranno trasferiti in altre regioni - si è reso necessario un piano di coordinamento di accoglienza per i nuclei familiari. Pertanto, Regione Liguria si è immediatamente attivata insieme all'ospedale Gaslini e a diversi enti del Terzo Settore nel trovare una soluzione di vitto e alloggio a chi non necessita di ricovero. Regione ha pertanto coinvolto Comunità di Sant'Egidio, Caritas, Arci e la Federazione delle Chiese evangeliche, per garantire un aiuto concreto alle famiglie. Altrettanto importante il contributo del Dipartimento della Protezione Civile, che si occuperà del trasporto di 5 persone dalla Liguria verso gli ospedali di Milano per le cure necessarie.

 

"I porti della Liguria sono sempre pronti a collaborare con il Governo. La crisi in Medioriente ci tocca da vicino, non solo da un punto di vista economico, ma anche e soprattutto umano - commentano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore a Sociale e Protezione Civile Giacomo Giampedrone -. Ci siamo immediatamente mossi per garantire assistenza e coordinamento tra gli interlocutori coinvolti nelle operazioni di sbarco. La collaborazione con il Terzo Settore, ma anche con la nostra Protezione Civile e la nostra sanità è molto importante. Riteniamo giusto che ognuno faccia la propria parte - aggiungono - il Governo fa bene a dividere il peso e gli sforzi in un Paese che deve essere solidale. Restiamo quindi a disposizione di Prefettura e autorità a cui spetta la gestione dell'operazione".

“Anche la macchina sanitaria – aggiunge l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola - è pronta ad accogliere i piccoli pazienti provenienti dalla Striscia di Gaza attraverso le grandi competenze dell’Istituto Giannina Gaslini all’interno di una cornice di Protezione Civile già ampiamente rodata”.

Redazione

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