La Liguria sta affrontando una crescente chiusura di filiali seguendo un trend nazionale: negli ultimi dieci anni oltre 12.000 filiali sono state chiuse in Italia, lasciando più di 3.000 comuni senza servizi bancari.
Una recente indagine condotta dalla Uilca in Liguria, nell'ambito della campagna "Chiusura filiali? No, grazie", ha rivelato un alto grado di insoddisfazione tra gli intervistati riguardo alla chiusura delle filiali bancarie nella regione.
Secondo i risultati, sette persone su dieci si dichiarano insoddisfatte della chiusura delle filiali, sottolineando l'importanza del rapporto umano con le istituzioni finanziarie. Il 58,3% degli intervistati liguri visita la propria filiale almeno una volta al mese, con operazioni come il prelievo di contanti (40,2%) e gli investimenti/finanziamenti (29,7%) tra le più frequenti.
“Riteniamo che questo sia un fenomeno sociale che riguarda un po’ tutta Italia ma sicuramente la Liguria performa meno bene della media nazionale - ci ha spiegato Silvio Trucco, segretario Uilca Liguria - Basti pensare che dal 2018 al 2022 sono stati chiusi in Liguria ben 125 sportelli. Sono 114 mila gli abitanti che al momento non hanno uno sportello sul proprio territorio. Sono dati importanti che fanno riflettere.
Chiediamo un intervento politico ma soprattutto vogliamo far capire alle banche che chiudere una filiale non può essere considerato solo un discorso economico, è un problema sociale. Quando viene chiuso un sportello si impedisce a una fetta della clientela, spesso la più debole, la più anziana”.
La ricerca evidenzia anche che il 63,5% degli intervistati percepisce la mancanza delle filiali bancarie, con una percentuale più elevata, pari al 72,4%, nella regione Liguria. La prossimità delle filiali bancarie sembra influire sulla propensione all'investimento finanziario, con il 71,7% degli intervistati liguri che lo riconosce.
Inoltre, l'indagine sottolinea che il 93,7% degli intervistati liguri ritiene "molto" o "abbastanza" utili i servizi bancari in un comune, confermando l'importanza di tali servizi nella vita quotidiana. L'88% degli intervistati in Liguria si dichiara insoddisfatto della riduzione o chiusura delle filiali nel proprio luogo di residenza, con il 93,4% di insoddisfatti.
“Chiusure di sportelli spesso si verificano in territori dove non c’è una connessione internet particolarmente stabile o è del tutto assente - aggiunge Trucco - Altro problema: anche le aziende che lavorano sul territorio, non avendo un interlocutore regolamentato che concede credito possono andare in difficoltà”.
La ricerca evidenzia inoltre che il 55,4% delle persone in Liguria impiega più tempo per raggiungere la banca dopo la chiusura delle filiali, mentre il 29,6% utilizza servizi online sostitutivi. Questi risultati indicano una preferenza per il contatto diretto rispetto ai servizi online, con il 68,1% degli intervistati liguri che si dirigerebbe verso un ufficio fisico nel caso di chiusura della propria filiale bancaria.
“Siamo molto soddisfatti per l’esito della campagna Chiusura filiali? No, grazie che, Uilca Liguria, su iniziativa nazionale, ha portato avanti per tutto il 2023 insieme a Uil Liguria - spiegano Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria, Alfonso Pittaluga, segretario regionale Uil Liguria e Silvio Trucco - L’iniziativa è stata pensata e attuata partendo dalla convinzione che la chiusura degli sportelli bancari costituisca un problema di cui è necessario tutti prendano coscienza per gli effetti negativi che produce sotto il profilo sociale, economico e di legalità. Il settore del credito è centrale per favorire lo sviluppo del Paese, dell’economica nazionale e dei territori, e deve essere costante punto di riferimento con la professionalità che sempre dimostrano le lavoratrici e i lavoratori bancari e con un approccio coerente con i suoi compiti sociali, di tutela del risparmio e di ricerca del profitto in modo sostenibile”.