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Attualità | 30 gennaio 2024, 15:47

Caos abbonamenti gratuiti, domani il vertice Comune-Trenitalia per fare chiarezza

L’annuncio in consiglio comunale dell’assessore Maresca: “La rete ferroviaria urbana locale genovese rappresenta un servizio aggiuntivo rispetto all’intera offerta di servizio garantito”

Caos abbonamenti gratuiti, domani il vertice Comune-Trenitalia per fare chiarezza

Dopo il caso sollevato da La Voce di Genova che ha messo in luce il pasticcio di comunicazione legato alla gratuità per Under 14 e Over 70 nel tratto urbano di Trenitalia, la discussione sul tema si è trasferita oggi in consiglio comunale.

A rispondere alle opposizioni che chiedono chiarimenti all’amministrazione comunale l’assessore Francesco Maresca che ha annunciato un incontro chiarificatore in programma domani con i verti di Comune, Amt e Trenitalia.

“Hanno usufruito della gratuità decine di migliaia di cittadini, circa diecimila - dice l’assessore in aula - Tale gratuità permette di muoversi senza alcun costo sulla rete provinciale Amt quindi navebus, volabus, la linea 782 di collegamento tra Santa Margherita Ligure e Portofino la ferrovia Genova-Casella. La rete ferroviaria urbana locale genovese rappresenta quindi un servizio aggiuntivo rispetto all’intera offerta di servizio garantito. 

È già stato convocato un incontro domani, 31 gennaio, con Trenitalia per promuovere le finalità di gratuità con la stessa azienda”. 

Duri i commenti dall’opposizione che prima di tutto criticano l’assenza dell’assessore competente in materia, Matteo Campora, assente per motivi istituzionali. In secondo luogo mancano, secondo le opposizioni, risposte concrete sul tema. 

“Possiamo sapere a quale voce corrisponde questo buco di 30 milioni che viene denunciato da Trenitalia?”, si domanda Simone D’Angelo (Partito Democratico). 

“Domani vi vedrete, chissà come andrà, speriamo bene - aggiunge Filippo Bruzzone, lista rossoverde - Nel frattempo la gente il treno per le fasce indicate lo prende solo pagando. Spero che venga convocata al più presto una commissione o un tavolo di confronto in grado di comunicare alla città cosa avete tirato fuori con l’accordo con Trenitalia”.

“Vi prego, non fate nulla di gratuito fino a prossimo avviso - commenta Cristina Lodi (Azione) rivolgendosi all’amministrazione - Fermatevi perché tanto il titolo della grande gratuità lo avete già a livello nazionale. Credo che non vi stiate occupando dei cittadini e del disagio che stanno affrontando e credo che, prima di ricominciare a promettere gratuità, ci sia un atteggiamento più maturo”. 

“Cercate di mettere a posto quello che è il servizio e di sistemare in tempi brevi ciò che avete annunciato - aggiunge Alberto Pandolfo (Partito Democratico) - Non sappiamo con quali denari volete sistemare la vicenda ma certamente vigileremo perché oggi è il quarto giorno e conteremo i giorni entro i quali troverete una soluzione”.

“Con il voto di oggi si chiude finalmente un dibattito a tratti surreale che ha smascherato le contraddizioni delle opposizioni: i consiglieri di minoranza sono infatti esponenti degli stessi partiti che a Roma hanno approvato e applaudito la Riforma voluta dal governo Draghi nel 2021 e qui, invece, per puro opportunismo politico, hanno sollevato polemiche strumentali pur sapendo benissimo che nessuna scuola chiuderà e che i ragazzi continueranno a frequentare le classi come hanno fatto fino ad oggi”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla Scuola Simona Ferro.

Il documento approvato oggi stabilisce tre accorpamenti a Genova e uno a Savona, nel dettaglio: I.S.S. Rosselli con I.P.S.S.A. Bergese (GE), I.C. Gottardo con I.C. Staglieno (GE), I.C. Burlando con I.C. Montaldo (GE), I.S.S. Boselli-Alberti con I.S.S. Mazzini-Da Vinci (SV). In totale Regione Liguria raggiunge per l’anno scolastico 2024/2025 il target di 174 autonomie scolastiche richiesto dal ministero, approvando complessivamente quattro accorpamenti a Imperia, tre a Genova, tre alla Spezia e due a Savona. 

“Nell’aula del Consiglio regionale – proseguono Toti e Ferro – si è volutamente trasformato un argomento, che a conti fatti coinvolge l’assetto amministrativo della scuola e non certamente quello formativo, in una diatriba esclusivamente politica. Le polemiche strumentali sollevate dalla minoranza hanno avuto il solo effetto di alimentare la paura tra le famiglie e i ragazzi, paventando il rischio, del tutto infondato, che il provvedimento comportasse la chiusura dei plessi e una riduzione dell’offerta formativa. Quella che abbiamo approvato è l’attuazione della Riforma varata nel 2021 dal governo Draghi e fermamente sostenuta anche dagli esponenti del centrosinistra a livello nazionale.

Non solo: i criteri utilizzati per le riduzioni delle autonomie sulle quattro province sono stati approvati dal Consiglio regionale nel 2007 e fino ad oggi non erano mai stati contestati da nessuno. Abbiamo assistito a una pagina buia del dibattito consiliare, in cui, per puro opportunismo, si sono rivelate la totale incoerenza e l’incapacità di dialogare sui contenuti da parte della minoranza. Vogliamo infine ringraziare l’Ufficio Scolastico Regionale, con il suo direttore, con cui abbiamo condiviso ogni passo e scelta e tutto il Dipartimento istruzione della Regione Liguria”.

Marco Garibaldi


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